I giovani leoni

TITOLO ORIGINALE

The Young Lions

REGIA

Edward Dmytrik

SOGGETTO

Dal romanzo omonimo di Irwing Shaw

SCENEGGIATURA

Edward Anhalt

FOTOGRAFIA

Joe Mac Donald (bianconero)

MUSICA

Hugo W. Friedhofer

MONTAGGIO

Dorothy Spencer

INTERPRETI

Marlon Brando, Montgomery Clift, Dean Martin, Maximilian Schell

PRODUZIONE

Al Lichtman per 20th Century Fox

DURATA

160'

ORIGINE

USA, 1958

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Mettete dei fiori nei vostri cannoni

Antimilitarismo, pacifismo/Uomo e Società

 

Seconda Guerra Mondiale

Novecento/cinema e storia

 

TRAMA

Seconda Guerra Mondiale. Il giovane ufficiale tedesco Christian, di indole onesta e leale, aderisce ingenuamente al nazismo, nel quale ripone la fiducia di un domani migliore per sé e la Germania. La tragica realtà della guerra e le atrocità compiute dai suoi superiori provocano in lui un profondo ripensamento che lo porta a rinnegare completamente la sua fede nazista. Intanto negli Stati Uniti si incontrano alla visita di leva il cantante donnaiolo Michael e il timido ebreo Noah, entrambi poco propensi a farsi arruolare. Si ritroveranno insieme in Europa a combattere contro i tedeschi, dove supereranno le loro paure e si imbatteranno per caso in Christian ormai disgustato dalla guerra.

 

TRACCIA TEMATICA

I percorsi dei tre protagonisti maschili del film risultano specularmene opposti: a contatto diretto con la follia della guerra Christian matura un sempre più reciso distacco dal suo iniziale nazismo (per altro poggiante sulle fragili basi di un ingenuo idealismo), di cui ha modo di constatare la natura criminale (lo stolido militarismo del capitano Hardenberg e gli orrori dei campi di sterminio), sino al disperato sfogo finale che lo porta ad una simbolica distruzione del mitra; Noah e Michael, invece, inizialmente poco motivati nei confronti del loro obbligo militare, acquisiscono gradatamente la coscienza della necessità etica e civile della loro partecipazione al conflitto, pena il venir meno del rispetto e della stima nei confronti di se stessi, per il secondo poi si pone anche il problema di farsi accettare in quanto ebreo da una società intrisa di antisemitismo.

Dei tre la figura più tormentata è quella del tedesco Christian, lacerato tra il rifiuto di una guerra che lo vede dalla parte sbagliata e che provoca il crollo delle sue convinzioni e il forte senso del dovere e della disciplina che lo induce sino all'ultimo a comportarsi da buon soldato (nello sbandamento generale cerca ancora un superiore da cui ricevere ordini).

A questo confronto tra singoli il film abbina anche quello tra due società diverse: da una parte quella tedesca (totalitaria), dominata da una fanatica e acritica adesione al nazismo (la festa dell'ultimo dell'anno in Baviera), e dall'altra quella americana (democratica), sufficientemente provvista di anticorpi da essere immunizzata dai pur esistenti germi di intolleranza e razzismo (l'ufficiale dell'esercito che stigmatizza la persecuzione nei confronti di Noah e il padre di Hope che accetta un genero ebreo).

 

VALUTAZIONE CRITICA

Grande affresco epocale sullo sfondo della tragedia collettiva della Seconda Guerra Mondiale, I giovani leoni è stato paragonato al tolstojano Guerra e pace, non tanto per il valore estetico (incomparabilmente inferiore, per quanto il confronto più appropriato andrebbe fatto con il romanzo di Shaw), quanto per il medesimo intreccio di personaggi diversi e situazioni lontane che alimentano una narrazione ricca e articolata, di respiro ampio e solenne, nella quale le vicende belliche si ripercuotono sul fronte interno e viceversa, in un procedimento di scambio continuo che costituisce l'anima del film.

Se il messaggio di civiltà e democrazia del film è chiaro (la Seconda Guerra Mondiale come scontro tra libertà e oppressione e quindi tra guerra giusta e guerra ingiusta) e non poteva essere che così in un periodo (siamo nel 1958) nel quale si rendeva ancora necessario esplicitare in modo inequivocabile e didascalico la denuncia del nazismo, l’intento antimilitarista, pure evidente (pensiamo solo all'amarezza dell'epilogo nel quale Christian viene ucciso a guerra praticamente finita, ormai inerme e disilluso, proprio dagli ultimi soldati americani che conoscendolo l'avrebbero fatto) appare più incerto ed ambiguo, tanto da lasciar trasparire nella parte americana della storia la convinzione che il duro regime di caserma e la guerra, se affrontati con virile coraggio, amor proprio e testarda determinazione (le scazzottate e gli eroismi di Noah e la scelta di andare in prima linea di Michael), fanno diventare veri uomini e quindi degni di essere compagni di donne virtuose.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La Seconda Guerra Mondiale.

                    B) L’antisemitismo negli Stati Uniti.

Lingua straniera: inglese        Confronto fra il film e il romanzo di I. Shaw.