Il branco

TITOLO ORIGINALE Idem
REGIA Marco Risi
SOGGETTO Dal romanzo omonimo di Andrea Carrera
SCENEGGIATURA Marco Risi, Andrea Carraro
FOTOGRAFIA Massimi Pau (colori)
MUSICA Franco Piersanti
MONTAGGIO Franco Fraticelli
INTERPRETI Giampiero Lisarelli, Ricky Memphis, Salvatore Spada, Roberto Caprari, Luca Zingaretti
PRODUZIONE Mario & Vittorio Cecchi Gori
DURATA 90'
ORIGINE Italia, 1994
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Classe quinta
PERCORSI

Gioventù violenta

Il disagio/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Socie

 

TRAMA

Un paesino dell'agro romano ai nostri giorni. Un gruppo di giovani amici trascorre come d'abitudine la domenica al bar, quando sopraggiunge Sola, che ha abbordato due turiste tedesche e incita gli amici ad andare a violentarle. Dopo qualche titubanza il branco si fa convincere e sottopone le due malcapitate ragazze ad ogni genere di sevizie, giungendo alla fine a coinvolgere nel brutale atto di violenza tutto il paese.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film cerca di analizzare il fenomeno del branco, penetrando nelle sue dinamiche comportamentali e psicologiche ed evidenziando i condizionamenti che esso impone alla volontà individuale, che, anche quando sembra attraversata da un sia pur timido barlume di coscienza morale, subisce un' irresistibile coazione all'atto deviante. Il branco insomma è presentato come un aggregato regolato da primitive leggi di gerarchia ed emulazione, all'interno del quale si dà il peggio di sé, ma si trova quel saldo riferimento che solo un forte senso di appartenenza può offrire.

Il personaggio di Raniero viene privilegiato dalla storia per esprimere su un piano esemplare proprio questa contraddizione tra le insoddisfazioni di un' irrisolta identità giovanile e la sicurezza garantita dal branco.

Il caso particolare viene poi inserito in un contesto sociale che, partendo dall'angustia di una realtà locale che sconta una situazione di arretratezza e isolamento, si allarga, dando voce durante i titoli di testa ad autentici messaggi radiofonici improntati ad un razzismo demenziale e farneticante, su un più ampio panorama nazionale, dove la logica del branco si estende su un piano etnico-regionale.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Risi si conferma regista in grado di affrontare con vigoroso piglio narrativo i più aspri e scomodi temi dell'attualità, aprendo su un piano di massima credibilità realistica drammatici squarci sul mondo che ci circonda e che la coscienza comune tende a rimuovere o a guardare con imbarazzo e disagio. Il meglio del suo Cinema va ricercato nella capacità di gestire (con un senso dello spettacolo quasi hollywoodiano, e questo sia detto in senso positivo) momenti di grande tensione segnati dalla degenerazione dei comportamenti nella violenza fisica e verbale.

Meno convincente invece risulta il film sul piano dell'indagine socio-psicologica, condotta in modo un po' approssimativo e superficiale, dopo che la bella apertura con testi radiofonici originali di deliranti interventi razzisti di ascoltatori aveva fatto sperare in un tentativo analitico di più ampio respiro su l'odierno disagio giovanile, al di là del caso sconvolgente, ma pur sempre limite, di uno stupro.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Diritto   L'attuale legislazione italiana sulla violenza sessuale.