Figurine

TITOLO ORIGINALE Idem
REGIA Giovanni Robbiano
SCENEGGIATURA Giovanni Robbiano, Riccardo Ferrante, Luigi Cuciniello
FOTOGRAFIA Gianni Fiore (colori)
MUSICA Pasquale Filasto
MONTAGGIO Marco Spoletini
INTERPRETI Alessio Progetto, Eliana Miglio, Piero Natoli, Giulio Scarpati, Enzo Jannacci
PRODUZIONE Giorgio Leopardi per Union P. N.
DURATA 105'
ORIGINE Italia, 1997
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Biennio-Triennio
PERCORSI

Come eravamo

Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Genova, 1969. Alberto ha nove anni, frequenta la quarta elementare e la sua grande passione è la raccolta delle figurine dei calciatori, delle quali gliene manca solo una per completare l'album. La madre Carla è una casalinga frustrata e insoddisfatta, il padre Italo, un mediocre impiegato, conformista e perbenista, il nonno Giuseppe, un comunista tutto d'un pezzo con il mito dell'Urss. L'atmosfera in famiglia si fa pesante quando Carla inizia una relazione con Luigi, il maestro sessantottino del figlio, e Italo, sempre più sospettoso nei confronti della moglie, se la prende con il figlio, distruggendogli l'album delle figurine. Alla fine tutto sembra sistemarsi e Alberto, che nel frattempo ha ricostituito l'album, trova la figurina mancante. E' il 12 dicembre 1969, il giorno della strage di Piazza Fontana.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film vorrebbe evocare uno sfondo epocale riconoscibile attraverso i personaggi secondari come il nonno, comunista vecchia maniera, il prete, che terrorizza i bambini prospettando le pene dell'inferno, il maestro sessantottino, che cerca di essere coerente con i suoi principi antiborghesi.

La famiglia di Alberto possiede invece una sua esemplarità che travalica la specificità storico-sociologica della fine degli anni sessanta. La figura della malmaritata è sempre esistita (pensiamo a Madame Bovary), come pure quella del marito grigio e insensibile. Per quel che riguarda il figlio, invece, da sempre i bambini raccolgono figurine e combinano marachelle con gli amici.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Figurine ha l'ambizione di ricostruire l'atmosfera e gli umori della fine degli anni sessanta, vale a dire di un periodo importante della storia nazionale del dopoguerra (quello della contestazione studentesca, dell'Autunno Caldo e della strage di Piazza Fontana, non a caso citata in chiusura), ma si può dire che le idee e le invenzioni del regista restano abbondantemente al di sotto di questa pretesa. Se invece del 1969 avesse scelto il 1979 o il 1959 poco sarebbe cambiato.

I personaggi sono caricature prive di spessore e complessità, schiacciate dal tipo umano che devono rappresentare (Enzo Jannacci è bravo nel ruolo del nonno, ma si riduce a pura macchietta, il giovane maestro assomma in sé una serie insopportabile di luoghi comuni), la sceneggiatura si disperde in troppe direzioni privando la storia di unità e compattezza. La stessa vicenda di Alberto manca di profondità e si riduce al puro aneddoto e al cosiddetto carinismo (il tentativo di piacere al pubblico con situazioni tipo barzelletta e sketch televisivo).

Il film è un tipico esempio di certo Cinema italiano rivolto al passato senza riuscire a trovare un convincente equilibrio tra dimensione autobiografico-evocativa e contesto storico-politico.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    Il 1969 nella storia d'Italia. Dall'Autunno Caldo alla strage di Piazza Fontana.