Già con i titoli di testa che scorrono su immagini documentaristiche che rievocano l'occupazione italiana dell'Albania del 1939, il film esplicita con chiarezza una sua tesi: l'attuale disastro economico e sociale di questo Stato è sfruttato da certo affarismo italiano senza scrupoli (incarnato dalla figura di Fiore) come occasione per imporre un nuovo colonialismo, non meno straccione di quello del periodo fascista.

Attraverso, invece, le vicissitudini di Spiro-Michele e di Gino, più coinvolto nella spregiudicata speculazione del collega che convinto, si esprime l'assunto centrale della pellicola: il popolo albanese, nella sua ansia di accedere ad un migliore tenore di vita immigrando in un'Italia mitizzata come bengodi consumistico dalle nostre televisioni, non fa che riproporre la stessa dinamica migratoria che spinse milioni di nostri connazionali a trasferirsi in America. Sulla nave stracolma di disperati che naviga verso la penisola la presenza degli italiani Gino e Michele realizza un brusco cortocircuito temporale che salda il presente con il passato ricordando agli immemori razzisti di casa nostra il dramma rimosso della miseria dei nostri padri.

Il film di Amelio intreccia essenzialmente due dimensioni. Quella realistico-documentarista, di più stringente attualità, che ci trasmette un' immagine desolata e angosciante del disfacimento materiale e morale della società albanese all'inizio degli anni novanta attraverso un crudo resoconto da Cinema-verità (l'esodo di massa sui camion, la microcriminalità diffusa, l'ipnosi collettiva di fronte al ciarpame della televisione italiana) e quella metaforica incarnata dal personaggio di Spiro-Michele, simbolo dell' italiano emigrante alla ricerca di un futuro migliore, e dalla stessa Albania, come riflesso dell'Italia povera del dopoguerra. La prima dimensione appare risolta decisamente meglio, con un piglio epico ed un vigore narrativo di grande efficacia, mentre la seconda stenta a volte ad armonizzarsi adeguatamente con la prima, condizionata forse dal peso della tesi che deve dimostrare.

Decisamente felice e di grande impatto visivo ed emotivo la sequenza finale sulla nave, dove le due ispirazioni si fondono in una mirabile sintesi storico-poetica, che comunica in poche immagini il dramma dell'emigrazione del XX secolo.

Storia     A) Storia dell'Albania.

               B) L'occupazione italiana dell'Albania nel 1939.

               C) L'emigrazione italiana verso l'America.

Geografia     L'Albania.