Il buio oltre la siepe

TITOLO ORIGINALE

To Kill a Mockingbird

REGIA

Robert Mulligan

SOGGETTO

Dal romanzo di Harper Lee

SCENEGGIATURA

Horton Foote

FOTOGRAFIA

Russell Harlan (bianconero)

MUSICA

Elmer Bernstein

MONTAGGIO

Aaron Stell

INTERPRETI

Gregory Peck, Mary Badham, Philip Alford, Robert Duvall

PRODUZIONE

Alan J. Pakula per Universal

DURATA

129'

ORIGINE

USA, 1962

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Il colore nero

Razzismo contro i neri/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

TRAMA

Maycomb, Alabama 1932. L'avvocato Atticus Finch, vedovo e padre di due figli, Jem di tredici anni e Scout di nove, accetta l'incarico di difendere il nero Tom Robinson, accusato di avere violentato la giovane bianca Mayella. Tutta la popolazione bianca del paese è convinta della colpevolezza di Tom e Atticus e i suoi figli vengono minacciati con il proposito di farlo recedere dalla difesa di Tom. L'avvocato, per nulla intimorito, continua con grande determinazione nel suo lavoro, sino ad arrivare a dimostrare l'innocenza di Tom. La giuria, tuttavia, rifiuta di accettare la verità e condanna l'imputato.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film si sviluppa su due piani tematici: la denuncia del razzismo dominante nel profondo sud degli Stati Uniti, contro cui combatte l'indomito Atticus, rappresentante dei valori più autentici della democrazia americana e il processo di maturazione dei suoi due figli, che culmina nel superamento definitivo della paura, istintiva e naturale, per il misterioso vicino di casa Boo Radley.

Radley è il buio oltre la siepe, simbolo del diverso che ci spaventa, un'entità più mentale che reale, alimentata da un immaginario che connota negativamente tutto ciò che fuoriesce dagli orizzonti del proprio giardino di casa e cioè dalle nostre coordinate conoscitive. Solo il contatto diretto con l'altro può dissipare il buio della diffidenza e del rifiuto ed avviare un processo di conoscenza e scambio.

Il buio oltre la siepe, insomma, è soprattutto un saggio sulle radici istintuali e psicologiche del razzismo, sulla natura infantile e regressiva del pregiudizio che lo alimenta.

 

VALUTAZIONE CRITICA

L'esperto professionista Mulligan distende la vicenda nell'alveo di una narrazione di classica solennità: sapiente distribuzione dei colpi di scena, abile gestione del crescendo drammatico e delle impennate retoriche, dialoghi di solida fattura, credibile ricostruzione ambientale, ottima recitazione, perfetto tratteggio dei personaggi di contorno.

Il buio oltre la siepe costituisce un esempio da manuale della capacità del Cinema hollywoodiano di affrontare i grandi temi del nostro tempo senza rinunciare alla dimensione spettacolare, che in questo caso significa soprattutto gusto del racconto avvincente e lineare, che sa accendere le emozioni e le passioni del pubblico, offrendogli chiavi di facile accesso ai significati.

Va osservato, però, come il film, efficacissimo nel seguire la parte pubblica della vicenda (quella legata al processo), lasci un po' a desiderare nel delineare il percorso di formazione dei figli di Atticus, itinerario morale che rimane piuttosto sullo sfondo e che non si integra come dovrebbe con il nucleo centrale della storia.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Lingua straniera: inglese     Confronto tra il film e il romanzo.

Storia     Il razzismo negli Stati Uniti.