Hotel Rwanda

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Terry George

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Keir Pearson, Terry George

FOTOGRAFIA

Robert Fraisse (colori)

MONTAGGIO

Naomi Geraghty

INTERPRETI

Don Cheadle, Sophie Okonedo, Nick Nolte, Joaquin Phoenix

PRODUZIONE

Terry George, A. Kitman Ho per Lions Gate Films Inc./Inside Track Films/Kigali Realising Limited/Mikado Film S. r. l./Industrial Development Corporation of South Africa/Miracle Pictures/United Artists

DURATA

121’

ORIGINE

Canadà-Gran Bretagna-Italia-Sudafrica 2005

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Colonialismo, decolonizzazione, Terzo Mondo, problemi del sottosviluppo

Novecento/Cinema e storia

 

TRAMA

 Kigali, Ruanda 1994. Gli hutu prendono il potere e iniziano a sterminare con estrema ferocia l’etnia rivale dei tutsi. Paul Rusesabagina, un hutu sposato con una tutsi, direttore di un grande albergo della capitale destinato ad ospitare gli europei, si prodiga la massimo nel tentativo di salvare dal genocidio quanto più persone possibile.

 

TRACCIA TEMATICA

Nella primavera del 1994 in Ruanda si è verificato uno dei più tragici genocidi della storia del Novecento. Dopo decenni di difficile convivenza le rivalità e le tensioni (alimentate per altro con cinica logica di dominio dai colonialisti belgi) tra le due comunità ruandesi degli hutu e dei Tutsi sono esplose deflagrando in un massacro che ha causato circa un milione di vittime nel sostanziale disinteresse dell’occidente.

Hotel Rwanda intende ricordare a più di dieci anni di distanza quella tragedia attraverso la rievocazione dell’eroico impegno profuso da un uomo qualunque, il direttore dell’albergo che dà il titolo al film, che è riuscito a salvare da morte sicura moltissime persone.

Il protagonista del film è certamente, secondo i canoni della società in cui vive, un privilegiato e come tale potrebbe mettersi in salvo insieme alla famiglia, ma è qui che scatta in lui l’obbligo morale di non abbandonare al loro tragico destino  (lui hutu) i tantissimi tutsi in procinto di essere trucidati. Gli agganci e le conoscenze di cui Rusesabagina può disporre in ambito governativo e tra i clienti occidentali dell’albergo non gli servono per scopi personali, ma per perseguire il proprio intento salvifico rischiando la vita in prima persona.

Un’altra grande lezione di altruismo e umanità  che grazie al Cinema  riesce a superare la barriera del silenzio e essere conosciuta dal grande pubblico (pensiamo anche  a un  personaggio come Oskar Schindler).  

 

VALUTAZIONE CRITICA

Com’è possibile far conoscere in occidente vicende di rilevante rilievo umano e morale che hanno avuto come sfondo eventi storici di grandi dimensioni? Se il destinatario deve essere l’immaginario e la memoria collettiva allora il Cinema non ha rivali. Il Cinema europeo-americano soprattutto, che conosce assai bene gli ingredienti giusti per garantire successo e la diffusione del prodotto. E’ necessario, quindi, che la storia narrata assuma una struttura narrativa consolidata dalla tradizione dei generi (nel caso di Hotel Rwanda quella del thriller ricco di suspense) onde appassionare lo spettatore e coinvolgerlo emotivamente e che nel cast appaiano attori di fama internazionale (nel nostro caso Nick Nolte e Joaquin Phoenix), anche con ruoli secondari, come elemento di richiamo per il pubblico. Si tratta, insomma, di conferire al film il massimo di dimensione spettacolare.

E’ evidente che in questa prospettiva la pellicola tenda a privilegiare determinati aspetti e a sacrificarne altri, e così cercheremmo vanamente in Hotel Rwanda degli approfondimenti che ci aiutino a comprendere meglio le ragioni dello scontro etnico o a risalire alla catena delle responsabilità.    

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                                              a) Il colonialismo europeo nelle regione dei grandi laghi

                                                        b) La decolonizzazione

                                                        c) Lo scontro etnico tra hutu e tutsi

Geografia                                        La regione dei grandi laghi