Sesso e potere
TITOLO ORIGINALE |
Wag the Dog |
REGIA |
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SOGGETTO |
Dal romanzo American Hero di Larry Beinhart |
SCENEGGIATURA |
Hilary Henkin, David Mamet |
FOTOGRAFIA |
Robert Richardson (colori) |
MUSICA |
Mark Knopfler |
MONTAGGIO |
Stu Linder |
INTERPRETI |
Robert De Niro, Dustin Hoffman, Anne Heche |
PRODUZIONE |
Jane Rosenthal, Robert De Niro, Barry Levinson per Tribeca/Baltimore Pictures/Punch |
DURATA |
97' |
ORIGINE |
USA, 1997 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
La grande sorella Televisione/Mass-Media/Uomo e Società |
TRAMA
A undici giorni dal voto per le presidenziali il Presidente degli Stati Uniti in carica viene accusato di aver abusato sessualmente di una girl scout in visita alla Casa Bianca. Lo staff del Presidente è in allarme: questa notizia costerebbe certamente al primo cittadino la rielezione. Per salvarlo da una sicura sconfitta elettorale è convocato a Washington l'esperto in comunicazione massmediatica Conrad Brean. Questi propone di trovare immediatamente un diversivo per l'opinione pubblica e si inventa una guerra con l'Albania. Insieme alla segretaria del presidente Winifred si reca a Los Angeles per coinvolgere nel progetto il produttore cinematografico Stanley Motts, che dall'alto della sua esperienza di fiction costruisce la simulazione della falsa guerra con l'Albania in modo da renderla credibile per i cittadini americani. Alla fine il Presidente sarà rieletto con una maggioranza schiacciante.
TRACCIA TEMATICA
Sesso e potere è un atto d'accusa contro la pratica mistificatoria dell'apparato massmediologico asservito al potere politico. L'informazione nella società contemporanea non si limita più soltanto a manipolare i fatti, amplificandoli o distorcendoli o tacendoli, in base a convenienze che poco hanno a che fare con la deontologia della professione giornalistica, ma addirittura costruisce notizie assolutamente false, cioè dei non-fatti, partendo dal presupposto che ormai per l'opinione pubblica la verità coincida con ciò che viene mostrato dalla televisione. La virtualità ormai ha soppiantato la realtà. Per questo la gestione dell'informazione trova il proprio interprete ideale non più nel giornalista, ma nel produttore cinematografico, deputato alla creazione della fiction ed esperto manipolatore delle emozioni del pubblico.
In questo contesto le nuove tecnologie, il cui progresso dovrebbe teoricamente accrescere la rapidità e la qualità dell'informazione, aumentano invece le capacità di controllo e di organizzazione del consenso nei confronti dell'opinione pubblica e da potenziali strumenti di diffusione e allargamento della democrazia si trasformano nel loro esatto contrario.
VALUTAZIONE CRITICA
Il cinema politico americano, qualora sia un prodotto tipicamente hollywoodiano, destinato cioè a guadagnarsi il gradimento del grande pubblico, ricorre tradizionalmente a due ingredienti fondamentali: la presenza di grandi attori e una storia avvincente. Sesso e potere non sfugge a questa regola, anzi la applica in modo esemplare, forse troppo, visto lo spazio che mattatori navigati del cinema americano come Hoffman e De Niro finiscono per prendersi a scapito del quadro d'insieme (avvalendosi delle ottime battute della brillante sceneggiatura) e come il ritmo forse troppo frenetico impresso al film (finalizzato a privilegiare l'effetto sorpresa dei numerosi colpi di scena) attenui l'efficacia degli spunti di riflessione di cui pure la pellicola è disseminata.
C'è da chiedersi, tuttavia, se, dopo quanto l'attualità ci ha offerto in questi ultimi anni (sexgate di Clinton e guerra del Kosovo), non sia ormai il caso di affrontare il tema dello strapotere manipolatorio dell'informazione televisiva in termini meno grotteschi e fantasiosi (pensiamo anche ad un film come La seconda guerra civile americana) e più aderenti ad una realtà che ormai ha sopravanzato la fantasia.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia A) Il rapporto informazione-potere politico ed economico.
B) L'informazione dei mass-media relativa alla guerra del Kosovo.