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Laboratorio sulle fonti iconografiche.

 Donne e fascismo nei manifesti di propaganda.

A cura di Lidia Gualtiero responsabile sezione didattica Istituto Storico Rimini e di

Eva Balducci, studiosa di Storia contemporanea

 

Presentazione del laboratorio con proposta di lettura tematica di articoli della Costituzione ad esso correlati.

 

Abstract: Mettere in campo metodologie alternative al semplice uso del manuale diventa sempre più urgente, se consideriamo che viviamo in un’epoca in cui strumenti accattivanti come cinema, radio, fotografie, video, registratori permettono di fissare il passato, di custodirlo e riaccedervi in modi mai prima conosciuti.

Ecco perché questo laboratorio sull’uso dei documenti, che nasce dalla rielaborazione di un percorso laboratoriale  dal titolo “ Nuova immagine della donna nella stampa popolare degli anni 20 condotto da Eva Balducci in collaborazione con Lidia Gualtiero in una classe 3a della scuola media Franchini di Santarcangelo di Romagna durante l’anno scolastico 2006/2007.

L’archivio del lavoro che verrà presentato (una copia del quale verrà inserita nella cartellina dei partecipanti) è composto da fotocopie di documenti iconografici che, nella maggior parte, presentano anche parti scritte. Si tratta essenzialmente di manifesti di propaganda e pubblicitari relativi al periodo che intercorre tra il 1920 e il 1945, ma sono presenti anche alcune cartoline e fotografie della stessa epoca. Attraverso la loro interrogazione ed interpretazione gli allievi e le allieve, preferibilmente di 3a media, possono compiere con sufficiente autonomia le operazioni dello storico, consolidare conoscenze note, ricavare informazioni nuove e desumere un’immagine della donna, della società e degli strumenti utilizzati per la costruzione del consenso in epoca fascista.

Preme sottolineare che  analizzare manifesti di propaganda del regime fascista dà una notevole ricchezza di informazioni sul periodo storico esaminato, ma permette al contempo di riflettere sull’importanza e sugli effetti della comunicazione anche ai nostri giorni.  

Analisi dei bisogni e delle motivazioni:

 - Rendere attivo e motivante lo studio della storia;

- Arricchire e completare la programmazione di storia con attività di uso delle fonti (laboratorio).  

Finalità generali

Principali intenti e scopi dell’esperienza:

- Avvicinare gli/le allievi/e alla storia, restituendo allo studio di questa disciplina la curiosità e il  

  desiderio di scoprire, capire e interpretare che le sono propri;

- guidare gli/le allievi/e a utilizzare fonti, sviluppando la loro capacità di leggere e saper interrogare 

  i documenti per produrre informazioni;

- utilizzare il laboratorio come modalità di lavoro per rendere più autonoma e gratificante la propria  

  costruzione del sapere;

- creare una stretta correlazione tra obiettivi cognitivi e socio-affettivi;

- agevolare la comprensione di aspetti di un passato abbastanza recente creando un rapporto di 

  continuità tra storia e memoria;

- avviare al lavoro di ricerca storica esercitando le abilità in modo graduale, differenziato, con varietà di strumenti e di metodi.  

Il laboratorio verrà analiticamente illustrato nelle sue diverse fasi:  

1)      CLASSIFICAZIONE DELLE FONTI  

2)      ATTIVAZIONE: presentazione dei documenti con proposta di  una prima attività, di tipo generale: quale immagine della donna al tempo del fascismo emerge dalla lettura e dall’analisi di tali documenti?  

3)      DISTRIBUZIONE E OSSERVAZIONE DIRETTA dei documenti (“Che cosa si può ricavare dai documenti?”) attraverso una scheda di rilevazione predisposta e /o delle domande.  

4)      INTERROGAZIONE dettagliata delle fonti in tutte le loro parti con l’ausilio di una traccia  

5)      INTERPRETAZIONE, anche con domande-guida (che dovranno emergere dalla discussione  in classe).  

6)      SCRIttura di un testo di tipo storiografico (o completamento) sulla condizione della donna durante il fascismo.

7)      ATTIVITA’ DI SVILUPPO: interpretazione più approfondita dei documenti e impostazione di attività di educazione civica o legate alla creatività  

Riferimenti storici e metodologici

Corsi di formazione per l’insegnamento della storia realizzati da MEMO di Modena, da Clio 92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla Didattica della Storia e dal LANDIS Laboratorio nazionale di didattica della storia.

Gli autori di riferimento sono i principali conduttori di tali corsi: A. Brusa, I. Mattozzi e i loro collaboratori.

Testi che hanno creato stimoli e punti di riferimento:

-         L. Bresil, A. Brusa, Laboratorio, voll. 1-3, Ed. Scol. Bruno Mondadori, Milano, 1994-1996;

-         A. Brusa, Guida al manuale di storia, Ed. Riuniti, Roma, 1985;

-         A. Brusa, A. Brusa, M. Cecalupo, La terra abitata dagli uomini, IRRSAE Puglia/Progedit, Bari, 2000;

-         Brusa et alii., Il racconto delle grandi trasformazioni, Ed. Scolastiche B. Mondadori, 2001;

-         Brusa et alii., Il nuovo racconto delle grandi trasformazioni, Ed. Scolastiche B. Mondadori, 2004;

-         A. Brusa et alii., L’Officina della storia, voll. 3 - L’età contemporanea. Laboratorio, Ed. Scolastiche B. Mondatori 2007

-         Riviste: I viaggi di Erodoto, Rassegna, articoli di A.  Brusa e I. Mattozzi.

-         P.Bernardi (a cura di), Insegnare storia. Guida alla didattica del laboratorio storico. Ed. UTET Università, 2006

-         E. Perillo, C. Santini (a cura di), Il fare e il far vedere nella storia insegnata. Didattica laboratoriale e nuove risorse per la formazione storica e l’educazione ai beni culturali. Scuola estiva di Arcevia giugno 2002 –giugno 2003, Ed. Polaris

-         G. Deiana, La scuola come laboratorio. La ricerca storica, Ed. Polaris,1999

-         P. Angelini (a cura di), Condividere il sapere. I laboratori di storia di Gianna Di Caro,  Stampa: Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, 2006

-         F. Thebaud (a cura di) Storia delle donne in Occidente. Il Novecento, Ed. Laterza 1992

-         V. De Grazia , Le donne nel regime fascista, Ed. Marsilio 2001

-         G. Pasquino, Corso di Scienza politica, Ed. Il Mulino, 2000

 

ISTITUTO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELL’ITALIA  CONTEMPORANEA DELLA PROVINCIA DI RIMINI , Via Gamblaunga 27, 47900 Rimini

Tel. 0541/24730   -   E-mail: iststor.rn@libero.it

http://www.istitutostoricorimini.it

 

Lidia Gualtiero

E’ docente di materie letterarie nella scuola secondaria di primo grado. Da anni impegnata sul fronte della ricerca e dell’innovazione educativa, ha iniziato nel 1994 la collaborazione con Duccio Demetrio, Presidente della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, Docente di Filosofia  dell’Educazione e di Educazione degli adulti presso l’Università di Milano Bicocca, partecipando a un corso di formazione biennale sulla didattica della mente e sulle  metodologie autobiografiche.

La collaborazione è continuata nel tempo, sia per la formazione personale, sia per l’applicazione delle metodologie autobiografiche nelle classi.

In quest’ambito, all’interno del CET (Centro Educativo Territoriale “Bruno Ciari), ha organizzato e condotto (in equipe con altre colleghe) corsi di aggiornamento per docenti avvalendosi del monitoraggio della Libera Università di Anghiari.

Ha inoltre partecipato al Progetto di Ricerca/Azione (2001 – 2004) promosso dal MIUR denominato “Educazione alla cittadinanza e alla solidarietà. Cultura dei diritti umani”, assumendo l’incarico di “tutor provinciale” .

Dall’anno scolastico 2005/2006 è utilizzata a titolo di comando presso la sede INSMLI di Rimini, (Istituto la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea), in  qualità di responsabile della didattica e coordinatrice delle attività dell’Istituto.

Si occupa attualmente di ricerca didattica e storica costruendo dei percorsi progettuali con le scuole della provincia, organizza eventi culturali, predispone e coordina corsi di formazione per docenti e progetti legati alle memorie territoriali (è in fase diattuazione: Il lavoro che trasforma, le trasformazioni del lavoro a Santarcangelo di Romagna), collabora con il Comune di Rimini per la realizzazione delle attività inerenti alla Giornata della memoria.

 

Eva Balducci

giovane studiosa laureata in Storia contemporanea, collabora con l’Istituto Storico di Rimini nel campo della didattica laboratoriale.

Tra i lavori che ha  curato e realizzato in quest’ambito  segnaliamo il laboratorio dal titolo Nuova immagine femminile nella stampa popolare degli anni venti, condotto nell’anno scolastico 2006/2007 in una classe terza media quasi esclusivamente femminile della S.M.S  T. Franchini di Santarcangelo di Romagna.

Il lavoro è nato da una ricerca approfondita sulle donne degli anni ’20, un periodo particolare e cruciale da analizzare per la sua forte dose di contraddizioni,  cruciale per capire le trasformazione della donne e il loro processo di emancipazione.

Attualmente insegna nella scuola primaria ed è iscritta al terzo anno della facoltà di Scienze di Formazione primaria per l’abilitazione all’insegnamento.