Jungle Fever

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Spike Lee

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Spike Lee

FOTOGRAFIA

Ernest Dickerson (colori)

MUSICA

Terence Blanchard

MONTAGGIO

Sam Pollard

INTERPRETI

Wesley Snipes, Annabella Sciorra, Spike Lee, Ossie Davis, Ruby Dee, Samuel L. Jackson, Anthony Quinn, John Turturro

PRODUZIONE

Forty Acres and a Mule Production (Spike Lee)

DURATA

120'

ORIGINE

USA, 1991

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Afroamericani

Razzismo contro i neri/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

I vicini di casa

Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

Amore impossibile

Incontro con l'altro/Diversità/Uomo e Società

TRAMA

Flipper Purify è un architetto di colore, capace ed intraprendente. Sposato con una figlia, appartiene alla benestante borghesia nera. Angela Tucci, bianca di origini italiane, proviene da un ceto inferiore a quello di Flipper. Assunta, quest'ultima, come segretaria di Flipper, ne diventa amante. Quando la moglie di lui e la famiglia di lei vengono a sapere della relazione cacciano di casa i due adulteri, che vanno a vivere insieme. Non solo le rispettive famiglie, ma anche le comunità d'appartenenza non accettano questo rapporto interetnico e per Flipper ed Angela diventa sempre più problematica e difficile la convivenza.

 

TRACCIA TEMATICA

Jungle Fever è la storia, amara e dolorosa, del fallimento di una relazione d'amore interetnica a causa del disagio psicologico derivante da un rapporto così scandalosamente anomalo. E' soprattutto il colto ed emancipato Flipper che riconosce di aver ceduto ad una semplice attrazione sessuale nei confronti di una bianca e di non poter accettare l'idea di avere un figlio mulatto; prende cioè atto della propria difficoltà ad affrancarsi dal pregiudizio razzista, laddove la sensibile ed intelligente Angela aveva aderito con più autentico e sincero trasporto al loro storia d'amore.

Le sovrastrutture mentali razziste condizionano pesantemente gli ambienti di provenienza dei due protagonisti, dove l'intolleranza verso il diverso (intrisa dei più gretti e volgari luoghi comuni) appare con tutta evidenza il canale di sfogo di frustrazioni accumulate altrove (eloquente in proposito il meschino scambio di accuse tra italo-americani nel negozio di Paulie) e il supporto di un arcaico privilegio patriarcale (i padri di Angela e di Paulie che sfruttano i figli).

Sullo sfondo il problema della tossicodipendenza e del disfacimento fisico e morale da essa provocato nei quartieri neri di New York. Flipper vive questo dramma con un senso di impotente angoscia, che sfocia nel suo disperato urlo finale.

Il film è dedicato a Yussef Hawkins (la cui foto appare prima dei titoli di testa), un giovane nero ucciso nel quartiere italo-americano perché erroneamente sospettato di andare a trovare una bianca.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Come sempre il Cinema di Lee ha il suo punto di forza nella capacità di inserire i percorsi esistenziali individuali in un multiforme contesto collettivo, di cui il regista sottolinea con vigore ed efficacia le aberrazioni mentali e comportamentali destinate a confluire nella deriva razzista. Il film, insomma, costituisce una lucida riflessione antropologica sulle radici psicopatologiche del razzismo, interpretato come alibi e pretesto dietro cui si nascondono contraddizioni che hanno altrove la loro genesi.

Diventa così prezioso il lavoro che Lee compie sul retroterra familiare dei protagonisti, per indagarne relazioni, linguaggi, punti di tensione (dei quali coglie puntualmente le analogie trasversali alle diverse appartenenze etniche), ponendo pure grande attenzione alla caratterizzazione degli ambienti, degli abbigliamenti e delle musiche (sempre collegate all'etnia di appartenenza: Wonder e Jackson per i neri e Frank Sinatra per i bianchi). Di grande acutezza, poi, risultano alcune scelte formali, come quella di avvolgere nella penombra i volti di Flipper e di Angela in modo che non si distingua più il colore della pelle quando sono sul punto di fare l'amore per la prima volta, a sottolineare come nella dimensione del desiderio scompaiano le differenze razziali o come la loro dimora lasciata spoglia, simbolo della difficoltà ad uscire dal senso di precarietà che caratterizza il loro rapporto.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Geografia     New York: una città multietnica.

Storia    La formazione della società multietnica statunitense.

Educazione musicale     Le canzoni non originali della colonna sonora.