Soldato Jane

TITOLO ORIGINALE

G.I. Jane

REGIA

Ridley Scott

SOGGETTO

Danielle Alexandra

SCENEGGIATURA

Danielle Alexandra, David Twohy

FOTOGRAFIA

Hugh Johnson (colori)

MUSICA

Trevor Jones

MONTAGGIO

Pietro Scalia

INTERPRETI

Demi Moore, Anne Bancroft

PRODUZIONE

Ridley Scott, Demi Moore, Roger Birnbaum, Suzanne Todd per Roger Birnbaum/Scott Free/Moving Pictures

DURATA

125'

ORIGINE

USA/Gran Bratagna, 1997

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Donne contro

La condizione femminile/Uomo e Società

 

TRAMA

La senatrice DeHaven è intenzionata a por fine alla discriminazione che l'esercito americano impone nei confronti delle donne. Ottiene così che una rappresentante del sesso femminile sia ammessa alla selezione per entrare nel corpo dei Marines. La scelta ricade su Jane. La giovane donna si trova così ad affrontare il tremendo addestramento del corpo più selettivo dell'esercito, sottoponendosi a massacranti prove e subendo lo scherno e il sadismo dei colleghi maschi. Jane si mostra però pienamente all'altezza della situazione, guadagnando la stima dei camerati e distinguendosi in una pericolosa azione bellica.

 

TRACCIA TEMATICA

Soldato Jane è un film femminista? Se per femminismo si intende un semplice emancipazionismo, cioè la rivendicazione che alle donne siano concesse le stesse opportunità degli uomini nell'accesso ai lavori e alle professioni, forse sì. Se invece per femminismo si intende la contrapposizione di un sentire ed agire della donna ad un universo maschile segnato dalla pratica della sopraffazione e dal mito della forza fisica, decisamente no. E se è quest'ultimo il femminismo più autentico, allora, nel suo voler parificare una donna al peggio della cultura maschilista (il machismo da caserma) Soldato Jane ne rappresenta la negazione. E' significativo che per riuscire nell'impresa Jane giunga persino al taglio dei capelli (sacrificio dal chiaro valore iniziatico) proprio per essere il più possibile simile all'uomo: non solo non rivendica la propria femminilità, ma la mortifica.

La morale finale sembra essere che non solo Jane è degna di entrare nell'elitario corpo dei Seals, ma che addirittura è meglio degli uomini, visto che si distingue eroicamente nella battaglia finale, e che i militari, nonostante le cattive maniere e il linguaggio non proprio raffinato, sono pur sempre meglio dei politici (anche se donne), infidi e corrotti.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Da Ridley Scott, regista che ha al proprio attivo pellicole giustamente celebrate come Blade Runner, Alien e Thelma & Louise, ci si aspettava decisamente di più e non tanto sul piano dei contenuti (come si afferma sopra, piuttosto discutibili), quanto su quello della pura regia, intesa in un film come questo come capacità di saper gestire con sapienza ed equilibrio la forte tensione che dovrebbe scaturire dalle situazioni estreme e dallo scontro di caratteri. Soldato Jane invece non gradua e controlla gli effetti drammatici, ma li spara a tutto volume contro lo spettatore, più che un film raccontato, è un film urlato, modellato sul gusto estetizzante di uno spot pubblicitario (primissimi piani, montaggio e sonoro aggressivi). Si direbbe quasi che il regista, anziché mettere tra sé e la materia trattata il necessario distacco, si sia fatto coinvolgere dalla concitazione adrenalinica tipica della caserma, adeguando ad essa il registro del film e perdendo il controllo della narrazione.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    A) Il corpo dei Marines.

              B) Il movimento femminista.

Educazione civica     L'attuale legislazione italiana in riferimento al servizio militare femminile.