Larry Flint-Oltre lo scandalo

TITOLO ORIGINALE

The Poeple vs. Larry Flint

REGIA

Milos Forman

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Scott Alexander, Larry Karaszewski

FOTOGRAFIA

Philippe Rousselot (colori)

MUSICA

Thomas Newman

MONTAGGIO

Christopher Tellefsen, Michael R. Berenbaum

INTERPRETI

Woody Harrelson, Courtney Love, Edward Norton

PRODUZIONE

Michael Hausman, Oliver Stone, Janet Yang per Columbia Pictures, Ixtlan Productions, Phoenix Pictures

DURATA

130'

ORIGINE

USA, 1996

REPERIBILITA'

Homevideo/CinetecaPacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Quarto Potere

Stampa/Mass-Media

 

TRAMA

Il film è la biografia di Larry Flint (autorizzata, tanto che il vero Flint fa parte del cast nella parte del giudice Morrissey), famoso direttore della rivista satirico-pornografica Hustler, osteggiata dai benpensanti che gli fanno ripetutamente causa trascinandolo in tribunale. Colpito da un cecchino, Flint si ritrova con la colonna vertebrale lesionata e costretto sulla sedia a rotelle. Tormentato da dolori lancinanti sprofonda nella tossicodipendenza insieme con la moglie Althea, affetta da Aids. Althea muore, mentre sul fronte giudiziario per l'editore non c'è pace e querele e cause contro di lui si susseguono.

 

TRACCIA TEMATICA

Larry Flint è un pornografo miliardario dalla vita privata discutibile e che pubblica una rivista di evidente volgarità, ma anch'egli ha diritto alla libertà di parola e di stampa sancita dalla Costituzione. Il cattivo gusto, come sancisce la sentenza che chiude il film, non è un problema che riguarda la legge. In una società democratica il vero scandalo non è la pornografia, bensì il fatto che il perbenismo bigotto la voglia vietare e trovi una sponda nelle istituzioni della giustizia. Flint ha buon gioco nel ricordare quegli aspetti della società moderna, come il militarismo, la guerra, la fame e l'oppressione, che suscitano meno indignazione della sua irriverente rivista. E' significativo come certo fanatismo sessuofobico finisca per ricorrere alla violenza (il cecchino che spara a Flint), quasi quest'ultima fosse meno grave di qualche corpo nudo in copertina.

In fin dei conti Flint non fa che interpretare, nel migliore dei modi dal punto di vista del ritorno economico, il ruolo (tanto caro alla mitologia del capitalismo, specie di quello americano) dell'uomo che si è fatto dal nulla mettendo a profitto il suo spirito d'iniziativa (lo vediamo arrabattarsi fin da ragazzo nella distillazione clandestina) applicato alla legge della mercificazione e del profitto.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Con Larry Flint Forman prosegue la sua esplorazione delle contraddizioni della società americana, a parole la più libera del mondo, nei fatti spietata con chi trasgredisce le leggi del conformismo. Larry Flint diventa così per il regista boemo l'ennesima versione di quell'opposizione alla mentalità comune (già incarnata dal Mozart di Amadeus e dal McMurphy di Qualcuno volò sul nido del cuculo), spinta sino al sacrificio della vita, o quasi, che costituisce il tema prediletto della sua filmografia.

Il film lavora in particolare sulla figura dell'eccesso (lo stile di vita dei coniugi Flint, il pesante cattivo gusto delle loro dimore e dei loro vestiti, la volgarità della rivista, la fragorosa ed esibizionistica spettacolarizzazione delle argomentazioni difensive dell'editore) e dell'iterazione o accumulo (la struttura narrativa non procede tanto secondo un susseguirsi di fatti concatenati, ma in base ad un allinearsi di situazioni piuttosto simili fra di loro in un crescendo di intensità drammatica). Di conseguenza, più si procede nella visione, più si prova un senso di saturazione e disagio nei confronti dell'autodistruzione di un uomo e di una società, che è proprio ciò che il regista vuole ottenere.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Lingua straniera: inglese      La figura del vero Larry Flint.

Italiano e Storia dell'Arte    Il concetto di pornografia.

Storia     Gli Stati Uniti negli anni sessanta e settanta.