I punti di
vista
Si risponde alla domanda Chi guarda e come guarda? (si usa anche
il termine ocularizzazione). Si distinguono quattro possibilità:
- Oggettiva reale
: la m.d.p. non coincide con lo sguardo di nessun personaggio,
assumendo posizioni e producendo movimentiche rientrano nelle possibilità fisiche di un
ipotetico osservatore invisibile presente alla storia (per esempio: il dialogo fra due
personaggi osservato da uno spettatore posto di fronte; seguire un personaggio che cammina
tramite una carrellata orizzontale
alla sua altezza). Si tratta di un tipo di sguardo essenzialmente passivo, che si limita
ad una semplice registrazione degli eventi.
- Oggettiva irreale
: la m.d.p. non coincide con lo sguardo di nessun personaggio ed
assume posizioni e produce movimenti che travalicano le possibilità fisiche di un ipotetico osservatore invisibile presente
alla storia (per esempio: una carrellata aerea
che sorvola dall'alto la scena della storia; un movimento della m.d.p. che penetra in una
finestra chiusa, supera una porta senza che questa si apra ecc.). Si tratta di un tipo di
sguardo essenzialmente libero da ogni condizionamento, attivo, in grado di muoversi
liberamente sulla scena del film.
- Soggettiva
: la m.d.p. coincide con lo sguardo di un personaggio e noi spettatori
vediamo solo ciò che lui vede, guardiamo con i suoi occhi.
- Semisoggettiva
: la m.d.p. non coincide più con lo sguardo di un personaggio in modo
totale, ma solo in modo parziale, collocandosi quasi sempre alle sue spalle ed offrendoci
una porzione di realtà che corrisponde quasi completamente a quella che egli vede (per
esempio: il dialogo fra due personaggi secondo la tecnica del campo-controcampo,
quando noi spettatori vediamo il personaggio che parla quasi come se fossimo i suoi
interlocutori, dove il quasi va ricercato nello scarto della direzione degli occhi di chi
parla, che non guardano direttamente noi, altrimenti sarebbe una soggettiva, ma un punto
ideale collocato approssimativamente sulla nostra spalla).
- Interpellazione
: l'attore o gli attori, guardando in macchina, danno la sensazione
di rivolgersi direttamente allo spettatore (a meno ovviamente che non si tratti di una
soggettiva), di guardarlo, come fa il giornalista o la presentatrice alla televisione.