Niente di personale
TITOLO ORIGINALE |
Nothing Personal |
REGIA |
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SOGGETTO |
Dal Romanzo All Our Fault di Daniel Mornin |
SCENEGGIATURA |
Daniel Mornin |
FOTOGRAFIA |
Dick Pope (colori) |
MUSICA |
Philip Appleby |
MONTAGGIO |
Michael Parker |
INTERPRETI |
John Lynch, James Frain, Ian Hart |
PRODUZIONE |
Johathan Cavendish, Tracey Seaward per Little Bird production, Londra |
DURATA |
85’ |
ORIGINE |
Gran Bretagna, 1995 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Classe quinta |
PERCORSI |
Questione irlandese Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Irlanda del nord, Belfast 1975.In piena guerra civile tra cattolici e protestanti una bomba dell’IRA fa strage in un bar. Kenny, un capetto protestante che capisce solo la legge della violenza e si circonda di compagni come lui fanaticamente esaltati e pronti a tutto, come Ginger, decide di vendicarsi a modo suo. Ignorando la tregua stipulata fra le due fazioni religiose, Kenny e Ginger rapiscono e torturano Liam, un cattolico amico d’infanzia del primo. Tutto finisce con la morte dell’incolpevole figlia di Liam e l’uccisione di Kenny e Ginger da parte della polizia.
TRACCIA TEMATICA
Niente di personale è un titolo amaramente ironico che vuole sottolineare come, quando il fanatismo prende il sopravvento sulla ragione, la violenza si abbatte furiosamente sugli esseri umani non in quanto tali, ma per quello che rappresentano (trasformando così l’amico di ieri nel nemico di oggi).Kenny e Ginger (sono protestanti, ma le loro caratteristiche appartengono ad una tipologia di individui accecati dall’odio trasversale ad ogni credo religioso e politico) hanno trovato nella violenza l’unico scopo di un’esistenza altrimenti fallimentare (Kenny non ha veri affetti e vive fugaci relazioni amorose che soddisfano soltanto il suo machismo, Ginger è un individuo ai margini della società, un fallito che vive con il sussidio di disoccupazione), entrambi sfogano tramite la contrapposizione al nemico cattolico un sadismo che si alimenta di una nevrotica pulsione (auto) distruttiva. La militanza protestante offre loro un forte senso d’identità e d’appartenenza che supplisce ad una condizione di sostanziale solitudine ed insoddisfazione.
Il film cerca così di andare alle radici psicopatologiche (ma non sociali e storiche) dello scontro etnico-religioso che ha insanguinato l’Irlanda, mostrandoci come anche il vicino di casa possa trasformarsi in una persona da distruggere e come l’onda montante e irrefrenabile dell’odio abbia come inevitabile epilogo la morte (nel funerale finale tutti, cattolici e protestanti, si trovano sullo stesso piano).
VALUTAZIONE CRITICA
Il film di O’ Sullivan venne accusata di essere troppo schematico nel definire i personaggi dal punto di vista morale, dipingendo i protestanti in modo particolarmente negativo e riservando, invece, un occhio di riguardo per i cattolici. Per quanto la critica appaia fondata, questo non modifica la sostanza di verità che Niente di Personale individua (la violenza come risposta sbagliata ad un malessere esistenziale reale) e poco cambierebbe a ruoli invertiti o con una verosimilmente più equa attribuzione di perversione e malvagità fra le parti in causa (del resto il film inizia con un sanguinoso attentato della cattolica IRA).Pur con qualche eccesso nella sottolineatura della demente deriva di violenza che caratterizza i protagonisti e l’accentuazione moralistica del finale (la morte della piccola figlia di Liam come punizione biblica per il prevalere del male in una comunità di peccatori), la pellicola esprime una sua particolare efficacia sprigionando un’indubbia tensione e provocando un intenso coinvolgimento emotivo. Notevole anche la capacità di dare piena rilevanza allo sfondo ambientale di una Belfast, che nelle ferite della guerra ben visibili nel paesaggio urbano e nella plumbea atmosfera che la sovrasta, si impone come coprotagonista della storia.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia A. L’Irlanda: dal dominio britannico all’indipendenza.
- La guerra civile irlandese
Geografia L’Irlanda e l’Ulster
Religione La religione protestante.