La ragazza di Bube
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO |
Dal romanzo omonimo di Carlo Cassola |
SCENEGGIATURA |
Luigi Comencini, Marcello Fondato |
FOTOGRAFIA |
Gianni Di Venanzo (bianconero) |
MUSICA |
Carlo Rustichelli |
MONTAGGIO |
Nino Baragli |
INTERPRETI |
Claudia Cardinale, George Chakiris |
PRODUZIONE |
Lux Film/Ultra Film/Vides/Lux-CCF |
DURATA |
106' |
ORIGINE |
Italia-Francia, 1963 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Biennio-Triennio |
PERCORSI |
Donne in Amore La condizione femminile/Uomo e Società
Dopoguerra amaro Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Toscana, 1945. I tedeschi scappano e i partigiani tornano a casa. Tra questi c'è anche Bube che incontra la ventenne Mara. I due si innamorano, ma proprio quando cominciano a progettare il loro futuro Bube si rende responsabile di un grave delitto politico. I due innamorati devono nascondersi, finché l'ex-partigiano è costretto a rifugiarsi all'estero per sfuggire alla cattura. Durante la sua assenza Mara intreccia una relazione con Stefano, un operaio tipografico che vorrebbe sposarla. La ragazza sembra aver dimenticato Bube, che però è costretto a rimpatriare e ad affrontare un processo che si conclude con la sua condanna a quattordici anni di prigione. A questo punto Mara scopre di amarlo ancora e decide di dedicarsi completamente a lui aspettando la sua liberazione.
TRACCIA TEMATICA
Mara è una ragazza spontanea e forte che crede talmente nell'amore da investire in esso tutta la sua vita. Nella scelta di stare vicino a Bube, proprio quando la giustizia lo condanna in modo troppo severo e i compagni di partito sembrano abbandonarlo, ella assume le dimensioni di una vera e propria eroina romantica del sacrificio e della fedeltà.
Sullo sfondo gli anni tumultuosi del dopoguerra, con i conti da saldare con i fascisti, le speranze rivoluzionarie deluse, la restaurazione dei poteri tradizionali. Bube è coraggioso e generoso, ma, travolto da eventi forse più grandi di lui, mostra tutta la sua fragilità. Egli potrebbe simboleggiare l'amara delusione di tanti giovani che hanno creduto in radicali cambiamenti che non si sono realizzati, mentre Stefano, concreto e realista (ha smesso di scrivere poesie), rappresenta una classe operaia ormai in via di integrazione in un sistema capitalistico alla vigilia del miracolo economico.
VALUTAZIONE CRITICA
La ragazza di Bube trova la risorsa principale nella intensa interpretazione di una Cardinale al meglio delle possibilità (indimenticabile nella sua insostenibilità emotiva la deposizione al processo), che si cala con grande aderenza nella schietta umanità del personaggio di Mara. Deludente invece la prova recitativa dell'irrigidito ed inespressivo Chakiris (meteora hollywoodiana in voga in quegli anni).
La regia di Comencini è sobria e misurata, ma stenta a sottrarsi alla subalternità al testo letterario, non provando a rischiare un'autonoma rilettura del romanzo in chiave cinematografica. La ricostruzione del contesto storico-politico risulta onesta, ma piuttosto approssimativa e schematica.
Di rilievo invece la sequenza dell'incontro in carcere tra Mara e Bube, tutta giocata sul crescendo dei piani (dal totale al primissimo piano), che esprime il graduale riavvicinamento dei due personaggi, e su una fotografia fortemente contrastata che ben si adegua alla tesa drammaticità del momento.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Italiano Confronto fra il romanzo di Cassola e il film.
Storia A) La Resistenza.
B) Gli anni dell'immediato dopoguerra.