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“PER FORTUNA NOI SIAMO CATTOLICI”
Lezione sui bystanders
Modulo didattico interdisciplinare
            
            
            Modulo didattico interdisciplinare sul tema: le reazioni di fronte 
            alla prevaricazione e all’ingiustizia di coloro che non sono vittime 
            e non sono carnefici.
            Discipline coinvolte: Storia, Filosofia, Storia dell’arte. 
            (N. B.Il coinvolgimento di altri docenti è auspicato ma il progetto 
            può essere condotto anche dal solo ins. di Storia). 
Pensato per una classe terminale di un istituto superiore (studenti di18-19 anni) all’interno del programma di storia del ‘900, può essere svolto anche in un diverso momento del percorso formativo qualora si presenti l’occasione ( ad es. una notizia di attualità che suggerisca l’opportunità di affrontare il problema dei bystenders).
            
            - sollecitare la riflessione individuale e collettiva sui 
            comportamenti della gente comune di fronte alla rottura del patto di 
            convivenza, all’instaurarsi di un clima di emarginazione e violenza 
            .
            -approfondire la conoscenza di un aspetto della storia italiana .
            L’approfondimento di alcune parti del curriculum di Storia , in 
            particolare della Storia locale, consente di fare leva su una 
            motivazione più forte data dalla “vicinanza” degli studenti al 
            teatro degli eventi ( Un episodio di Storia Italiana è quasi storia 
            locale nell’ambito dello studio delle Guerre Mondiali).
            In questo caso un approfondimento italiano sulle persecuzioni degli 
            Ebrei in Europa consente inoltre di formarsi una visione più 
            articolata e critica rispetto alla tendenza (molto forte in passato 
            ma non del tutto scomparsa) a collocare l’Italia tra le vittime del 
            nazismo e come tale deresponsabilizzarla. 
            
            Visione del film “Concorrenza sleale” di Ettore Scola.
            IL film ,ambientato in una strada di Roma nel 1938, racconta la 
            competizione commerciale tra due negozianti di abbigliamento, il 
            milanese Umberto ed il romano Leone, ebreo. 
            La relazione tra i due (e le loro famiglie) e i loro rapporti 
            d’affari verranno falsati dalle leggi razziali e dalla conseguente 
            emarginazione e messa “fuori mercato” di Leone. (Il titolo del 
            progetto è una frase pronunciata dalla moglie di Umberto di fronte 
            allo spettacolo delle sofferenze della famiglia di Leone).
            Alla visione possono seguire brevi commenti sull’onda dell’emotività 
            ma la riflessione sul film viene rimandata al quarto incontro: i 
            ragazzi vengono sollecitati a rifletterci su e ad appuntarsi gli 
            interventi. 
            LINK = possibile integrazione con la visione del film “Monsieur 
            Batignole”. 
            
            In collaborazione con prof. Storia dell’Arte.
            
            Visita alla biblioteca della città (nel mio caso Biblioteca 
            Gambalunga di Rimini) dove i ragazzi , divisi in piccoli gruppi( 4- 
            5 elementi), esamineranno alcuni numeri di “La difesa della razza”, 
            rivista uscita in Italia dal 1938 al 1943 e che nel film viene 
            inquadrata sul tavolo del poliziotto. 
            La rivista nasce come sostegno e legittimazione del colonialismo 
            italiano in Africa e delle leggi razziali .
            Può essere utile per fare riflettere su come il potere senta il 
            bisogno di “anestetizzare” le coscienze dei cittadini con un 
            dibattito simulato ed argomenti pseudo-scientifici, facilitando un 
            comportamento da bystanders.
            Possibili filoni di indagine: 
                                               -scelta delle immagini
                                               -ruolo delle didascalie
                                               -evoluzione nel tempo del tempo 
            delle tematiche trattate
                                               -catalogo delle aziende che 
            inseriscono pubblicità 
            LINK = possibile collegamento con l’analisi del film “Olympia” di 
            Leni Riesfensthal. 
            
            I gruppi relazionano brevemente su vari aspetti della rivista che 
            hanno esaminato in particolare e che potrebbero essere: stile delle 
            immagini, stile degli articoli, contenuto degli articoli , ma anche 
            altri proposti dai ragazzi.
            Ogni gruppo ha preparato del materiale da distribuire in fotocopia 
            che va a formare una piccola dispensa. 
            
            In collaborazione con prof. di Filosofia.
            
            Discussione a grande gruppo sul tema: la gente comune di fronte 
            all’emarginazione di una minoranza.
            Partendo dall’esame dei comportamenti dei personaggi del film di 
            Scola la discussione può prendere varie strade:
            
            ( L’attualizzazione, in particolare, può riservare spunti 
            interessanti: siamo tutti bystanders di fronte al bullismo, alla 
            emarginazione degli immigrati? )
            
            Il ruolo dell’insegnante sarà quello del conduttore del gruppo, del 
            facilitatore : riassumere e chiarire , sollecitare la partecipazione 
            di tutti e l’equilibrio degli interventi, focalizzare la discussione 
            il più possibile verso la profondità.
            Non si cercano risposte definitive, né tranquillizzanti e 
            autoassolutorie: il fine di tali discussioni è quello di ampliare le 
            rappresentazioni sociali degli studenti, rendere più complessa e 
            ricca la loro visione del mondo, passare loro un approccio 
            problematizzante alla realtà, incoraggiare la riflessione sul sé.
Approfondimenti: un gruppo di studenti particolarmente interessati potrebbe mettersi in contatto con il centro di Documentazione Ebraica più vicino (per noi Bologna) per raccogliere informazioni sulla presenza ebraica nella nostra città e relazionare poi alla classe sui dati raccolti.
            
            Valutazione: l’insegnante può valutare la qualità dell’esposizione e 
            i contenuti proposti durante il terzo incontro.
            La discussione non va mai valutata ( al di là di un generale 
            giudizio di apprezzamento della partecipazione dell’intero gruppo) : 
            è una di quelle attività di alto profilo i cui risultati si misurano 
            alla distanza in materia di riflessione, maturità, autonomia di 
            giudizio( seguendo gli insegnamenti di Edgar Morin). 
            
            
             Rita Chiappini
            Sono Rita Chiappini, ho 53 anni, ho un figlio di 26, insegno 
            Italiano e Storia a Rimini e sono supervisore S.S.I.S. a Bologna.
            Mi è sempre piaciuto studiare , viaggiare, imparare; sono tornata 
            all’università e mi sono laureata in Sociologia nel 2005 perché 
            volevo uno sguardo diverso sulla scuola e il mio lavoro.
            Ho partecipato a numerosi progetti europei e mi piace molto lavorare 
            con persone di realtà diverse dalla mia.
            Sulla rivista on line Voci del Verbo Insegnare tengo una rubrica 
            mensile: “I diari della sogliola” nella quale racconto storie di 
            scuola e di scuole.