Mississippi Masala
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Sooni Taraporevala |
FOTOGRAFIA |
Ed Lachman (colori) |
MUSICA |
L. Subramaniam |
MONTAGGIO |
Roberto Silvi |
INTERPRETI |
Denzel Washington, Sarita Choudhhury, Roshan Seth, Sharmila Tagore |
PRODUZIONE |
Michael Nozik e Mira Nair per SOS Film Inc., Mirabi Films Productions |
DURATA |
118' |
ORIGINE |
India/USA, 1991 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/CinetecaPacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
I vicini di casa Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società |
TRAMA
Mina è ancora una bambina, quando nel 1972 la sua famiglia indiana, da anni residente in Uganda, è costretta a lasciare lo Stato africano a causa delle persecuzioni contro la popolazione di origine asiatica scatenata dal dittatore Idi Amin Dada. Mina e i genitori emigrano negli Stati Uniti, dove li ritroviamo nel 1990. Sono inseriti nella comunità indiana del Mississippi, ma il padre di Mina, Jay, vive nella speranza di poter tornare in Uganda e non riesce ad accettare la sua nuova patria. Quando Mina s'innamora di un ragazzo di colore, Demetrius, emerge l'antagonismo etnico tra la comunità indiana e quella nera e per i due giovani diventa difficile continuare il loro rapporto.
TRACCIA TEMATICA
Mina si definisce Miss Masala (letteralmente miscuglio di spezie di vari colori) per il fatto di sentire confluire in sé molte radici: quella indiana, quella nera e quella americana. Questa identità multietnica costituisce una ricchezza, che la predispone a rapportarsi liberamente e senza pregiudizi con chi è diverso da lei. Naturale, quindi, che avverta con fastidio la chiusura etnocentrica che la sua comunità indiana oppone nei confronti delle altre razze in nome di una gelosa difesa della propria tradizione culturale che sconfina con il razzismo. Al conflitto interetnico, insomma, si sovrappone, non meno dirompente, quello generazionale, che contrappone i giovani alle chiusure mentali dei genitori.
Alla fine i nodi si sciolgono: Mina e Demetrius si ritrovano in nome dell'amore e Jay supera, con il ritorno in Uganda, il suo rancoroso razzismo, riconciliandosi definitivamente con la gente di colore con cui aveva trascorso buona parte della vita.
VALUTAZIONE CRITICA
Mississippi Masala gestisce con misura una storia che, in mani meno sensibili della Nair, avrebbe forse preso una direzione di concitazione drammatica (com'è nella tradizione del Cinema d'argomento antirazzista) lontana dal calibrato equilibrio della regista. Il film, infatti, riesce ad intrecciare nella giusta proporzione i diversi piani della narrazione: quello psicologico, incentrato sulla difficoltà di Jay a rielaborare il trauma della partenza dall'Africa; quello sentimentale dell'innamoramento tra Mina e Demetrius; e quello antropologico-sociologico, condotto con un rispetto nei confronti delle singole identità etniche che non rinuncia ai toni di una garbata ironia.
Mississippi Masala è un esempio positivo di come anche un tema scottante possa essere filtrato attraverso il registro della commedia, senza intenti predicatori e facili moralismi.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia A) L'Impero britannico: la deportazione degli indiani in Africa.
B) Storia della decolonizzazione africana. C) Storia dell'Uganda; la figura di Idi Amin Dada.
Geografia A) L'Uganda.
B) Lo Stato del Mississippi.
C) Gli Stati Uniti: una società multietnica.
Religione La religione induista.