Un mondo a parte

TITOLO ORIGINALE

A World Apart

REGIA

Chris Menges

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Shawn Slovo

FOTOGRAFIA

Peter Biziou (colori)

MUSICA

Hans Zimmer

MONTAGGIO

Nicolas Gaster

INTERPRETI

Barbara Hershey, Jodhy May, Tim Roth

PRODUZIONE

Sarah Radclyffe per Working Title in associazione con Film Four International

DURATA

112'

ORIGINE

Gran Bretagna, 1988

REPERIBILITA'

Homevideo/CinetecaPacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Genitori e figli

Famiglia/ La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

Apartheid

Razzismo contro i neri/Razzismo, intolleranza, immigrazione, Società multietnica/Uomo e Società

 

TRAMA

Sudafrica, 1963. Molly Roth è la figlia tredicenne di intellettuali bianchi impegnati a favore del riconoscimento dei diritti della maggioranza di colore oppressa dal regime dell'apartheid. Il padre, ricercato dalla polizia, lascia la famiglia per darsi alla clandestinità e la madre è arrestata e imprigionata. Molly rimane sola, osteggiata dalla comunità bianca e senza l'unica amica. Nonostante l'affettuoso rapporto con la cameriera di colore, Elsie, avverte in modo acuto la mancanza dei genitori e in particolare della madre, dalla quale si sente trascurata. Quando viene ucciso Salomon, il fratello militante di Elsie, tra madre e figlia avviene un riavvicinamento.

 

TRACCIA TEMATICA

Al centro del film è il problematico rapporto di Molly con la madre, alla quale la ragazza rimprovera di non coinvolgerla nella sua attività politica e di non dedicarsi come dovrebbe alla famiglia, facendole mancare il necessario affetto materno. Molly vive una pesante condizione di solitudine ed isolamento: si trova ad essere un corpo estraneo in una famiglia marginalizzata dall'ostilità della comunità bianca, la quale a sua volta tiene separata da sé la maggioranza nera della popolazione. Essa, insomma, è l'ultimo anello di un perverso meccanismo di esclusione.

Parallelamente al sofferto percorso di formazione di Molly si sviluppa la drammatica lotta di liberazione del popolo nero del Sudafrica oppresso dal regime razzista e l'indomito impegno della signora Roth, militante realmente esistita e assassinata nel 1982, cui il film è dedicato.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Un mondo a parte (titolo azzeccato per una storia incentrata sul tema di un'emarginazione che si sviluppa a cerchi concentrici) è solo parzialmente e in seconda battuta un film politico e di denuncia. Prevale, infatti, la dimensione psicologica ed emotiva, incentrata sulla tormentata crisi esistenziale della piccola Molly, al cui punto di vista quasi l'intera pellicola si adegua, tanto che noi viviamo buona parte della storia attraverso di lei. In questo senso il film prescinde dal contesto storico per farsi una riflessione acuta e delicata sulla difficoltà dei rapporti genitori-figli, risolta con discrezione, senza facili colpi di scena ed eccessi drammatici.

Più scontato, invece, il versante politico che, sottraendosi al collegamento con il personaggio di Molly, ripercorre i già collaudati stereotipi del genere (dalla tortura psicologica della carcerazione ai brutali interventi polizieschi contro le manifestazioni antiapartheid).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia     A) Storia della Repubblica Sudafricana: dalla guerra anglo-boera a Nelson Mandela.

               B) Il sistema dell'apartheid.

Geografia     Il Sudafrica.