La parmigiana

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Antonio Pietrangeli

SOGGETTO

Dal romanzo omonimo di Bruna Piatti

SCENEGGIATURA

Stefano Strucchi, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Bruna Piatti, Antonio Pietrangeli

FOTOGRAFIA

Armando Nannuzzi (bianconero)

MUSICA

Piero Piccioni

MONTAGGIO

Eraldo da Roma

INTERPRETI

Catherine Spaak, Nino Manfredi, Didi Perego, Lando Buzzanca, Salvo Randone

PRODUZIONE

Gianni Hecht-Lucari per la Documento Film

DURATA

110'

ORIGINE

Italia, 1963

REPERIBILITA'

Homevideo/CinetecaPacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Donne tutte sole

La condizione femminile/Uomo e Società

 

TRAMA

La giovane Dora, dopo aver accumulato numerose esperienze amorose con i più diversi uomini, approda a Parma da un'amica della sua famiglia. Proveniente da Roma, cerca in provincia un po' di pace e tranquillità, ma la sua bellezza non la fa certo passare inosservata e diventa anche qui oggetto del desiderio maschile. Fidanzatasi con un agente di pubblica sicurezza siciliano, ben presto non ne sopporta più la gelosia e decide così di tornare nella capitale.

 

TRACCIA TEMATICA

Dora è certamente una ragazza spregiudicata, più istintiva che riflessiva, ingenua e smaliziata insieme. Bisognosa più di affetto e tutela che di vero amore e alle prese con il problema della sopravvivenza quotidiana, si lega ad un fotografo fallito e poi alla materna infermiera di Parma. Ella esprime però un crescente disagio nei confronti di un universo maschile che si rivela ai suoi occhi meschino e mediocre e di una ristretta mentalità piccolo borghese che relega la donna al ruolo di moglie sottomessa. Alla fine, l'ennesima delusione propinatale dagli uomini affretta la sua maturazione: si accinge così ad accettare una condizione di solitudine piena di incognite e rischi, ma che sola può fare di lei una donna libera e indipendente.

Sullo sfondo l'Italia del boom economico primi anni sessanta, attraversata quasi per intero: dalla campagna sonnolenta e bigotta alle soffitte degli aspiranti miracolati della capitale, dalla gaudente riviera romagnola alla provincia tradizionalista e pettegola.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Pietrangeli frantuma la storia di Dora in tanti flashback che si incastonano nel suo soggiorno parmigiano, sottolineando così, con arguzia ed ironia, il contrasto fra l'immagine di adolescente candida ed illibata che trasmette alla provincia credulona e il suo passato di ragazza vissuta. Un procedimento linguistico oggi più che normale, ma all'epoca abbastanza innovativo, specie nella modalità di innestare la retrospezione con una carrellata laterale che cambia l'inquadratura.

Oltre all'affettuoso e riuscito ritratto di Dora, uno dei tanti del ricco repertorio di indimenticabili personaggi femminili alle prese con una realtà ostile consegnataci della filmografia di Pietrangeli, La parmigiana ci regala una gustosa galleria di comprimari, grandi e piccoli, tratteggiati con graffiante acutezza, una tipologia forse un po' estrema, ma certo rappresentativa, di un campionario umano moralmente discutibile.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia     L'Italia del miracolo economico.