Demoni e dei

TITOLO ORIGINALE

Gods and Monsters

REGIA

Bill Condon

SOGGETTO

Dal romanzo Father of Frankenstein di Christopher Bram

SCENEGGIATURA

Bill Condon

FOTOGRAFIA

Stephen M. Katz (colori)

MUSICA

Cartel Burwell

INTERPRETI

Ian McKellen, Brendan Fraser

PRODUZIONE

Paul Colichman, Gregg Fienberg, Mark R. Harris per Regent Entertainment

DURATA

105'

ORIGINE

USA/Gran Bretagna, 1998

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

La diversità omosessuale

Omosessualità/Diversità/Uomo e Società

 

TRAMA

Hollywood, 1957. James Whale, famoso regista di film horror degli anni trenta, vive in una villa con parco e piscina, lontano da anni dal set cinematografico e in precarie condizioni di salute. Omosessuale dichiarato, è stato dimenticato ed emarginato dal mondo del cinema. L'ex-regista, dilettandosi di pittura, convince lo scultoreo giardiniere Clay a posare per lui. Dopo una serie di incomprensioni e diffidenze da parte di Clay, tra i due nasce una singolare amicizia che trasforma il giardiniere nel destinatario delle confidenze e dei ricordi di Whale. Quest'ultimo, però, sempre più oppresso dai tremendi fantasmi del passato e dalle sue precarie condizioni fisiche, desidera ormai porre fine alla propria vita.

 

TRACCIA TEMATICA

James Whale (1889-1957) ha legato il suo nome alla regia del ciclo tratto dal personaggio ideato da Mary Shelley (Frankenstein, 1931, e La moglie di Frankenstein, 1935), due classici del genere horror degli anni trenta che hanno consacrato nell'immaginario del Novecento l'immagine del mostro di Frankenstein, disegnato dal regista stesso. Per la sua proclamata omosessualità fu costretto a rinunciare all'attività, finendo per autoesiliarsi in una lussuosa villa di Hollywood.

Whale, a causa di un'emorragia cerebrale, soffre di allucinazioni visive legate ai tremendi ricordi della sua esperienza di soldato nelle trincee della prima guerra mondiale. Il vero orrore del ventesimo secolo non è stato quello cinematografico, ma quello vissuto da milioni di uomini al fronte. Il genere horror è interpretato dal film come la proiezione in chiave fantastica dell'agghiacciante trauma provocato dalla tragedia bellica (è significativo che Whale, appena arrivato a Hollywood dall'Inghilterra nel 1930, abbia girato un film bellico Journey's End).

Il regista, incapace di liberarsi dai fantasmi del passato che gli invadono la mente, s'identifica con l'amico morto in guerra e la sua immagine sospesa nella piscina sembra riecheggiare proprio quella del commilitone rimasto appeso al filo spinato.

Il giardiniere Clay, ingenuo e incolto, supera l'istintiva diffidenza che l'omosessualità di Whale gli suscita, pervenendo ad un sincero affetto per l'anziano artista che lo affascina con la sua raffinata cultura. Alla fine Clay ci viene proposto come la duplicazione del mostro di Frankenstein, come lui mite e inoffensivo gigante alle prese con l'insensibilità del mondo.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Condon costruisce il suo film sul felice intrecciarsi di due piani: il rapporto fra Whale e Clay, affidato ad una sceneggiatura ben calibrata ed una grande prova di recitazione dei due attori, e la dimensione visionaria-allucinatoria che trova i suoi momenti migliori nella riemersione dei ricordi di guerra, a cominciare dalla commovente panoramica dall'alto della trincea nella quale lo straziato regista, prima del suicidio, immagina di adagiarsi per un sonno definitivo in compagnia dei fantasmi del passato, e nell'analogia tra il cielo plumbeo che fa da sfondo agli scenari del fronte come alle passeggiate notturne del mostro di Frankenstein, a suggerire il legame tra le suggestioni visive dell'horror e le persistenti reminiscenze dell'incubo bellico.

Demoni e dei è una pellicola che ci parla di temi scabrosi (l'omosessualità) e tragici (la morte) con garbo e discrezione, senza mai alzare i toni e ricorrere a facili effetti e senza rinunciare all'ironia (pensiamo alla trovata finale di Clay che sotto la pioggia imita il mostro di Frankenstein), mostrando soprattutto rispetto per il dramma di solitudine e sofferenza dell'anziano regista.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia del cinema     Il regista James Whale.

Storia     La prima guerra mondiale.

Lingua straniera: inglese     Frankenstein di Mary Shelley.