Welcome

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Philippe Lioret

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Philippe Lioret, Emmanuel Courcol,Olivier Adam

FOTOGRAFIA

Laurent Dailland (colori)

MONTAGGIO

Andrea Sédlackova

MUSICA

Nicola Piovani, Wojciech Kilar, Armand Amar

INTERPRETI

Vincent London, Firat Ayverdi, Audrey Dana

PRODUZIONE

Nord-Ouest Productions, Studio 37, France 3 Cinéma, Mars Films, Fin Aout Productions, Canal +, Cinecinema, Artemis Productions, Cofinova 5, Uni Etoile 5, Cinemage 3, Banque Populaire Images 9, Soficinema

DURATA

110’

ORIGINE

Francia, 2009

REPERIBILITA'

Homevideo-Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Lamerica, Leuropa, Litalia

Problemi dell’immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

 TRAMA

 Bilal, un ragazzo curdo di 17 anni, lascia l’Iraq per ritrovare la fidanzata emigrata con la famiglia a Londra. Quando arriva in Francia si trova di fronte la Manica e una legislazione francese particolarmente punitiva nei confronti dei clandestini. A questo punto decide che attraverserà la Manica a nuoto per raggiungere l’Inghilterra.

 

TRACCIA TEMATICA

 

Welcome è un titolo ironico (lo spunto è la scritta su uno zerbino di un cittadino xenofobo) per un film che denuncia esattamente l’opposto della capacità di accoglienza e solidarietà, cioè il cupo razzismo che si è impossessato delle società europee. Particolarmente severa è la legge francese che sanziona i cittadini che aiutano o danno ospitalità ai clandestini con il carcere e con multe pesanti. Calais si trasforma così in una specie di prigione a cielo aperto dove si accumulano speranze e drammi e l’Europa benestante e civilizzata mostra il suo aspetto peggiore. Da parte loro le famiglie emigrate e già integrate si abbarbicano ad un tenace legame con la propria identità etnica, imponendo alle nuove generazioni usi e costumi insensati (il maturo marito predestinato per la giovane Mina)

Simon e Bilal hanno più cose in comune di quanto si possa immaginare. Entrambi sognano di ricongiungersi con la donna che amano ed entrambi pensano che ciò possa realizzarsi con un’azione ritenuta impossibile: l’attraversamento della Manica per il profugo curdo e un forte gesto d’aiuto nei confronti di un immigrato per Simon, che spera così di riabilitarsi agli occhi di una moglie che l’ha lasciato anche per la sua insensibilità nei confronti di questo problema. Nonostante tutte le differenze i due sono, seppur in modo diverso, profughi e infelici, insoddisfatti di ciò che offre loro l’esistenza. Simon, in particolare, trova in Bilal una ragione di vita ed anche un surrogato di un ruolo paterno che la mancanza di figli gli nega.

 

VALUTAZIONE CRITICA

 I pregi maggiori del film vanno ricercati nell’andamento secco della narrazione, che scandisce con i tempi giusti e senza ridondanze ed eccessi una vicenda che progredisce con saggia e accurata distribuzione delle emozioni e dei colpi di scena, e nella precisa delineazione umana e psicologica dei personaggi, ritagliati con estrema sensibilità e credibilità e serviti da dialoghi di grande incisività.

Di notevole spessore risulta, poi, il quadro d’insieme e cioè il contesto ambientale in cui si inserisce l’azione, descritto con efficacia in brevi e taglienti pennellate che ci rimandano spazi urbani punitivi ed escludenti per gli immigrati (gli scenari notturni e la pioggia e il grigiore diurno intensificano una generale atmosfera oppressiva e soffocante) ed una fauna umana assai discutibile nel suo becero razzismo. Il film comunica, insomma (aldilà della storia centrale piuttosto eccezionale, anche se la disperata impresa dell’attraversamento della Manica è stata realmente tentata) una forte sensazione di verità e aderenza alla realtà di una società ormai intossicata dalla xenofobia e dimentica dei valori di solidarietà e umanità.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Diritto                                              La legislazione francese e quella italiana sull’immigrazione

Geografia                                        a) L’Iraq e il Kurdistan

                                                         b) Calais e la Manica