Gente comune

TITOLO ORIGINALE Ordinary People
REGIA Robert Redford
SOGGETTO Dal romanzo omonimo di Judith Guest
SCENEGGIATURA Alvin Sargent
FOTOGRAFIA John Bailey (colori)
MONTAGGIO Jeff Kanew
MUSICA Marvin Hamlisch
INTERPRETI Donald Sutherland, Timothy Hutton
PRODUZIONE Wildwood Enterprises/Paramount
DURATA 124'
ORIGINE USA, 1980
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Triennio
PERCORSI

Genitori e figli

La famiglia/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

  

TRAMA

Il sedicenne Conrad appartiene ad un'agiata famiglia della media borghesia americana. La sua esistenza è scossa dal ricordo della morte del fratello maggiore, annegato durante una gita in barca, cui egli stesso ha partecipato salvandosi a stento. Psicologicamente fragile, ha un difficile rapporto con la madre, che ha un'inconscia predilezione per il figlio morto. Aiutato dal suo psicanalista e soprattutto dal padre, Conrad si avvierà a superare la sua nevrosi.

 

TRACCIA TEMATICA

Conrad vive in una famiglia normale, che abita in un paese normale e che fa cose normali: qualunque cittadino medio americano potrebbe identificarsi in questo quadro di assoluta normalità. Dietro la rassicurante facciata si nasconde però il trauma di un lutto non pienamente rielaborato: la madre non ha accettato con la necessaria rassegnazione e forza d'animo la perdita del figlio maggiore e fomenta nel minore un vago, ma lacerante senso di colpa.

Il film indica due possibili vie d'uscita da questa angosciante situazione: la psicanalisi, e ciò in perfetta sintonia con la tradizionale fiducia americana in questo strumento, e il recupero di un rapporto d'affetto e di reciproca comprensione tra padre e figlio.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Si tratta della prova d'esordio alla regia di Robert Redford (uno degli attori più noti e ammirati di quegli anni), che rivela buone capacità di direzione degli attori (ottima la prova di Sutherland e del giovane Hutton) ed esibisce una sapiente gestione delle impennate drammatiche.

Convincente la ricostruzione dello sfondo ambientale da benestante provincia americana, dove tutto appare asettico e compunto; piuttosto stereotipata e superficiale invece l'analisi psicologica dei personaggi e l'esito della vicenda, segnato da un ormai consunto ottimismo filopsicanalitico e da un facile eccesso sentimentalista.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Filosofia    La psicanalisi.