Amore e altre catastrofi
TITOLO ORIGINALE |
Love and Other Catastrophes |
REGIA |
Emma-Kate Croghan |
SOGGETTO |
Stavros Andonis Efthymiou |
SCENEGGIATURA |
Yael Bergman, Emma-Kate Croghan, Helen Bandis |
FOTOGRAFIA |
Justin Brickle (colori) |
MONTAGGIO |
Ken Sallows |
MUSICA |
Oleh Witer |
INTERPRETI |
Francis OConnor, Alice Garner, Matthew Dyktynsky, Matt Day |
PRODUZIONE |
Stavros Andonis Efthymiou per Screwball Five Pity |
DURATA |
85 |
ORIGINE |
Australia, 1996 |
REPERIBILITA |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Amore e altre catastrofi Lamore/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società |
TRAMA
Università di Melbourne. Mia e Alice, due studentesse universitarie che condividono lappartamento, sono alla ricerca di un terzo inquilino. Mia vuole passare ad un altro corso di laurea, perchè vi insegna un docente che lattrae, mentre Alice si è innamorata di Ari, il Dongiovanni dellUniversità. In una sola giornata si decidono i destini sentimentali di entrambe: Mia riannoda la relazione lesbica con Danni, da cui si era allontanata pur continuando ad amarla, mentre Alice, proprio quando aveva fatto innamorare di sè il bel Ari, scopre nel timido ed impacciato Michael la propria anima gemella.
TRACCIA TEMATICA
Come in un romanzo cavalleresco rinascimentale le vicende dei singoli personaggi si intersecano in una serie di incontri più o meno casuali, sullo sfondo del campus universitario, al pari di una foresta ariostesca popolata da castelli da espugnare (lo studio del nevrotico Professor Leach) e da mostri da evitare (il relatore della tesi di Alice). Ognuno è alla ricerca di qualcosa che a causa di una qualche catastrofe sembra sul punto di sfuggire irreparabilmente: Mia insegue il permesso di trasferimento al corso dove insegna un giovane docente da cui si sente attratta, per poi scoprire che loggetto del suo desiderio sta per partire per Parigi; Alice si è invaghita di Ari, apparentemente irraggiungibile, e quando finalmente riesce ad averlo scopre lesistenza delluomo ideale in Michael, da tempo innamorato segretamente di lei e che vedendola con Ari aveva perso ogni speranza; Danni fa di tutto per fare ingelosire Mia e alla fine riesce a riconquistarla quando sembrava tutto perduto. Solo il tenebroso Ari appare privo di una precisa aspirazione sentimentale, gioca a fare lesistenzialista, scettico e insensibile, si dà arie di superiorità e sentenzia su tutto, salvo poi mandare a quel paese con un solenne ma vaffanculo! il registratore su cui esprime la propria inclinazione per la solitudine e lapatia. Forse anchegli ha superato quella catastrofe di compiaciuto autoisolamento che si è costruito intorno.
VALUTAZIONE CRITICA
Già con i titoli di testa (attimi di vita rubati con unamatoriale macchina da presa) il film esplicita la struttura frammentaria che adotta per raccontarci la giornata di un gruppo di universitari alle prese con i problemi tipici della loro condizione: lamore, la tesi da finire, lappartamento da trovare, ecc..Niente di particolarmente nuovo e di inedito, anzi il tutto sembra piuttosto ripetitivo rispetto agli stereotipi consolidati della commedia giovanile anni novanta. La giovanissima Croghan (24 anni allepoca della realizzazione del film), riesce tuttavia ad essere originale ed inventiva, oltre a consegnarci una pellicola briosa e decisamente gradevole, almeno con quattro soluzioni di rilievo e di indubbia novità: le citazioni, che scandiscono i vari passaggi narrativi, di personalità importanti e solennizzate dal fondale nero, che giocano sulleffetto ironico di innalzare banali traversie giovanili a così elevati livelli, lomosessualità di Mia e Danni, vissuta come assolutamente normale e assai improbabile negli stessi termini in una corrispondente commedia americana (solitamente più perbenista dietro unapparente patina di spregiudicatezza), la surreale trovata finale dellanima gemella di Alice che elenca i suoi stessi titoli cinematografici e la cinefilia che pervade lintero film.