Uomini e topi
TITOLO ORIGINALE | Of Mice and Men |
REGIA | Gary Sinise |
SOGGETTO | Dal romanzo omonimo di John Steinbeck |
SCENEGGIATURA | Horton Foote |
FOTOGRAFIA | Kenneth Mac Mullan (colori) |
MUSICA | Mark Isham |
INTERPRETI | Gary Sinise, John Malkovich |
PRODUZIONE | Russ Smith/Gary Sinise Production |
DURATA | 111' |
ORIGINE | USA, 1992 |
REPERIBILITA' | Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE | Biennio-Triennio |
PERCORSI | Matti da slegare Handicap/Diversità/Uomo e Società |
TRAMA
Durante la grande depressione degli anni trenta George lavora in un'azienda agricola insieme al fratello minorato mentale Lennie. Il loro sogno è quello di poter comprare una piccola fattoria, ma Lennie, provocato dalla figlia del fattore, la uccide in modo del tutto involontario. Ai due fratelli non resta che fuggire dall'ira di una folla inferocita.TRACCIA TEMATICA Nel 1929 inizia negli Stati Uniti una grande crisi economica che provoca milioni di disoccupati: una folla di disperati comincia a spostarsi da un punto all'altro del paese alla ricerca di un lavoro, servendosi spesso dei treni merci come mezzo gratuito di trasporto. Lo scrittore John Steinbeck, da cui è tratta la storia del film, è stato il grande cantore di questa immensa tragedia collettiva.
I fratelli protagonisti coltivano il più classico tra i sogni americani: ricostruirsi un'esistenza acquistando una fattoria. E' la persistenza del mito western della frontiera. Si capisce subito tuttavia che il sogno è destinato a non realizzarsi, come i piccoli animali che Lennie soffoca per troppo amore.
L'umanità che fa da sfondo alla vicenda è segnata dal cinismo e dalla brutalità e la scelta dolorosa di George di uccidere il fratello assume il valore di uno straziante atto d'amore per sottrarlo alla crudeltà di un mondo impietoso e insensibile di fronte alla diversità.
VALUTAZIONE CRITICA
La struttura circolare del racconto (il film inizia a vicenda conclusa, con George che fugge sul vagone merci) sottolinea l'ineluttabilità del destino di solitudine e morte che incombe sui protagonisti. I latrati dei cani degli inseguitori costituiscono un angosciante sfondo sonoro che ribadisce l'implacabile incalzare di questo destino avverso.
Sinise regista ci offre un buon prodotto medio, all'insegna di una sobria e robusta capacità narrativa e di una grande performance interpretativa di John Malkovich.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI Storia La grande crisi del 1929.
Lingua Inglese Confronto fra il film e il romanzo omonimo di J. Steinbeck.