American History X
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
Tony Kaye |
SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
David McKenna |
FOTOGRAFIA |
Tony Kaye (colori-bianconero) |
MUSICA |
Anne Dudley |
INTERPRETI |
Edward Norton, Edward Furlong, Stacy Keach, Elliott Gould, Jennifer Lien. |
PRODUZIONE |
John Morrissey per Turman-Morrissey Company |
DURATA |
119' |
ORIGINE |
USA, 1998 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Classe quinta |
PERCORSI |
I vicini di casa Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società |
TRAMA
Derek Vinyard e il fratello minore Danny militano in un gruppo neonazista che pratica la violenza contro le minoranze etniche in nome di un delirante razzismo. Quando Derek finisce in prigione per tre anni a causa dell'uccisione di due neri, Danny vive nella venerazione del fratello maggiore, considerato il leader carismatico del gruppo, e nell'ansiosa attesa della sua liberazione. La dura esperienza del carcere ha, però, profondamente mutato Derek, facendogli acquisire la consapevolezza di quanto sbagliate fossero le sue scelte. Una volta tornato in libertà Derek è un altro uomo, che ha ripudiato il passato e intende cambiare radicalmente la propria vita.
TRACCIA TEMATICA
La scelta nazista di Derek è la conseguenza di una reazione emotiva ed irosa alla morte del padre e affonda le radici nelle posizioni razziste ed antidemocratiche che il padre stesso gli ha inculcato. L'educazione alla tolleranza e al rispetto del diverso ricevuta a scuola si disintegra di fronte ad un'irrazionale esplosione dei peggiori istinti. L'identificazione nel gruppo e il fanatismo ideologico offrono a Derek e Danny una risposta sbagliata al problema reale del disagio e dello spaesamento derivante dal contesto multietnico nel quale vivono.
L'esperienza del carcere permette a Derek di scoprire il valore della solidarietà grazie all'amicizia con un detenuto nero e la demente vacuità di quella pratica della violenza di cui egli stesso diventa vittima.
Il preside Sweeney lo aiuta a guardare con lucidità in fondo a se stesso facendogli capire che la strada da lui scelta non solo non porta al miglioramento della sua vita, ma lo condanna alla rovina di sé e della sua famiglia.
La morte di Danny conferma quanto sia difficile uscire dalla spirale della violenza e che la follia razzista è la vera tragedia della nostra epoca.
VALUTAZIONE CRITICA
American History X è un film politico a tesi (la radice del razzismo va ricercata nel dare risposte facili ed emotivamente appaganti, ma sbagliate, a problemi difficili e complessi) e, come tale, esposto a quei difetti che sono tipici di questo genere di pellicole, come lo schematismo delle contrapposizioni e la semplificazione dei caratteri e delle psicologie.
Per quanto anche questo film non sfugga a questi limiti (in particolare sembra risolta in modo un po’ troppo sbrigativo la conversione dei due fratelli), esso riesce, tuttavia, a fondere l’urgenza del messaggio etico-politico con un solido impianto narrativo, che coinvolge lo spettatore grazie a situazioni di estrema intensità drammatica (l’uccisione iniziale dei due ragazzi di colore, lo scontro in famiglia alla presenza del professor Murray, il crescendo di tensione dell’acceso confronto-dialogo fra Derek convertito e l’ideologo-leader, la morte finale di Danny, ecc..) e di acuta analisi psicologica (il lento maturare del rapporto fra Derek e il detenuto di colore, il dialogo fra di lui e il suo preside in carcere).
Originale e ben gestita, poi, l’idea di infrangere la linearità cronologica addebitando il punto di vista narrativo a Danny e di affidare i flashback ad un bianconero che accentua le fasi più drammatiche del film.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia Le organizzazioni razziste e neonaziste negli Stati Uniti.
Geografia Gli Stati Uniti: una società multietnica.