Amelio Gianni

Italia (1945)

Si forma negli anni sessanta lavorando come aiuto-regista in numerose produzioni televisive e televisivo sarà il suo esordio con La fine del gioco, un film sperimentale del 1970. Esordisce nella regia cinematografica nel 1982 con Colpire al cuore, una riflessione complessa sul difficile rapporto fra padre e figlio negli anni del terrorismo. Con I ragazzi di via Panisperna (1988), prodotto per la televisione e ridotto poi per il Cinema, affronta la misteriosa vicenda della scomparsa del fisico Ettore Majorana negli anni '30, con un approccio originale, ricco di suggestioni psicanalitiche e simboliche. E' la conferma che ci si trova di fronte ad un autore dalla forte personalità, capace di avventurarsi in ambiti inesplorati dal sempre più asfittico cinema italiano degli anni '80. E' con Il ladro di bambini, premiato a Cannes nel 1992, che si consacra come regista di statura internazionale. Con Così ridevano vince nel 1998 il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Sensibile alle problematiche civili e alla lezione del neorealismo, Amelio si accosta alle prime privilegiando soprattutto la dimensione interiore ed umana dei personaggi e rielaborando la seconda in modo personale e creativo. Il suo non è un cinema facile e compiacente nei confronti dello spettatore. Spesso sospeso tra analisi sociale e denuncia politica da una parte ed atmosfere surreali e decadenti dall'altra, legato ad uno stile scarno e rigoroso, antispettacolare, Amelio è uno dei pochi autori italiani in grado di affrontare, i più drammatici problemi del presente e del passato.

 

Colpire al cuore 1982

I ragazzi di via Panisperna 1988

Porte aperte 1990  (il film non è schedato in Cinema 2000; è soltanto presente nella Cineteca dell'Istituto Pacioli)

Il ladro di bambini 1992

Lamerica 1994  

Così ridevano 1998

Le chiavi di casa 2004

La stella che non c'è 2006