Cronisti d’assalto
TITOLO ORIGINALE |
The Paper |
REGIA |
|
SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
David e Stephen Koepp |
FOTOGRAFIA |
John Seale (colori) |
MUSICA |
Randy Newman |
MONTAGGIO |
Daniel Hanley, Michael Hill |
INTERPRETI |
Michael Keaton, Robert Duvall, Glenn Glose, Marisa Tomei, Randy Quaid |
PRODUZIONE |
Immagine Entertainment Universal |
DURATA |
112’ |
ORIGINE |
USA, 1994 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Quarto Potere Stampa/Mass-Media/Uomo e Società |
TRAMA
Henry Hachett è un apprezzato giornalista del quotidiano New York Sun, in procinto di passare alla concorrenza. Quando, però, fiuta la possibilità di uno scoop clamoroso relativo ad un errore commesso dalla polizia cittadina che ha arrestato due innocenti, si butta completamente dietro la traccia intravista. Nonostante i litigi con la moglie incinta e con una direttrice amministrativa autoritaria e perfida, alla fine riesce in extremis a far pubblicare la notizia che voleva, battendo sul tempo tutti gli altri giornali.
TRACCIA TEMATICA
Hackett vive con convinzione e passione il mestiere di giornalista tanto che, per quanto tentato dalla prospettiva di una più prestigiosa e remunerativa carriera presso una grande testata, non riesce ad abbandonare il suo piccolo giornale e a rinunciare ad un’etica professionale che gli impone di dire sempre la verità.
La redazione sembrerà una specie di gabbia di matti e il lavoro assorbirà ogni energia sino a mettere in conflitto con se stessi e il mondo intero, ma il giornalismo è un’attività che, se fatta bene, alla fine riserva sempre grandi soddisfazioni.
La stampa, inoltre, secondo una visione radicata nella cultura statunitense, deve assolvere un ruolo di controllo e vigilanza democratica sulle istituzioni, condannandone abusi ed arbitrii. Il film, pur senza rinunciare a sottolineare le esasperazioni di un universo per molti aspetti reprensibile, finisce per esaltare questa missione civile del giornalismo.
VALUTAZIONE CRITICA
Si può dire che esista nel Cinema americano un vero e proprio genere giornalistico che, indipendentemente dal fatto che il singolo film guardi con simpatia o spirito critico al ruolo della stampa (ma la considerazione potrebbe essere estesa anche alla televisione), segue consolidati cliché, come la redazione stillante adrenalina e nevrosi, i litigi fra giornalisti stressati ed aggressivi, il dilemma fra opportunismo carrieristico ed etica professionale, le invidie e rivalità fra colleghi, la famiglia trascurata, ecc.. Poche cinematografie sanno essere ripetitive senza mai annoiare come quella hollywoodiana.
Cronisti d’assalto ci propone in modo piuttosto manierato questo schema, giocando con abilità e senso dello spettacolo su più registri, dalla commedia (gli arguti e brillanti dialoghi) al dramma (il parto di Martha), dal sentimentale (il trionfo dei buoni sentimenti nel finale) al giallo thriller (la spasmodica corsa contro il tempo). Howard sembra più preoccupato di far funzionare alla perfezione il congegno narrativo convogliando verso una conclusione consolatoria e gratificante i percorsi individuali dei singoli personaggi, piuttosto che approfondire l’analisi del mondo della carta stampata.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Lingua straniera: Inglese Il mondo della stampa e del giornalismo nei paesi anglosassoni.