Reds

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Warren Beatty

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Warren Beatty, Trevor Griffiths

FOTOGRAFIA

Vittorio Storaro (colore)

MUSICA

Stephen Sondheim

INTERPRETI

Warren Beatty, Diane Keaton, Jack Nicholson

PRODUZIONE

Warren Beatty per la Paramount Pictures

DURATA

195'

ORIGINE

USA,1981

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Rivoluzione Russa

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

La biografia di John Reed e della sua compagna Louise Bryant dal 1915 al 1920. Reed, scrittore e giornalista di sinistra, fu testimone prima della Rivoluzione messicana e successivamente di quella russa, scrivendo su questi eventi avvincenti resoconti. Frequentatore dell'élite intellettuale newyorkese che ruotava attorno all'ambiente bohémienne del Greenwich Village, fu uno dei fondatori del Partito Comunista Statunitense, che rappresentò in seno all'Internazionale Comunista a Mosca. Morto di colera in Unione Sovietica, è l'unico americano sepolto al Cremlino.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film offre un ritratto articolato della figura di Reed, che ci viene raccontato nell'intrecciarsi e scontrarsi della dimensione pubblica e politica con quella privata. La prima è caratterizzata, a sua volta, dalla compresenza del ruolo di testimone dei grandi eventi del suo tempo tramite l’attività giornalistica e di quello di protagonista diretto tramite l’impegno politico, prima sul fronte del movimento pacifista e poi come militante comunista; la seconda è quasi interamente assorbita dal tempestoso rapporto d'amore con la scrittrice femminista Louise, donna indipendente e di grande temperamento, sullo sfondo degli ambienti anticonformisti e progressisti degli anni dieci.

L'adesione di Reed al comunismo sovietico nasce dalla speranza (poi andata delusa e il film ci mostra l'involuzione autoritaria e illiberale degli anni successivi alla Rivoluzione del '17) che questo rivolgimento epocale possa essere l'inizio di un grande sommovimento destinato ad instaurare un nuovo ordine mondiale, più giusto ed umano. A differenza di Louise (più lucida e razionale nel valutare l'irrealizzabilità dell’ipotesi rivoluzionaria nel contesto sociale occidentale), egli vive questa speranza con lo stesso entusiasmo con cui i pionieri statunitensi crearono la loro nazione: in questo senso il personaggio Reed ci viene proposto nella sua essenza, profondamente americana, di romantico continuatore ed interprete nel Novecento dell'avventuroso spirito Ottocentesco della Frontiera (pensiamo al treno della rivoluzione che attraversa pianure non molto dissimili da quelle del West americano), più uomo d'azione e di passioni che intellettuale (pensiamo alla sua corsa contro il nemico in una delle sequenze più intense e trascinanti del film, nella quale si esprime il suo irrefrenabile slancio utopico aldilà dei limiti ed delle difficoltà della realtà).

 

VALUTAZIONE CRITICA

In Reds Beatty mette in atto diversi procedimenti stilistici, riuscendo a padroneggiarli e mescolarli con sapiente equilibrio, in modo da garantire la compattezza di una pellicola che affronta svariati aspetti della biografia e della personalità di Reed, come pure dello sfondo storico e culturale nel quale questa singolare personalità di giornalista e militante per la causa del socialismo e per l’emancipazione della classe operaia americana operò (si tratta, probabilmente, dell’unica figura di rivoluzionario comunista proposto in una luce positiva in tutta la storia del Cinema americano). All’andamento fittamente dialogato e denso di implicazioni psicologiche e sentimentali con cui viene raccontato il difficile rapporto tra John e Louise (coppia aperta o coppia chiusa ? prevalenza dell’ambito privato o di quello pubblico? subalternità della donna all’uomo o sua piena autonomia?) si affianca il registro epico che rievoca con enfatiche risonanze i grandi eventi collettivi (pensiamo alla sequenza in crescendo del trionfo della Rivoluzione Russa accompagnata dal canto dell’Internazionale), al documentarismo delle autentiche testimonianze degli anziani sopravvissuti a quella stagione lontana (le loro parole aprono e chiudono spesso le sequenze di finzione, secondo un meccanismo di montaggio che rende particolarmente fluido e quasi inavvertito il trapasso da modalità narrative così differenti) si abbinano le scene corali che ricostruiscono l’atmosfera di concitato fervore e di febbrile irrequietezza che segnò le avanguardie politiche e culturali statunitensi degli anni dieci.

Di particolare rilievo il lavoro sulla fotografia svolto dall’italiano Storaro, che passa dai toni realistici (vicino al bianconero) degli esterni americani alle suggestioni chiaroscurali e coloristiche (con prevalente uso della luce artificiale) che avvolgono in un alone mitico le trascinanti fasi della Rivoluzione Russa.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La figura reale di John Reed.

B) La Prima Guerra Mondiale e l’entrata in guerra degli Stati Uniti.

C) La Rivoluzione Russa e il libro di J. Reed I dieci giorni che sconvolsero il mondo.

D) La Guerra Civile Russa, i primi passi dell’Unione Sovietica e la Terza

Internazionale.

E) Il movimento operaio e sindacale e la nascita del Partito Comunista Statunitense.