Gadi Luzzatto Voghera: L’Antisemitismo nell’Italia contemporanea

 

L’antisemitismo, come molte altre ideologie o pratiche scellerate che hanno oscurato la storia del ‘900, rientra nel novero di quelle strane “malattie” da cui l’italiano medio si sente immune. Il mito del “bravo italiano” impedisce di affrontare parti dolorose della nostra storia, e l’antisemitismo – che pure vi fu, ed è ancora oggi diffuso in varie forme – è considerato nella storia d’Italia solo un “esito nefasto” del fascismo.

Cambiare questo stato di cose, prendere atto della funzione che l’antisemitismo ha avuto ed ha in questo paese, significa anche attivare dei meccanismi pedagogici che ne diffondano la conoscenza e la percezione a livello capillare.

Si propone di affrontare alcuni nodi storici, culturali e politici ineludibili:

1)       Diversi studi segnalano l’emergenza attuale di un antisemitismo diffuso. Si tratta di definire il lemma “antisemitismo” oggi e di delinearne le possibili funzioni nella società contemporanea.

2)       L’origine del moderno antisemitismo come linguaggio politico disegna una storia che attraversa gli ultimi due secoli. Provando a seguire i percorsi di costruzione, di mutazione e di sopravvivenza di questo linguaggio, si proverà a coglierne i segni nell’odierna realtà quotidiana.

3)       Antisemitismo/antisionismo: perseguitati / persecutori

Che si parli di filosofia ebraica medievale o di banchi di prestito, di ghetti o di shoah o di teatro Yiddish, in una scuola dell’Italia del XXI secolo l’immagine che i ragazzi hanno degli ebrei è una sola, e proviene direttamente dalle pagine dei giornali e dalle cronache televisive: il soldato israeliano. Per questo motivo, qualunque sia l’argomento trattato, al momento della formulazione delle domande non potrà mancare quella classica: “ma com’è possibile che un popolo che ha sofferto tanto, un popolo di perseguitati, si sia trasformato in un popolo di persecutori?”. La questione che si introduce ha una duplice articolazione: da una parte costringe a una riflessione sull’equazione antisionismo=antisemitismo e a una sua eventuale confutazione. E d’altra parte costringe a riflettere sulla questione del mondo ebraico come entità considerata monolitica e astrattamente identificata con un modello dal quale non può distaccarsi.

 

Bibliografia di riferimento (puramente indicativa, il numero dei titoli è immensamente maggiore):

-          David Bidussa, Il mito del bravo italiano, Il saggiatore, Milano 1994

-          Ilan Greilsammer, Il sionismo, Il mulino, Bologna 2007

-          Gadi Luzzatto Voghera, Antisemitismo. Domande e risposte, Feltrinelli, Milano 1994

-          David Meghnagi, Cesare Luporini (a cura di), Ebraismo e antiebraismo: immagine e pregiudizio, La Giuntina, Firenze 1989

 

-          http://www.state.gov/documents/organization/102301.pdf