La calda notte dell’ispettore Tibbs

TITOLO ORIGINALE

In the Heat of the Night

REGIA

Norman Jewison

SOGGETTO

Da un romanzo di John Ball

SCENEGGIATURA

Stirling Silliphant

FOTOGRAFIA

Haskell Wexler (colori)

MUSICA

Quincy Jones

MONTAGGIO

Hal Ashby

INTERPRETI

Sidney Poitier, Rod Steiger

PRODUZIONE

Walter Mirisch per United Artists

DURATA

110’

ORIGINE

USA, 1967

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Il colore nero

Razzismo contro i neri/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

TRAMA

Sparta, piccola città del Mississippi, sud degli Stati Uniti. La stessa notte in cui viene trovato il cadavere assassinato di un ricco industriale, benefattore della comunità, approda per caso in città l’ispettore di Filadelfia Virgil Tibbs, esperto in omicidi. Fermato per errore da un agente del posto, il capo della polizia locale, Bill Gillespie, lo invita a collaborare alle indagini. Circondato da un ambiente ostile e minaccioso nei suoi confronti, l’ispettore Tibbs risolve in pochi giorni il caso.

 

TRACCIA TEMATICA

Nello Stato del Mississippi, come in quasi tutti gli Stati del sud, domina incontrastato il razzismo e la figura di un nero istruito e affermato professionista, ispettore di polizia ben pagato, prima ancora che scandalo e ostilità, suscita un infastidito stupore.

In particolare si distingue dalle manifestazioni di ordinario razzismo che incrociano sistematicamente le indagini di Tibbs, l’atteggiamento del capo della polizia locale, Bill, che nutre nei confronti del collega una stima che non può confessare sino in fondo perché inquinata da un complesso d’inferiorità reso ancor più acuto dal fatto che egli condivide i pregiudizi razzisti della sua gente.

Tibbs è un nero completamente emancipato ed orgoglioso del riscatto sociale che la posizione che ha raggiunto simboleggia. Per nulla intimorito, arriva a schiaffeggiare il proprietario terriero stile vecchio sud schiavista Endicott, che lo ha provocato, a dimostrazione di quanto reattivo e insofferente sia nei confronti di ogni sopraffazione. Trascinato dal rancore verso Endicott e quello che rappresenta, è tentato di dare alle indagini un’impronta da crociata antirazzista, a dimostrazione di quanto anch’egli finisca per giudicare le persone più per quel che sono che per ciò che hanno veramente commesso (la stessa sindrome del capro espiatorio da cui si fa prendere il poliziotto Bill).

Alla fine risolve il caso e conquista definitivamente e senza riserve la stima di Bill, dietro il cui burbero e rude comportamento si nasconde l’angoscia di una frustrante solitudine.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Prodotto tipico del Cinema antirazzista americano degli anni sessanta (quando era importante condannare il razzismo persistente nella società del sud) La calda notte dell’ispettore Tibbs propone l’attore di colore Sidney Poitier nel ruolo che lo rese celebre del supernero, intelligente ed infallibile (o quasi) nel districarsi meglio dei bianchi in qualunque situazione (vedi scheda Indovina chi viene a cena). Un manifesto vivente a favore dell’integrazione razziale e dei diritti civili, ma troppo perfetto per essere credibile e quindi paradossalmente dannoso per la stessa causa che voleva sostenere (si rimuove la realtà di degradazione e miseria in cui la maggior parte della gente di colore viveva negli anni sessanta e si rende accettabile la sola figura del nero distinto e affermato).

Debole come giallo, il film si distingue per la capacità di ricreare l’atmosfera torrida e torbida del profondo sud degli States e soprattutto per l’intensa recitazione di Rod Steiger, che delinea un ritratto nervoso e ricco di implicazioni psicologiche di un poliziotto di provincia in conflitto con se stesso e il mondo che lo circonda.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia     A) Lo schiavismo negli Stati del sud degli USA.

               B) La legislazione razzista negli Stati del sud.

               C) La lotta per i diritti civili.

Geografia     Lo Stato del Mississippi.