Il giardino dei Finzi-Contini

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Vittorio De Sica

SOGGETTO

Dal romanzo omonimo di Giorgio Bassani

SCENEGGIATURA

Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli con la collaborazione di Tullio Pinelli, Valerio Zurlini, Franco Brusati, Alain Katz

FOTOGRAFIA

Ennio Guarnieri (colori)

MUSICA

Manuel De Sica

MONTAGGIO

Adriano Novelli

INTERPRETI

Dominique Sanda, Lino Capolicchio, Helmut Berger, Fabio Testi, Romolo Valli

PRODUZIONE

Documento Film/CCC Filmkunst

DURATA

95'

ORIGINE

Italia, 1970

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

La difesa della razza

Antisemitismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

TRAMA

Ferrara, 1938-1943. Giorgio è un giovane universitario ebreo impegnato nella tesi di laurea. Le leggi antisemite emanate dal regime fascista gli chiudono le porte della biblioteca comunale e del circolo del tennis, così approfitta dell'ospitalità offertagli dai Finzi-Contini, la più ricca famiglia della comunità ebraica di Ferrara, accedendo alla biblioteca privata della loro grande villa e al campo da tennis dell'immenso giardino che la circonda. Qui frequenta la coetanea Micol Finzi-Contini, di cui è innamorato fin dai tempi del liceo, suo fratello Alberto, che morirà qualche anno dopo di linfogranuloma, e il chimico milanese Giampaolo Malnate. Dopo aver confessato il suo amore a Micol ed esserne stato respinto, Giorgio decide di non recarsi più alla villa. Ma ormai gli eventi precipitano: è scoppiata la guerra e per la comunità ebraica di Ferrara giunge il tempo della deportazione. Il bilancio sarà tragico: Micol e la sua famiglia scompariranno nei lager nazisti e Malnate morirà sul fronte russo.

 

TRACCIA TEMATICA

La villa dei Finzi-Contini, famiglia dalle consuetudini aristocratiche ed elitarie da sempre intenta a distinguersi dal resto della comunità ebraica di Ferrara, si trasforma con il suo vasto e labirintico giardino in una specie di protetto rifugio dorato che permette ai giovani protagonisti di isolarsi dal mondo esterno. Si tratta, ovviamente, di una fuga effimera ed illusoria, destinata a scontrarsi con l'incombente tragedia della Storia che preme minacciosa oltre le mura del giardino.

In questa breve parentesi di giovinezza Giorgio vive con trepidante trasporto il suo infelice amore per Micol e il crollo di ogni speranza coincide con il precipitare degli eventi, collegando il piccolo dramma sentimentale del protagonista con l'immane tragedia collettiva dello sterminio del popolo ebraico.

Per la ricca borghesia ebraica ferrarese, che aveva sostenuto il regime fascista, si tratta di una tremenda nemesi storica, di un fallimento epocale in grado di segnare amaramente un'intera esistenza, come confessa sconsolato a Giorgio suo padre.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Il giardino dei Finzi-Contini è un film dalla storia insieme travagliata e gloriosa. Se da una parte, infatti, lo scrittore Giorgio Bassani ritirò la propria adesione alla sceneggiatura per divergenze relative alle modalità di traduzione sullo schermo del suo romanzo, dall'altra la pellicola riscosse un grande successo di pubblico e prestigiosi riconoscimenti (Orso d'oro al festival di Berlino e Oscar come miglior film straniero).

Gran parte della critica ha valutato con contrarietà l'eccesso di sentimentalismo con cui De Sica  ha avvolto la parte finale del film, sopraffatta da un commovente patetismo strappalacrime. Se è indiscutibile che il regista abbia ecceduto in trasporto lirico ed abbia pure risolto in modo discutibile il passaggio narrativo della scoperta notturna da parte di Giorgio della relazione di Micol con Malnate (diventa realtà quella che nel romanzo è una pura ipotesi per spiegare a se stesso le ragioni del rifiuto di Micol), gli va riconosciuto di aver comunque tentato di ricostruire l'atmosfera elegiaca, da riaffiorare crepuscolare della memoria, della pagina bassaniana attraverso l'uso del flou e di morbide tonalità di luce e di colore (specie nelle riprese all'interno del giardino e nei flashback adolescenziali), che sospendono le immagini in un'incantata e irreale lontananza.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    A) L'antisemitismo in Europa con particolare riferimento allo sterminio degli ebrei nel Terzo Reich.

              B) La legislazione antisemita del 1938 in Italia.

Italiano     Confronto fra il romanzo omonimo di Bassani e il film.

Geografia     Ferrara.