TITOLO ORIGINALE | Abe Lincoln in Illinois |
REGIA |
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SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Robert E. Sherwood |
FOTOGRAFIA |
James Wong Howe (bianconero) |
MUSICA |
Roy Webb |
MONTAGGIO |
Douglas Travers |
INTERPRETI |
Raymond Massey, Ruth Gordon, Gene Lochkart, Mary Howard, Howard Da Silva |
PRODUZIONE |
RKO-Max Gordon Plays Pictures Corporation |
DURATA |
72’ |
ORIGINE |
USA, 1940 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE | Triennio |
PERCORSI |
Nascita di una nazione Ottocento/Cinema e Storia |
TRAMA
Si racconta la prima parte della vita di Abramo Lincoln (1809-1865), dagli oscuri inizi di boscaiolo, segnati dall’amore infelice per Ann Rutledge e dagli studi in legge, sino alle sue prime affermazioni politiche, il matrimonio con Mary Todd e, infine, l’elezione a Presidente degli Stati Uniti. Il film termina con la sua partenza in treno per Washington.
TRACCIA TEMATICA
Per comprendere completamente la personalità di uno dei più grandi presidenti della storia degli Stati Uniti e la sua statura morale e politica, ci dice il film, è necessario risalire alle radici rurali della sua formazione di uomo e cittadino, collocate nell’America profonda del primo Ottocento. Per questo il film termina dove ci si aspetta che inizi, perché una volta profilato il contesto culturale e antropologico nel quale è cresciuto il suo compito è finito.
Del futuro presidente si mettono in evidenza la solida tempra umana e la forte sintonia con lo spirito più autenticamente popolare e democratico della nazione americana. Sobrio, volitivo, fiero, d’animo nobile e d’intelligenza acuta e pronta, Lincoln incarna le qualità di vigoria e tenacia tipiche dell’età del pionierismo. Uomo di campagna, mal si adatta alle raffinatezze della città e all’opportunismo dei politicanti e, se non fosse stato per la morte prematura di Ann Rutledge, avrebbe passato la propria vita in un villaggio sperduto accanto alla donna amata. Ma il destino di grandezza che sembra incombere su di lui lo porta al sacrificio della sua vita privata (il matrimonio con l’ambiziosa Mary Todd non è felice) in nome di un impegno politico ispirato ai principi di libertà e uguaglianza e alla lotta contro la schiavitù dei neri.
Tratto dal lavoro teatrale di Robert Sherwood (premio Pulitzer nel 1938), che scrisse anche la sceneggiatura del film, Abramo Lincoln in Illinois è considerato dalla critica come una delle migliori biografie sul presidente grazie all’austera delineazione del personaggio, scevra di toni magniloquenti e retorici, attenta soprattutto ai risvolti umani della sua personalità (quando raramente il film rinuncia a questo registro i toni si fanno inevitabilmente enfatici, come nel discorso di Lincoln a favore dell’abrogazione della schiavitù). Cromwell riesce in particolare a imprimere sul percorso esistenziale del grande protagonista un alone di malinconia che deriva dalla rinuncia agli affetti più cari in nome di un dovere supremo (il bene della nazione e della comunità) che lo sovrasta e lo porta a compiere scelte irrevocabili. La contrapposizione fra l’ariosità degli spazi rurali dell’inizio e le oscurità notturne della seconda parte (quella dedicata alla sua consacrazione politica) si direbbe voglia esprimere questo triste senso di perdita di una dimensione più vicina agli uomini e alla natura.
Storia A) Storia degli Stati Uniti nell’Ottocento
B) La figura di A. Lincoln
Diritto Il sistema politico-istituzionale degli Stati Uniti