LEZIONI DI STORIA CONTEMPORANEA
di Gian Lorenzo Maccalli ( prof. Pacioli)
in preparazione del viaggio ad Auschwuitz- Birkenau
26 aprile-1 maggio 2005
IN PREPARAZIONE DEL VIAGGIO AD
AUSCHWITZ
Ottobre 1918: definitivo collasso dell’esercito tedesco e disgregazione
del cosiddetto “fronte interno”
I più importanti:
Le Commissioni Costituzionali si
misero al lavoro a Weimar, una
piccola città al centro della Germania. La scelta della sede fu dettata dalla
necessità di sfuggire alle manifestazioni che ancora agitavano l’ex capitale
Berlino, ma fu anche una scelta simbolica che intendeva rompere con la
tradizione militaristica incarnata dalla vecchia
sede dell’impero.
·
una Repubblica
Federale, formata da 17 Länder
dotati di ampia autonomia
·
un Presidente
eletto a suffragio universale e diretto, in carica 7 anni
·
un Governo
centrale dotato di ampi poteri in materia finanziaria, militare e nel
settore delle comunicazioni
·
un Capo del Governo, il “Cancelliere”,
nominato dal Presidente, ma responsabile davanti al
Parlamento
·
un potere legislativo gestito
da un Parlamento bicamerale: il Reichstag,
eletto a suffragio universale (maschile e femminile) col sistema proporzionale;
e il Reichsrat, un consiglio federale
composto dai rappresentanti dei singoli Länder cui venne attribuito solo un
potere di veto sulle leggi emanate dal Reichstag.
La
costituzione sancì i diritti fondamentali di libertà e formalmente realizzò
un sistema tecnicamente quasi perfetto, tanto da poter essere definita “una
costituzione da manuale per professori di scienze politiche”. La sua fragilità
consisteva nella mancanza di una base reale nella società civile e politica
tedesca.
Le
riparazioni di guerra
Il
28 giugno 1919 venne firmato il trattato di pace che venne elaborato nella
Conferenza di Parigi:
·
secondo l’articolo 231
dell’intero trattato,
·
nella primavera del 1921
una commissione interalleata stabilì
l’ammontare delle riparazioni nella cifra, spaventosa per quei tempi,
di 132 miliardi di marchi-oro, da pagare in 42 rate annuali
·
restituzione dell’Alsazia
e della Lorena alla Francia e alcune
rettifiche di frontiera a favore del Belgio
·
rinuncia a tutti i possedimenti
coloniali passati alle potenze vincitrici (ad eccezione degli USA e
dell’Italia) sotto forma di “mandati”.
·
cessione al nuovo stato di
Polonia della Posnania e costituzione
di un “corridoio” di accesso al
mare fino alla città di Danzica,
divenuta “città libera”
·
cessione alla Francia per un
periodo di 15 anni del bacino carbonifero
della Saar con la proprietà delle miniere
·
effettuazione di un plebiscito
nello Schleswig perché ne decidesse l’appartenenza allo stato tedesco o
alla Danimarca
·
occupazione della Renania
da parte delle truppe alleate per 15 anni e in seguito smilitarizzata
·
smilitarizzazione
dell’esercito tedesco ridotto a soli 100.000 uomini (volontari di lunga ferma)
e riduzione della flotta navale a 36 navi (delle quali solo 6 corazzate);
divieto di costruire artiglierie pesanti, aeroplani da guerra, carri
armati, sottomarini.
I
fatti:
1.
maggio 1919:
repressione in Baviera, dove si era costituita una repubblica sovietica,
battuta da un governo socialdemocratico poi rovesciato dalle forze armate
2.
putsch
militare del 1920, condotto da
“corpi franchi” paramilitari, in cui viene proclamato cancelliere
l’ultraconservatore W. Kapp per un colpo di stato antirepubblicano. Gli operai
di Berlino proclamarono lo sciopero generale e l’esercito non appoggiò il
putsch che pertanto fallì, salvando
3.
1921: pagamento della prima
rata delle riparazioni di guerra
4.
gennaio 1922: nomina
a ministro degli esteri dell’industriale W. Rathenau presidente del
trust AEG
5.
nell’aprile del 1922 questi
firmò il trattato di Rapallo con
l’URSS nel tentativo di rompere con l’isolamento tedesco, ma venne
assassinato nel giugno del 1922 dopo
una feroce campagna denigratoria che lo aveva bollato come rinunciatario e ebreo
dai grandi industriali e dalle numerose organizzazioni di destra.
6.
luglio 1922:
7.
tra il 1921 e il 1922 inizia la
fase della crisi economica, segnata da una strisciante inflazione, a causa della
emissione incontrollata di carta moneta per pagare le prime rate delle
riparazioni di guerra e senza aumentare il prelievo fiscale per evitare
l’impopolarità.
8.
1922/23 esplode la grande
inflazione: nel novembre 1923 il rapporto di cambio fra dollaro e marco fu di 1
dollaro per 4.200 miliardi di marchi. Qualche es.: un chilo di pane 428 miliardi
di marchi, un chilo di burro 5.600 miliardi di marchi. Lo Stato stampava
banconote in quantità sempre maggiore e con valore nominale sempre più alto.
9.
gennaio 1923:
10.
agosto 1923:si forma un governo
di grande coalizione comprendente tutti i gruppi costituzionali e presieduto dal
leader del Partito Tedesco Popolare, Gustav
Streeseman. Egli ordinò la fine della resistenza passiva nella Rhur,
riallacciando contatti con
11.
notte fra l’8 e il 9 novembre
1923: putsh di Monaco contro il
governo bavarese. Il complotto di alcune migliaia di aderenti al Partito
Nazionalsocialista fu capeggiato da Hitler e dal dal vecchio generale Ludendorf,
ma non ottennero lo sperato appoggio dell’esercito e il putsch, che voleva
ricalcare la marcia su Roma dell’anno prima di Mussolini, fallì. Hitler,
l’ex imbianchino, finì in prigione per circa un anno dove dettò all’amico
e collaboratore Rudolf Hess (1894-1987) la parte iniziale del Mein Kampf (La mia
battaglia).
Dal
programma del partito nazionalsocialista
del 24 febbraio 1920:
art.
4 : Cittadino dello Stato (Staatsburger) può essere solo chi appartiene alla
comunità popolare (Volksgenosse).Volksgenosse può essere solo chi è di sangue
tedesco, senz’alcun riguardo alla confessione religiosa. Nessun ebreo quindi
può essere Volksgenosse.
dal
Mein
Kampf
la
dottrina della razza:
….il
peccato contro il sangue e contro la razza rappresenta il peccato ereditario di
questa comunità e la fine della comunità che lo commette…
…la
volontà popolare non crede affatto all’uguaglianza delle razze, ma riconosce
nella loro differenza dei valori superiori ed inferiori, per cui si sente in
dovere, conforme alla Volontà eterna Signora di questo universo, di promuovere
la vittoria del migliore, del più forte e di effettuare la sottomissione del
peggiore e del più debole…
…No,
esiste un solo sacrosanto diritto dell’umanità, che è allo stesso tempo un
vincolo morale sacrosanto e cioè quello di far sì che il sangue venga
mantenuto integro per assicurare la possibilità di uno sviluppo più nobile di
questa esistenza mediante la conservazione degli uomini migliori…
…lo
Stato popolare dovrà in primo luogo strappare il matrimonio da un livello in
cui esso non è che una perpetua contaminazione della razza per consacrarlo
invece a quelli che sono i veri compiti dell’istituto matrimoniale, ossia la
produzione di immagini di Dio e non di orribili incroci tra l’uomo e la
scimmia…[cioè fra ariani e non ariani]
il
complotto
mondiale ebraico:
…la
finanza ebraica desidera (…) non solo la totale rovina economica della
Germania, ma anche la sua schiavitù politica…
…l’ebreo
è dunque colui che oggi incita alla totale distruzione della Germania. In
qualunque parte del mondo vengano mossi degli attacchi contro
…l’annientamento
della Germania non era un interesse britannico, ma in primo luogo un interesse
degli ebrei … e risponde agli ambiziosi desideri dei capi dell’auspicato
impero mondiale ebraico…
…gli
ebrei tengono nella loro rete non solo il vecchio mondo, ma la stessa potenza
delle borse degli Stati Uniti d’America…
il
principio
del “Führer”:
…
il nostro movimento sostiene il principio dell’autorità assoluta del Führer,
sia nell’ambito più piccolo che in quello più grande, associandolo al senso
della massima responsabilità…
…chi
vuol essere dirigente, oltre alla massima ed illimitata autorità, porta anche
la gravissima responsabilità di prendere le decisioni definitive. Chi non ha le
doti per farlo o chi è troppo vigliacco per accettare le responsabilità
dell’Azione, non è adatto a fare il Führer. Solo l’eroe ne ha la
vocazione…
…la
politica estera dello Stato popolare deve salvaguardare l’esistenza su questo
pianeta della razza raccolta nello Stato, creando un sistema di rapporti sano,
adatto alla vita, naturale nel promuovere la crescita numerica del popolo, la
grandezza e fecondità del suolo e della terra…
…soltanto
il possesso di uno spazio sufficientemente vasto su questa terra assicura ad un
popolo la libertà dell’esistenza. In questo caso non si può giudicare la
grandezza occorrente del territorio d’insediamento partendo esclusivamente
dalle esigenze del presente, né la quantità del prodotto del suolo calcolata
in base alla grandezza numerica del popolo…
…quindi
noi nazionalsocialisti rifiutiamo consapevolmente le direttive della politica
tedesca dell’anteguerra.. Noi arrestiamo l’eterna spinta dei Germani verso
sud e verso ovest e rivolgiamo lo sguardo verso oriente. …possiamo pensare
soprattutto e soltanto alla Russia ed agli Stati ad essa sottoposti…
…La
richiesta di un ripristino dei confini del 1914 è, dal punto di vista politico,
una tale assurdità e può avere delle conseguenze tali da farla sembrare un
delitto. E questo senza considerare il fatto che i confini del Reich nell’anno
1914 erano dei confini tutt’altro che logici, poiché in realtà essi erano
insufficienti per contenere tutti gli uomini di nazionalità tedesca ed erano
irrazionali circa la loro funzione geografica militare…
I
fatti:
1.
a partire dal governo
di “grande coalizione” Stresemann (agosto 1923) prende il via un piano
di risanamento dell’economia tedesca. Due erano le linee guida di Stresemann:
·
una democrazia sotto tutela
dell’esercito
·
una supremazia continentale
tedesca da ottenere con altre vie che non fossero quelle della potenza militare,
ad esempio attraverso un imperialismo su base industriale.
2.
ottobre 1923: la vecchia
moneta, ormai senza valore, venne sostituita con una nuova: il cosiddetto
“marco di rendita”, garantita da un’ipoteca sul reddito totale del
paese, e annullato il debito fluttuante dello stato (pagamento degli interessi
per il debito pubblico)
3.
inizio 1924: piano
Dawes, elaborato dal finanziere americano che porta il suo nome. Esso si
basava sul principio che
4.
il governo Stresemann, per
l’opposizione dell’SPD, cade, ma viene ricostituito un governo di centro
destra presieduto da W. Marx che darà
il via alla stampa dei nuovi marchi (Reichsmark), questa volta garantiti dalle
riserve di una banca nazionale (Reichsbank) appositamente creata e alla
sostituzione dei vecchi titoli di debito pubblico con dei nuovi titoli. Questa
drastica operazione finanziaria , unita ad altre misure sollecitate dal mondo
industriale, diedero un notevole impulso all’economia tedesca, appoggiata
dalle destre e non contrastata dalle richieste della sinistra.
5.
fra il 1924 e il 1929
l’economia tedesca si riprese molto velocemente:
·
·
la disoccupazione scese a sole
195.000 unità
·
le riparazioni di guerra furono
fissate in quote annuali di un miliardo di marchi
·
l’economia
“razionalizzata” portò alla creazione di nuovi colossali trust e cartelli
nel campo chimico, siderurgico,
elettrico e cementizio.
·
Il livello tecnico
dell’industria e la sua produzione superarono del 40% quello raggiunto dalla
Germania prima del 1913
6.
ottobre
1925: conferenza internazionale di
Locarno in cui si strinsero una serie di accordi che normalizzavano i
rapporti fra i due grandi nemici della guerra mondiale. Si parlò allora di
“spirito di Locarno”, cioè della volontà di superare in sede negoziale i
contrasti internazionali.
7.
1926
8.
giugno 1929: il Piano Young, elaborato dal finanziere americano che diede il nome
al piano, ridusse ulteriormente l’entità delle riparazioni di guerra e ne
graduò il pagamento in sessant’anni e stabilì l’allontanamento delle
truppe franco-belghe dalla Renania (Young era il Presidente della Commissione
internazionale per le riparazioni di guerra).
la
grande crisi del
diverse
le ragioni del boom economico degli USA dopo la iniziale crisi del 1920/21:
·
un nuovo periodo di
straordinaria espansione produttiva e
di alti salari agganciati alla
produttività, per sollecitare la domanda interna
·
durante i famosi “ruggenti
anni venti” tra il ‘22 e il ’29, l’indice della produzione
industriale salì di quasi due terzi e la disoccupazione rimase limitata entro
il 3-4%
·
le invenzioni tecnologiche
applicate al sistema produttivo e una più razionale organizzazione del lavoro
(secondo i principi del taylorismo) produssero un aumento
verticale della produttività (70%)
·
nuovi consumi di massa e nuovi
stili di vita, fondati sull’acquisizione e l’ostentazione di oggetti simbolo
(automobili, apparecchi radio, elettrodomestici), venivano sollecitati dalla pubblicità
·
la filosofia del “sogno
americano” credeva al mito del successo
individuale e considerava le grandi ineguaglianze solo come il frutto
naturale delle diverse qualità personali
·
anche nel mondo dei ricchi le
risorse si concentravano: grandi imperi finanziari (come quelli creati da Morgan o Rockfeller)
controllavano interi comparti produttivi (acciaio e petrolio) e i profitti delle
grandi corporations salirono in media
del 76% (i salari della metà) mentre i loro titoli azionari ebbero impennate
verticali nelle contrattazioni, lasciando ampi spazi alle manovre
speculative
·
interprete e difensore di
questo processo economico fu il Partito Repubblicano al potere per un decennio e
sostenitore di un’ideologia liberista
in politica interna e isolazionista in politica estera, convinto altresì di
una crescita spontanea dell’economia, senza ingerenze né controlli statali.
la fase del crollo:
·
le industrie avevano accumulato
ingenti riserve non smaltite sul mercato; perciò non avevano più bisogno di
ricorrere al credito bancario. Le banche però continuavano in una politica di
agevolazione creditizia anche se non più per investimenti produttivi , ma
principalmente per la speculazione
edilizia e soprattutto borsistica
·
la crescita incontrollata della
borsa (nacquero addirittura vere e
proprie società finanziarie al solo
scopo di praticare la compravendita delle azioni) venne sospinta anche
dall’uso su vasta scala di tecniche di finanziamento particolari e
dall’assenza di un’autorità di vigilanza sulle attività speculative
·
il momento catastrofico della
inversione di tendenza si ebbe nell’ottobre del 1929: dopo segni di incertezza
all’inizio del mese, il 24 (giovedì nero) furono
venduti 13 milioni di titoli e il 29
(martedì nero) dello stesso mese le
vendite ammontarono a 16 milioni di
titoli; fu allora che si assistette ad una drammatica caduta delle quotazioni
della borsa newyorkese di Wall Street, il Big Crash, con lo scambio al ribasso
di milioni di azioni, in una corsa alle vendite
provocata dal panico generale.
le
conseguenze in America:
·
dalla borsa la
crisi passa al sistema bancario, che negli Stati Uniti era molto frammentato
e poco controllato dalle autorità monetarie centrali, non disponendo di una
Banca Centrale simile a quelle dei paesi europei. Agli inizi del 1930 ben 5.000
banche dichiararono fallimento, dovendo restituire nel panico di una richiesta
generale, i depositi dei piccoli e grandi risparmiatori
·
dal mondo finanziario la crisi
passò al mondo della produzione e della
distribuzione: senza il sostegno del mercato azionario e del credito
bancario, molte industrie e imprese commerciali fallirono rapidamente dovendo
restituire i crediti ricevuti
·
da qui:
1.
l’aumento quasi immediato
della disoccupazione che nel 1932
colpì tra i 13 e i 15 milioni di persone
2.
diminuzione
dei salari e riduzione della capacità di acquisto
dei lavoratori che trascinarono così nuove imprese al fallimento in una spirale
sempre più depressiva
3.
paralisi dell’edilizia
4.
riduzione
del commercio con l’estero
gli effetti in Europa e in Germania:
·
contrazione
degli scambi e conseguente
recessione economica (ad eccezione dell’URSS)
·
la dinamica è la stessa quale
si è verificata in America:
1.
l’industria
chiudeva i battenti perché priva di ordini
2.
licenziamento
dei dipendenti ( in Germania, dai 650.000 disoccupati nel 1928,
si passò al milione e mezzo nel 1929, ai 3 milioni nel 1930 e ai 4 milioni
e mezzo nel 1931 e ai 6 milioni nel 1932)
3.
i
lavoratori, privi di occupazione, erano costretti a ridurre i consumi
4.
il
mercato, diventato più asfittico, provocò il crollo di altre imprese
5.
rovina
degli esercizi commerciali
1.
la profonda crisi
politica della Repubblica di Weimar a causa della radicale contrapposizione
dei due grandi partiti della sinistra, cioè la socialdemocrazia
SPD e il Partito Comunista KPD e il permanere di un blocco
nazionalconservatore ostile al parlamentarismo e alla democrazia, formato da
industriali, commercianti, Junker, larga parte dell’ esercito
e della burocrazia statale, a cui ora si aggiungevano, in un clima di
frustrazione generale e di gravissimo disagio economico e sociale, anche settori
consistenti della borghesia, di contadini e di operai
2.
le conseguenze
della crisi economica del 1929, particolarmente acuta in Germania anche a
causa dei fortissimi debiti di guerra. Inoltre l’Inghilterra e gli Stati Uniti
ritirarono i loro capitali investiti in Germania che così tornò ad essere
nelle stesse condizioni precedenti la ripresa economica partita nel 1924 col
Piano Dawes.
i
fatti:
1.
marzo 1930: l’ultimo governo
di coalizione di centro sinistra (SPD, ZENTRUM e Partito Democratico) guidato da
Müller, fu costretto a dimettersi
2.
a lui successe H.Brüning leader del partito cattolico che, privo di maggioranza
parlamentare, fu costretto a cercare appoggi di volta in volta, a destra e a
sinistra, nel tentativo di contenere il debito pubblico e di rallentare
l’inflazione. Ma il risultato fu l’assenza
di una politica economica in grado di attenuare gli effetti laceranti della
crisi e caratterizzata da un inasprimento fiscale e da una riduzione dei salari.
Infine egli sfruttò continuamente l’articolo
48 della costituzione che offriva al Presidente il potere di sospendere i
diritti fondamentali in situazioni di emergenza
3.
già nelle elezioni del 1930 il
NSDAP passò da un misero 2.6% di voti nel 1928 ad un consistente 18.3% di voti
(6 milioni mezzo di votanti) e 107
seggi, diventando il secondo partito dopo l’SPD
4.
11 ottobre 1931: manifestazione
contro il governo a Bad Harzburg (fronte
di Harzburg) cui parteciparono tutte le formazioni di destra, membri
dell’aristocrazia, l’ex presidente della Banca Nazionale tedesca, e il
grande industriale Thyssen, uno dei primi finanziatori del Partito nazista
5.
elezioni del 1931: Hindenburg
ottiene il 56% dei suffragi, mentre Hitler sale ad un significativo 36% dei
voti. Poco dopo in una nuova tornata elettorale, la guida del governo venne
affidata a Von Pappen, un militare
legato agli Junker a dimostrazione di un affermarsi sempre più chiaro delle
destre e di una maggiore radicalizzazione contro le sinistre, al limite della
guerra civile. Di fatto l’SPD fu emarginato e costretto a passare
all’opposizione, quando, come in Prussia, non venne addirittura sciolto con un
atto anticostituzionale
6.
elezioni del 31
luglio 1932: i nazionalsocialisti
divennero il primo partito con 230 deputati, pur senza avere la maggioranza
parlamentare. La situazione di stallo che si creò, porto a nuove elezioni nel
novembre di quello stesso anno, con una relativa perdita di voti dei nazisti, ma
gli avversari politici non ne approfittarono, ciecamente convinti che la crisi
della Repubblica avrebbe aperto la strada ai comunisti. Hitler stette a
guardare, rifiutando la carica di vicecancelliere e aspettando la dissoluzione
della Repubblica democratica.
7.
30
gennaio 1933: Hitler, forte dell’appoggio dell’esercito, ottenne la carica
di Canceliere alla testa di un
governo di coalizione, ma con i principali dicasteri in mano ai
nazionalsocialisti.
8.
1 febbraio 1933: scioglimento del Parlamento
9.
4 febbraio 1933: un decreto per
la “protezione del popolo tedesco”
vietava giornali e assemblee nel caso “ci fosse stato pericolo per la
sicurezza pubblica, i funzionari statali fossero stati vilipesi o si fossero
diffuse notizie false”. (intanto le SA come polizia ausiliaria contribuivano a
“normalizzare il paese”, si diceva, nel programma di lotta contro il
comunismo)
10.
27 febbraio 1933: incendio del palazzo del Reichstag e attribuito ai comunisti.
Conseguenze: arresti indiscriminati degli oppositori; soppressione della libertà
di stampa, di associazione, violazione del segreto epistolare e controllo dei
telefoni.
11.
Una coincidenza tragica: il
giorno dell’inaugurazione del nuovo parlamento a Postdam si proclamò in nome
della pace e dell’ordine interno; lo stesso giorno si inaugurava il
tristemente noto campo di concentramento di Dachau,
creato per rinchiudervi gli oppositori politici (21 marzo 1933)
12.
28 febbraio 1933: il Parlamento
vota, in assenza dei parlamentari comunisti dichiarati fuorilegge e dei
socialdemocratici arrestati, i pieni
poteri a Hitler, consentendo al governo di legiferare e di promulgare leggi,
al Canceliere la facoltà di firmare decreti al posto del Presidente e al solo
governo la gestione dei trattati internazionali.
13.
inizia la fase del cosiddetto
“allineamento”:
1.
le cariche pubbliche devono
essere ricoperte da uomini del partito nazista
2.
eliminati partiti e sindacati
operai
3.
eliminati gli ebrei dalle
cariche direttive delle associazioni dell’agricoltura e dell’industria
4.
radio e stampa sotto il diretto
controllo del governo
5.
la cultura asservita
all’ideologia ariana (famoso il rogo dei libri “non ariani” a Berlino nel
maggio 1933)
14.
fine febbraio 1933: le SA,
libere di agire, iniziarono i soprusi contro i professionisti e i negozianti
ebrei
15.
7 aprile 1933: una legge sancì
l’estromissione degli ebrei dalle amministrazioni statali e comunali
16.
fine aprile 1933: 37.000 ebrei
lasciarono
17.
6 luglio 1933: Hitler
annunciava che la “rivoluzione “si poteva dire conclusa
18.
14 luglio 1933 una nuova legge
vietava la ricostituzione dei partiti e legittimava il Partito Nazionalsocialista come unico partito riconosciuto e
identificato con lo stato.
19.
Hitler, raggiunto il potere,
doveva ora consolidarlo, rassicurando alleati e ambienti conservatori, perciò emarginò
le SA di E.Röhm, che minacciava di inglobare l’esercito nelle file delle
SA e nel febbraio del 1934 dichiarò l’esercito unico organo militare della
nazione con servizio di leva obbligatorio, relegando
le SA ad un ruolo di formazione politica e paramilitare
20.
La reazione delle SA fu il
putsch da organizzare contro Hitler che però, sventandolo, darà il via il 30
giugno 1934 alla “notte dei lunghi
coltelli”, un vero e proprio regolamento di conti verso ogni forma di
opposizione interna: i principali suoi collaboratori vennero arrestati e
assassinati. La cosa più paradossale fu che quell’atto banditesco
fu salutato con favore dalla popolazione, ansiosa di vedere concluse le
angherie e il disordine seminato dalle SA ad opera di un capo duro, ma giusto,
il Fürer.
21.
2 agosto 1934: muore Hindenburg
e Hitler assume la carica di Presidente della repubblica
22.
19 agosto 1934: un referendum plebiscitario ratificava la fusione delle cariche di capo
dello stato, del governo, del partito e delle forze armate che giuravano fedeltà
e obbedienza al Fürer, nella persona di Hitler. Nasceva così il Terzo
Reich (dopo l’impero medievale e l’ultimo, quello guglielmino).
come
è stata possibile la conquista del consenso delle masse, dimostrando in ciò la
superiorità della NSDAP rispetto a tutti gli altri partiti compresi quelli di
destra?
Risposta:
Hitler sfruttò al meglio quattro risorse che si sarebbero dimostrate decisive:
·
una tattica legalitaria
·
una organizzazione (anche
militare) di grande efficienza
·
una propaganda abile e
emotivamente coinvolgente
·
un leader carismatico
dopo il fallimento del putsch di Monaco nel 1923, Hitler si convince che
il potere non può essere conquistato con
una semplice sollevazione militare, ma piuttosto con il consenso preventivo di ampie masse e rassicurando i possibili
alleati sul rispetto formale della
legalità.
Hitler nel settembre
1930 dichiarò:”Quando sarò arrivato legalmente al potere istituirò con un
governo legale tribunali di stato che dovranno condannare secondo le leggi i
responsabili della sciagura del nostro popolo…allora ‘legalmente’ molte
teste cadranno”
Goebbels 10 anni dopo
sarà più esplicito:”Il giuramento di fedeltà alle leggi era soltanto un
espediente. Volevamo arrivare legalmente al potere, ma non volevamo usarlo
legalmente”
Un’organizzazione
efficiente:
Organizzazione del partito rigidamente
gerarchica e capillarmente diffusa
nei diversi Länder, che peraltro godevano di una certa autonomia politica e
amministrativa.
Organismi di massa per
giovani, insegnanti, medici, giuristi , donne, contadini, ecc
Formazioni di tipo paramilitare
·
SA
(Sturmabtelungen) “Sezioni d’assalto”, create nel 1921,
protagoniste della violenza politica soprattutto contro i militanti
socialdemocratici e i comunisti
·
SS
(Schutzstaffeln)
“milizie di protezione”, create nel 1926, originariamente inquadrate nelle
SA, fungevano da guardia del corpo di Hitler
·
La propaganda:
Joseph Goebbels fu il
principale creatore del mito del Fürer e il regista delle grandi manifestazioni
coreografiche per suscitare emozioni e adesioni incondizionate nei militanti e
nelle masse, servendosi con grande intuito e maestria dei nuovi e moderni mezzi
di comunicazione di massa come la radio, e di abili coreografi e registi
Hitler si impose da subito
ai suoi più stretti collaboratori, ai suoi alleati e ai suoi avversari
politici, prima ancora che alle masse, con gli strumenti della doppiezza e
dell’ipocrisia, con la determinazione fanatica e con l’abilità tattica.
Agli occhi della destra autoritaria e benpensante egli si presentò come un
moderato; ma al tempo stesso si servì dello squadrismo dei gruppi armati del
partito come strumento di pressione e distruzione degli avversari politici: da
una parte la tattica legalitaria e dall’altra la pratica della violenza. Questa combinazione consentì ad Hitler di
essere riconoscuiuto e legittimato presso la “buona società” tedesca.
L’antisemitismo e le
persecuzioni razziali
Abbiamo già visto il Mein Kampf pubblicato tra il 1925 e il 1926 con le note idee di popolo
e razza: predominio assoluto della razza ariana la cui controparte
negativa era l’ebreo di volta in volta chiamato “verme in un corpo in
putrefazione”, oppure “eterna sanguisuga che succhia lentamente il sangue
dai pori di un popolo”, oppure ancora “parassita” Gli storici sono soliti
distinguere tre fasi nello sviluppo della politica nazista contro gli ebrei:
1.
primo periodo “moderato”
dal gennaio 1933 al settembre 1935
2.
secondo periodo: dal settembre
1935 al novembre 1938, caratterizzato da un inasprimento
della discriminazione razziale e antisemita
3.
ultima fase: dal novembre 1938,
aperta politica di soppressione e di sterminio degli ebrei
prima fase:
·
marzo- aprile 1933 uso
indiscriminato dell’ ”arresto politico” per distruggere le organizzazioni
del movimento operaio ad opera delle SS e della Gestapo
(polizia di stato) dipendenti da Himmler
·
istituzione dei
campi di concentramento come soluzione al contenimento degli arrestati, dato
che le carceri non erano sufficienti a trattenere tutti gli arrestati. Nel
luglio 1933 vi furono rinchiuse non meno di 270.000 persone
seconda
fase:
·
nel settembre 1935 il governo
nazista emanò le cosiddette leggi di Norimberga, approvate dal parlamento per acclamazione, con
le quali gli ebrei venivano dichiarati estranei alla “comunità nazionale” e
di conseguenza privati della cittadinanza tedesca. In questo modo veniva sancita
ufficialmente la condizione di “razza
inferiore”. Gli ebrei erano Untermenschen (sottouomini)
·
un ultimo decreto di fine anno
vietò i matrimoni misti tra ariani ed ebrei
·
tra il 1937 e il 1938 si inasprì
il regime dei campi ora diretti dalle SS e agli internati politici si aggiunsero
fra gli altri decine di migliaia di ebrei ora obbligati al lavoro coatto,
necessario alla produzione bellica.
·
Nel 1937 la popolazione
internata nei lager era costituita da :
1.
politici
contrassegnati da un triangolo rosso
2.
asociali
“
“
nero
3.
omosessuali
“
“
rosa
4.
preti e testimoni di Geova
“
“
viola
5.
criminali comuni
“
“
verde
6.
ebrei contrassegnati da
un doppio triangolo giallo a simboleggiare
la
stella di David
terza fase:
·
7 novembre 1938: un ebreo
polacco a Parigi assassinò il
segretario della locale ambasciata tedesca, complotto che si scoprì poi essere
stato organizzato e concretamente realizzato dalla Gestapo, dalle SS e dal
partito
·
Pogrom del 9-10 novembre 1938: durante la “notte
dei cristalli” vennero assassinate 91 persone, distrutti 7.500 negozi,
incendiate circa 200 sinagoghe, 26.000 ebrei vennero arrestati e internati nei
campi di concentramento
·
Non privo di conseguenze per il
futuro del paese fu anche l’esodo di massa, che coinvolse centinaia di migliaia di persone.
Alcuni numeri : dalla Germania non meno di 300.000 ebrei, dall’Austria
250.000, dai Sudeti 25.000, e gli oppositori politici che, fra
socialdemocratici, comunisti e dissidenti, furono almeno 19.000
·
La ghettizzazione
e le deportazioni
·
La soluzione
finale
Le
deportazioni:
·
Fase della segregazione:
nei territori orientali occupati vennero creati i ghetti,
dove furono rinchiusi prima gli ebrei del posto, poi quelli deportati dalla
Germania
·
Con l’occupazione della
Polonia ebbe inizio la prima fase della deportazione con il piano
di Himmler che già nel 1939 ne prevedeva l’attuazione verso est per far
posto ai coloni tedeschi e per eliminare ogni contatto con le “razze
inferiori” (non solo ebrei, ma anche slavi e zingari).
·
Nel 1940 venne ipotizzato il
trasferimento degli ebrei in Palestina o nel
Madagascar, progetto che si dimostrò assai poco realistico anche per la scarsa
disponibilità degli altri paesi ad accoglierli
·
In Russia, 31 milioni di
persone “razzialmente indesiderabili”
avrebbero dovuto essere deportate entro il
·
Intanto, quanto più le
conquiste territoriali procedevano, tanto maggiore era il numero degli ebrei che
si trovava sotto la giurisdizione tedesca, perciò prese corpo l’ipotesi di
utilizzare
La
soluzione finale:
·
20 gennaio 1942, conferenza in
una villa sulla Grosser Wansee (periferia di Berlino): Hitler e i suoi
collaboratori vararono la cosiddetta “soluzione
finale” della questione ebraica: tutti gli ebrei dovevano essere eliminati
una volta per tutte dall’Europa
·
Allo scopo vennero destinati
alla funzione di sterminio alcuni campi di concentramento tristemente noti come Chelmno,
Treblinka, Buchenwald, Dachau, Sobibor, Belzec, Mauthausen, ecc., e soprattutto
Auschwitz e Birkenau.
·
Non meno note le “marce della morte” ancora attive nell’inverno del 1945 per
trasferire i detenuti ebrei da un lager all’altro nella fase della ritirata
tedesca
·
Il campo nella Slesia già
polacca, era stato costruito nel 1940 e ampliato nel 1942
in modo da poter contenere fino
a 100.000 prigionieri. Nacque così
Auschwitz
·
Ad Auschwitz giunsero ebrei
rastrellati in ogni parte d’Europa
·
Nei dintorni venne costruita
una fabbrica dell’industria chimica IG-Fabern e altre fabbriche minori presso
cui lavorarono i detenuti che, superate le selezioni tristemente note, venivano
dichiarati abili al lavoro
·
I non abili e i lavoranti non
più efficienti venivano immediatamente avviati alle camere a gas e poi passati
nei forni crematori, secondo una pianificazione dello sterminio calcolata con
meticolosità ed organizzazione industriali
·
Infine una parte considerevole
di donne, vecchi e bambini morirono di stenti o per punizioni atroci, inflitte
anche per futili motivi o utilizzati per esperimenti medici assurdi e inauditi.
·
Liberazione
del campo: gennaio 1945
Alla
fine della SHOAH (in ebraico “distruzione”), OLOCAUSTO, quando tutti
i campi nel corso del 1945 vennero liberati dalle forze alleate americane e
russe, le vittime ebree dell’orrendo genocidio furono circa 6 milioni, di cui
ben 3 di nazionalità polacca.
Crema, aprile 2005