A Wong Foo, grazie di tutto, Julie Newmar

TITOLO ORIGINALE To Wong Foo,Thanks for Everything! Julie Newmar
REGIA Beeban Kidron
SOGGETTO E SCENEGGIATURA Douglas Carter Beane
FOTOGRAFIA Steve Mason (colori)
MONTAGGIO Andrew Mondshein
MUSICA Rachel Portman
INTERPRETI Wesley Snipes, Patrick Swayze, John Leguizamo
PRODUZIONE G. Mac Brown per Amblin Entertainment
DURATA 108’
ORIGINE USA, 1995
REPERIBILITA’ Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Biennio-Triennio
PERCORSI

Gay è bello

Omosessualità/Diversità/Uomo e Società

 

TRAMA

Noxeema, Vida e Chi Chi sono tre travestiti intenzionati a raggiungere Los Angeles per partecipare ad un prestigioso concorso di bellezza. Dopo aver comprato una scassata Cadillac del ‘67 si mettono per la strada, ma iniziano gli imprevisti: dapprima incontrano lo sceriffo Ballard, che, del tutto ignaro della vera identità sessuale delle persone che ha fermato, si prende delle libertà con Vida, che reagisce stendendolo privo di sensi sull’asfalto; in seguito rimangono appiedati dalla macchina in panne e sono costretti a soggiornare per qualche giorno a Snyderville, uno sperduto paesino abitato da donne frustrate e uomini prepotenti. I tre inventivi travestiti rivoluzionano in poco tempo la vita della sonnolenta cittadina, per arrivare poi puntuali ad Hollywood per ricevere le congratulazioni di Julie Newmar, una procace bellezza degli anni quaranta che è il loro idolo.

 

 TRACCIA TEMATICA

Noxeema, Vida e Chi Chi non sono tre gay qualunque, sono a modo loro tre artisti, maestri del travestitismo d’alta scuola, ispirato ad un gusto kitsch che fa dell’eccesso e dell’ostentazione il criterio estetico prevalente. Ma dietro questa propensione a coltivare con appassionata dedizione la propria immagine si cela un cuore d’oro e una grande sensibilità, che le porta ad aiutare con solidale trasporto le tristi ed umiliate donne di Snyderville. Per il futuro di quest’ultime nulla sarà più come prima, grazie all’intervento dei tre creativi travestiti, che con la loro incontenibile vitalità le hanno positivamente contagiate, imparando a loro volta a non vergognarsi più della loro vera identità.

Quando Noxeema, Vida e Chi Chi stanno per partire le miracolate di Snyderville le definiscono angeli: che dopo secoli di dispute si sia finalmente risolta la questione del sesso degli angeli?

 

VALUTAZIONE CRITICA

In questo film tutto risulta un po’ superficiale e schematico, dai problemi esistenziali dei tre protagonisti (pensiamo a Vida che non è stata accettata dai suoi genitori) e delle donne del paese (innamorate infelici e mogli maltrattate) sino all’happy end, troppo affrettato e zuccheroso. Da una commedia però non dobbiamo aspettarci approfondimento psicologico e analisi della complessità del reale, ma la capacità di muoversi con disinvoltura e scioltezza nei territori dell’humour e dell’ironia e queste caratteristiche in A Wong Foo ecc.. certo non mancano (con tanto di partecipazione fulminea , ma significativa, di una complice Naomi Campbell che si rivolge ai nostri tre eroi con un vorrei essere bella come voi!). Ma più che nelle risorse di una sceneggiatura brillante il punto di forza del film va ricercato negli sgargianti costumi dei protagonisti, nel tripudio di colori degli arredamenti, nella sontuosa Cadillac (che sarà meno affidabile di un’auto nuova, ma che certo ha più stile), in tutte quelle cose cioè rigorosamente inutili, ma assolutamente indispensabili.