L'articolo 2
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Maurizio Zaccaro |
FOTOGRAFIA |
Pasquale Rachini (colori) |
MUSICA |
Alessio Vlad, Claudio Capponi |
MONTAGGIO |
Rota Rossi |
INTERPRETI |
Mohamed Miftah, Rabia Ben Abdallah, Naima El Mcherqui |
PRODUZIONE |
Ernesto Di Sarro, Maurizio Nichetti, Marcello Siena per Bambù cinema e TV/Produzioni Si.Re/Reteitalia |
DURATA |
100' |
ORIGINE |
Italia, 1993 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/CinetecaPacioli |
INDICAZIONE |
Biennio-Triennio |
PERCORSI |
Lamerica Leuropa Litalia Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società |
TRAMA
Said Kateb, algerino, vive nella periferia di Milano con la moglie e tre figli. E' in regola con il permesso di soggiorno e lavora alla metropolitana. Ha lasciato in Algeria un'altra moglie, Fatma, con cui è regolarmente sposato in base alla legge algerina e mussulmana, e altri tre figli. Quando muore il padre di Said, Fatma decide di raggiungere il marito in Italia. La legge italiana, però, non riconosce il doppio matrimonio dell'emigrante algerino e lo accusa di bigamia. Il processo che ne segue impone a Fatma di non abitare sotto lo stesso tetto con Said.
TRACCIA TEMATICA
Il titolo del film si riferisce all'articolo 2 della costituzione italiana: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Risulta evidente la tesi sostenuta dal film: la Repubblica italiana viene colpevolmente meno ai principi solennemente enunciati dalla sua stessa costituzione. Se la bigamia è contraria alla legge del nostro Stato e rifiutata dalla nostra mentalità (non così l'adulterio, diffusamente praticato ed accettato), essa è una pratica costitutiva della tradizione e dell'identità islamiche e quindi non può non essere riconosciuta da una nazione che intenda costruire una società multietnica basata sulla tolleranza e il rispetto reciproco tra culture diverse.
Alla insensibilità delle istituzioni si aggiungono le manifestazioni di razzismo quotidiano che purtroppo segnano l'esistenza degli immigrati nel nostro paese: dalla violenza fisica (il pestaggio alla cabina telefonica) a quella psicologica (i pesanti apprezzamenti sulle donne arabe del collega di lavoro).
VALUTAZIONE CRITICA
L'Articolo 2 offre il meglio di sé nell'inserire i personaggi extracomunitari nel contesto socioculturale di provenienza e d'arrivo. La forza delle immagini si impone con eloquente efficacia attraverso la contrapposizione fra la dimensione premoderna, se non arcaica, in cui si inserisce l'esistenza di Fatma e dei suoi familiari (la civiltà rurale, la forza delle tradizioni, la lentezza dei ritmi di vita, gli spazi incontaminati, ecc..) agli alienanti paesaggi urbani e ai bui cunicoli della metropolitana, a significare il trauma non rimarginato del distacco dalla propria terra d'origine.
Nel gestire gli sviluppi giudiziari della storia, invece, il film si abbandona ad un didascalismo enfatizzato, che contrasta con la misurata discrezione con cui è condotta la prima parte. Allo stesso eccesso di didascalismo va addebitata la superficiale e schematica delineazione, ai limiti del macchiettismo, dei personaggi italiani (pensiamo ai compagni di lavoro di Said).
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Educazione civica A) L'articolo 2 e i diritti fondamentali del cittadino.
B) L'attuale legislazione sull'immigrazione.
Religione L'Islamismo.
Geografia L'Algeria e la Tunisia.