L'amante perduto
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO |
Dal romanzo L'amante di Abraham B. Yehoshua |
SCENEGGIATURA |
Sandro Petraglia, Roberto Faenza |
FOTOGRAFIA |
Josè Luis Alcaine (colori) |
MUSICA |
Paolo Buonvino |
MONTAGGIO |
Massimo Fiocchi |
INTERPRETI |
Ciaran Hinds, Juliet Aubrey, Stuart Bunce, Clara Bryant, Erick Vazquez |
PRODUZIONE |
Elda Ferri, Roberto Ciccutto, Luigi Musini per Jean Vigo Italia, Mikado Film e Steel Pictures |
DURATA |
98' |
ORIGINE |
Italia/Gran Bretagna/Francia, 1999 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
I vicini di casa Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società
Questione ebraico-palestinese Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Tel Aviv, Israele. Adam e Asya sono una coppia in crisi: lei è un'intellettuale sempre più chiusa nei suoi studi e nel mai sopito dolore per la morte lontana del primogenito di tre anni, lui è un meccanico incolto che non riesce più a comunicare con la moglie. L'arrivo di Gabriel, un giovane senza un soldo arrivato da Parigi per l'eredità di una nonna ancora in vita, riaccende la vitalità di Asya, che sembra stabilire con il ragazzo un rapporto assai vicino ad una relazione amorosa. Anziché esserne contrariato, Adam, felice di rivedere la moglie aprirsi di nuovo alla vita, non ostacola il legame e quando Gabriel scompare fa di tutto per ritrovarlo.
TRACCIA TEMATICA
Il film comunica un evidente messaggio di pace e tolleranza sullo sfondo di una delle terre più martoriate dall'odio e dal fanatismo. Il fragile e sensibile Gabriel (a bordo di un' improbabile, ma significativa, Morris del 1947: anno che precede la fatidica creazione dello Stato d'Israele del 1948) esprime con la sua natura di apolide e cosmopolita (è israeliano, vive in Francia e sembra non avere una fissa dimora) la rinuncia ad una precisa identità etnica in nome di una semplice appartenenza all'umanità. La sua diserzione non va interpretata come un atto di vigliaccheria, ma come il rifiuto istintivo di ogni violenza e la sua riapparizione nel cuore di Gerusalemme (città sacra alle tre grandi religioni monoteistiche) può essere interpretata come una sottolineatura del ruolo pacificatore che il sentimento religioso dovrebbe svolgere (e che purtroppo, a causa dei fondamentalismi, non sempre svolge).
La storia d'amore tra Dafi e Na'Im esalta l'amore come sentimento in grado di abbattere ogni barriera e pregiudizio e acquista il sapore di un augurio di riconciliazione per due popoli (l'ebreo e il palestinese) che si sono combattuti per anni (e si combattono ancora). Nello stesso senso di apertura alla speranza va interpretato il finale con Adam e Na'Im che spingono la vecchia Morris, simboleggiando la fatica e la necessità di una pace che va conquistata insieme attraverso il rispetto e il riconoscimento reciproco.
VALUTAZIONE CRITICA
Le intenzioni del regista sono certamente lodevoli e l'impegno a favore della comprensione tra i popoli fornisce L'amante perduto di una marcata densità morale ed ideale.
Gli esiti cinematografici di questa traduzione filmica del libro di Yehoshua, tuttavia, non sono eccelsi. Manca, innanzitutto, un sufficiente approfondimento della dimensione umana e psicologica dei personaggi e delle motivazioni più autentiche del loro agire (a fare le spese di questa superficialità sono soprattutto i due coniugi, specialmente in relazione alla natura delle difficoltà che affliggono il loro rapporto, e la figura di Gabriel, certamente il meno risolto fra i personaggi), i dialoghi, poi, risultano piuttosto banali e scontati e l'idea di dare voce al pensiero dei protagonisti finisce spesso per avere un effetto di fastidiosa ridondanza (che raggiunge il culmine nel momento della reciproca confessione d'amore dei due ragazzi, che meglio sarebbe stata risolta con le semplici immagini).
Prevale la sensazione di compitino svolto senza convinzione e reale partecipazione e tutto (o quasi) trasmette un' impressione di artificio e inautenticità.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia A) Nascita e storia dello Stato d'Israele.
B) Il popolo palestinese, l'OLP e la sua lotta per l'indipendenza.
C) Il processo di pacificazione dopo il trattato di Oslo.
Geografia Il Medio Oriente, Israele e la Palestina.
Religione Gerusalemme: città sacra a tre religioni.