Commedia

Genere cinematografico incentrato prevalentemente su un rapporto amoroso, inizialmente problematico, destinato al lieto fine (quasi sempre sottoforma di esito matrimoniale). Priva di asprezze drammatiche e caratterizzata da dialoghi brillanti e situazioni divertenti, la commedia cinematografica affonda le proprie radici nell'antica commedia greca per arrivare al repertorio shakespeariano (La bisbetica domata è considerata una specie di prototipo) e al Vaudeville francese.

Essa ha conosciuto un grande sviluppo nella Hollywood degli anni trenta e quaranta, dove ha incontrato una particolare fortuna il sottogenere della Commedia sofisticata, ambientata nell'alta società, fra ricchi, aristocratici, gran dame, in un'atmosfera di raffinatezza e artificio, di cui spesso viene smascherata la vacuità (tra i maestri di questo genere ricordiamo E. Lubitsch, G. Cukor, F. Capra).

In Italia ad imitazione di questo modello si affermò negli anni trenta la Commedia dei telefoni bianchi (spesso ispirata a pièce teatrali ungheresi) senza mai raggiungere però il livello dei film d'oltreoceano. Di maggior rilievo invece la Commedia piccolo-borghese di M. Camerini che durante il ventennio fascista si contrappose alla retorica altisonante del Cinema di regime.

Un discorso a parte merita infine la Commedia all'italiana, sorta nel nostro paese all'inizio degli anni sessanta, nella quale il tema amoroso perde la sua centralità per lasciar posto ad una satira di costume sapida e pungente, che rende sovente amaro e malinconico il sorriso (tra i maestri di questo genere ricordiamo M. Monicelli, D. Risi, E. Scola, A. Pietrangeli).

In questi ultimi anni si è affermata negli Stati Uniti un nuovo tipo di commedia, che potremmo definire Commedia giovanile, basata sulle traversie sentimentali e i dilemmi esistenziali di giovani protagonisti che si affacciano alla vita dopo le scuole o l'università. Pur esprimendo spesso il disagio vissuto dalle nuove generazioni, questo genere non sconfina mai, se non raramente, nella drammaticità e propone dialoghi arguti e situazioni divertenti, comunicando un senso di leggerezza narrativa (Singles. L'amore è un gioco di C. Crowe, 1992, Giovani, carini, disoccupati di B. Stiller, 1994, Parlando e sparlando di N. Holofcener, 1995 ed altri).