Dissolvenza    

  Procedimento ottico che consiste nel passaggio graduale da un’immagine ad un’altra, a segnare quasi sempre la fine di una sequenza e l’inizio di un’altra, qualora tra le due intercorra narrativamente un salto temporale marcato (qualche ora, uno o pių giorni, mesi o anni).

Si distinguono due tipi di dissolvenza: la dissolvenza in nero, nella quale il venir meno di un’immagine č seguito dal perdurare dello schermo nero per qualche secondo e la dissolvenza incrociata, nella quale mentre l’immagine destinata a scomparire si sfuoca e decompone ad essa si sovrappone quella successiva che inizialmente sfuocata si rende sempre pių nitida.

Impostasi soprattutto con il Cinema sonoro, la dissolvenza trova la sua massima utilizzazione nel Cinema classico hollywoodiano, da lė trasferendosi nelle altre cinematografie, per farsi pių rara a cominciare dagli anni settanta e ancor pių oggi, quando a volte viene usata con significati diversi da quelli tradizionali.