Un prete da uccidere
TITOLO ORIGINALE |
To Kill a Priest |
REGIA |
Agnieszka Holland |
SOGGETTO |
Agnieszka Holland |
SCENEGGIATURA |
Agnieszka Holland, Yves Pitoun |
FOTOGRAFIA |
Adam Holender (colori) |
MUSICA |
Georges Delerue |
MONTAGGIO |
Herve de Luze |
INTERPRETI |
Christopher Lambert, Ed Harris |
PRODUZIONE |
J.P. Productions |
DURATA |
115’ |
ORIGINE |
Francia-Stati Uniti, 1989 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Comunismo, stalinismo, socialismo reale Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Polonia, 1984. La Polonia vive lo scontro fra il sindacato Solidarnosc e il regime comunista ormai prossimo alla fine. Il sacerdote Jerzy Popieluszko, rappresentante di Solidarnosc, viene rapito da alcuni scagnozzi della polizia politica per ordine del capitano Grzegorz Piotrowski ed assassinato. La sollevazione popolare che l’omicidio suscita costringe il governo a processare e condannare i responsabili dell’uccisione.
Girato quando ormai si profilava la crisi
finale del regime comunista ed il ritorno alla democrazia della Polonia Un prete da
uccidere costituisce un indignato atto d’accusa contro la feroce barbarie
di cui gli apparati polizieschi di quello stesso regime si sono abbandonati,
tanto da indurre il governo a punire i responsabili di simile ignobile crudeltà.
Nel film si confrontano due
figure. Da una parte il mite e coraggioso sacerdote, martire moderno che lotta
in nome dei principi in cui crede, dall’altra il capitano della polizia segreta,
che con il suo fanatismo ideologico rasenta la psicopatologia.
Sullo sfondo di questo scontro
drammatico vittima-carnefice si profila la vigorosa e vitale società
civile polacca, sempre più insofferente dell’oppressione che subisce e che trova
nella chiesa nazionale e nella carismatica figura di Papa Wojtila i propri
riferimenti principali.
Come tutti i film di denuncia anche in Un prete da uccidere urge e prevale l’esigenza di schierare personaggi e simboli in un chiaro schema Bene-Male. Necessità questa giustificata dal contesto storico-politico (il film è stato girato quando ancora in Polonia si lottava per l’affermazione della democrazia) e dal desiderio di rendere omaggio alla figura di padre Popieluszko, eroe dell’opposizione al regime negli anni di Solidarnosc. Questa premessa spiega (e giustifica) l’eccesso di didascalismo che caratterizza il film, che privilegia la contrapposizione morale e ideologica all’analisi sociale e storica e all’introspezione psicologica dei personaggi (soprattutto il personaggio del prete ne risulta un po’ sacrificato, congelato in una specie di inerte santino privo di complessità e travaglio interiore).
Storia A) La Polonia moderna
B) La crisi dei regimi comunisti nell’Europa orientale
C) Il movimento di Solidarnosc
Religione La figura di Papa Wojtila e il cattolicesimo polacco