Garrone Matteo

(Italia, 1968)

 Nel 1996 vince il Sacher d’oro per Silhouette, un cortometraggio che poi diventerà il primo episodio del suo lungometraggio d’esordio Terra di mezzo (1997), film che evidenzia già il particolare talento del regista nel penetrare con immediato e a volte aspro realismo in pezzi marginali ed emarginati dell’Italia contemporanea. Nelle pellicole successive questa propensione analitica e introspettiva si affina e con L’imbalsamatore (2002) Garrone si guadagna gli elogi della critica e si consacra come uno dei giovani registi più interessanti del cinema italiano. Con Primo amore (2003) affronta di nuovo una vicenda sgradevole ed estrema (il rapporto psicopatologico di natura sadomasochista all’interno di una coppia realmente esistita) e lo fa con misurata e accorta distanza, cercando di cogliere tutta l’ambiguità e dei personaggi e delle situazioni ed evitando quelle semplificazioni e facili drammatizzazioni che trovano spazio in tanta fiction televisiva. Nel 2008 è la volta di Gomorra (dal celebre romanzo di Saviano) che lo consacra ai massimi livelli in ambito internazionale (il film è premiato a Cannes). La camorra e il degrado materiale e morale che essa ingenera a Napoli, vengono analizzati da Garrone con una  forza ed un’intensità straordinari tali da tradurre con in suoni e immagini di pregnante realismo quell’universo infetto e disperato che lo scrittore traduce esclusivamente sul piano linguistico.

 

Terra di mezzo 1997

Estate romana 2000

L’imbalsamatore 2002

Primo amore 2003

Gomorra 2008                         (*Filmografia completa )