Marcello Pezzetti: Il ruolo di Auschwitz-Birkenau nella "Endlosung der Judenfrage"
Il KL Auschwitz venne istituito il 27 aprile 1940 in una zona dell’Alta Slesia appena annessa al territorio del Reich come campo di concentramento per oppositori politici polacchi. Nel corso degli anni esso divenne un vero e proprio complesso concentrazionario formato dal campo base – Stammlager – Auschwitz I, da Auschwitz II – Birkenau, inizialmente creato come campo per prigionieri di guerra sovietici, e da Auschwitz III – Buna-Monowitz, campo di lavoro posto accanto al complesso industriale chimico della IG Farben, dotato di una serie di sottocampi.
Soprattutto grazie alla sua posizione strategica e alla presenza di un nodo ferroviario rilevante, Auschwitz divenne il centro di messa a morte per la maggior parte degli ebrei dell’Europa occidentale e più tardi anche per i pochi ebrei polacchi ancora in vita. Le strutture di sterminio di massa vennero installate a Birkenau, dove a partire dal marzo del 1942 incominciarono a giungere i trasporti di ebrei destinati alla morte (i primi arrivarono dalla Slovacchia e dalla Francia).
Per oltre un anno funzionarono due fattorie di contadini trasformate in camere a gas (Bunker 1 e Bunker 2), con accanto delle fosse per la sepoltura e, successivamente, la bruciatura dei cadaveri. Tra la primavera e l’estate del 1943 vennero messe in funzione quattro gigantesche installazioni di sterminio (Krematorium II, III, IV, V) contenenti al loro interno camere a gas e forni crematori.
I treni di ebrei deportati ad Auschwitz viaggiavano prevalentemente sotto la sigla RSHA. Il loro arrivo al campo era segnalato dai paesi di provenienza con un telegramma che indicava il nome del capo della scorta e il numero esatto delle persone trasportate. Era il capo della scorta che, all’arrivo, dava alle SS del campo la lista dei deportati (Transportliste) dove erano generalmente indicati la data e l’ora della partenza, il numero degli uomini e delle donne, così come il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita di ogni persona; in alcuni casi anche la loro professione.
Fino alla metà di maggio del 1944 i convogli erano arrivati sulla Judenrampe, che si trovava a circa 800 metri all’esterno di Birkenau. In previsione dell’arrivo massiccio degli ebrei provenienti dall’Ungheria, così come degli ultimi ebrei ancora imprigionati nel ghetto di Łódź, i nazisti avevano prolungato la linea ferroviaria fino all’interno del campo di Birkenau.
In generale, le persone giudicate anziane (sopra i 40, 45 anni), i deboli, gli ammalati, i disabili, tutti i bambini, le mamme con i bambini in braccio, le donne incinte, che rappresentavano oltre l’80 per cento del totale, venivano avviati alle installazioni di sterminio per essere uccisi col gas.
Se inizialmente Birkenau rappresentava solo una parte dell’intero e complesso sistema di messa a morte degli ideato dai nazisti (le Einsatzgruppen uccisero almeno 1700000 persone; a Chełmno le vittime furono almeno 152000, nei tre campi dell’"Aktion Reinhard", Bełżec, Sobibór e Treblinka, ben più di 1500000 in un anno e mezzo, oltre agli ebrei scomparsi nei ghetti, soprattutto durante la loro liquidazione, e nei campi di lavoro –ZAL-),a partire dalla primavera del 1943 esso assunse un ruolo quasi unico nella realizzazione della “Endlösung” degli ebrei d’Europa.
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