Il massacro di Attica

TITOLO ORIGINALE

The Killing Yard   (film per la TV)

REGIA

Euzhan Palcy

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Benita Garvin

MUSICA

Patrice Rushen

INTERPRETI

Alan Alda, Morris Chestnut

PRODUZIONE

Benita Garvin

DURATA

110’

ORIGINE

USA, 2001

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Il colore nero

Razzismo contro i neri/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Individuo e Società

 

TRAMA

Il 13 settembre 1971 nel carcere di Attica mille detenuti, prevalentemente neri e portoricani, avevano preso in ostaggio trentotto persone, tra secondini e impiegati. Chiedevano un miglioramento delle invivibili condizioni di vita del penitenziario. Il quinto giorno dell’occupazione del carcere vennero uccisi due secondini. Questo diede alla direzione della prigione il pretesto per scatenare una violenta repressione che si concluderà con ben quaranta morti tra i detenuti. Uno dei capi della rivolta, il nero Shango, è accusato del duplice omicidio. Nel processo che si svolge qualche anno dopo lo difende l’avvocato bianco Ernie Goodman.

 

TRACCIA TEMATICA

L’avvocato Ernie Goodman impersona la tipica figura dell’avvocato liberal (termine che negli Stati Uniti si riferisce ai settori politici più sensibili alla difesa dei diritti civili e dei principi maggiormente democratici della Costituzione americana) che abbraccia la causa di una minoranza oppressa, quella nera. E’ significativo che Goodman sia a sua volta ebreo (la comunità ebraica, specie nei settori dell’intellettualità, è nota in America per le posizioni progressiste e radicali).

Il film si regge, oltre che sulla dimensione processuale (genere prediletto dal Cinema hollywoodiano), anche sul confronto-scontro proprio tra l’avvocato, colto esponente della middle class, e il sanguigno Shango, di origini proletarie e che, come molti neri, ha provato pesantemente sulla sua pelle cosa significa la brutalità del razzismo.

Ma sullo sfondo della vicenda giudiziaria raccontata dal film si staglia il tremendo ricordo della sanguinosa rivolta di Attica, una degli episodi più tragici di un sistema carcerario che nella sua storia ha conosciuto molte pagine oscure.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Film di denuncia e di impegno civile, realizzato per la televisione americana, Il massacro di Attica, che rievoca una storia vera, non si discosta da quanto sullo stesso argomento è stato sin qui prodotto intrecciando il genere carcerario con quello processuale, in una mescolanza a dire il vero un po’ ibrida, dal momento che il film accusa una certa mancanza di compattezza e continuità. 

Se la parte dedicata alle vicende giudiziarie che coinvolgono come imputato e come difensore i due protagonisti appare scorrere decisamente sui binari della prevedibilità ed è girata in uno stile privo di sussulti ed originalità (secondo una medietà tipicamente televisiva), la ricostruzione per flashback di alcuni momenti della rivolta proposta in un bel bianconero documentarista riesce a produrre qualche sprazzo di originalità.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                                          A) Il problema razziale negli USA

                                                    B) La rivolta di Attica del settembre del 1971

Diritto                                         La condizione carceraria negli USA.