Angie, una donna tutta sola
TITOLO ORIGINALE |
Angie |
REGIA |
Martha Coolidge |
SOGGETTO |
Dal romanzo Angie, I Says di Avra Wing |
SCENEGGIATURA |
Todd Graff |
FOTOGRAFIA |
Johnny E. Jensen (colori) |
MUSICA |
Jerry Goldsmith |
MONTAGGIO |
Steven Cohen |
INTERPRETI |
Geena Davis, Stephen Rea, James Gandolfini |
PRODUZIONE |
Larry Brezner, Patrick McCormick per Hollywood Pictures |
DURATA |
98' |
ORIGINE |
USA, 1994 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Biennio-Triennio |
PERCORSI |
Donne tutte sole La condizione femminile/Uomo e Società |
TRAMA
Angie Scacciapensieri, rimasta incinta, sta per sposarsi con il fidanzato Vinnie Dopodomani, un idraulico che appartiene alla stessa comunità italiana di Brooklyn. All'improvviso però cambia idea, lascia Vinnie e si mette con uno stravagante avvocato irlandese. Quando partorisce, il suo nuovo compagno l'abbandona e Angie, amareggiata e delusa, decide di andare alla ricerca della madre che l'ha abbandonata quand'era ancora bambina.
TRACCIA TEMATICA
Angie non è soddisfatta della sua vita: non è veramente innamorata del fidanzato Vinnie, un bonaccione simpatico, ma privo della necessaria attrattiva nei confronti di una donna dalla forte personalità come lei, detesta la matrigna Kathy perché ha occupato il posto di una madre mitizzata, simbolo ai suoi occhi della capacità di lasciare l'angusto ambiente della Little Italy per rifarsi un'esistenza migliore. La relazione con l'avvocato Noel si spiega alla luce di questa esigenza di una dimensione affettiva più appagante.
Quando scopre che Noel è un frivolo donnaiolo dalla doppia vita e che la madre ritrovata è una povera schizofrenica che non può darle niente, Angie torna dal figlio malato e recupera il rapporto con la matrigna, consegnandoci la morale un po' abborracciata del film: solo aiutando chi ha bisogno di noi possiamo trovare la nostra giusta dimensione.
VALUTAZIONE CRITICA
Se non fosse per la bravura della protagonista Geena Davis, che mette la sua fresca vitalità recitativa al servizio di un personaggio spontaneo come Angie, che sembra ritagliato su misura per lei, il film sarebbe poca cosa. Nuoce ad esso infatti l' approssimazione con cui vengono delineati caratteri e personalità dei comprimari (Vinnie rasenta la macchietta, Noel non convince con i suoi sdoppiamenti di identità e anche le altre figure, come il padre e la matrigna, sono superficialmente abbozzate) e la stessa figura di Angie ci propone un travaglio psicologico che non sembra adeguatamente approfondito.
Angie, una donna tutta sola non riesce inoltre a trovare un giusto equilibrio tra i due registri che mette in atto, quello da commedia e quello drammatico (o addirittura melodrammatico), e sfocia in un finale viziato da un eccesso di patetismo.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Geografia New York: una città multietnica.