I lunghi giorni delle aquile

TITOLO ORIGINALE

The Battle of Britain

REGIA

Guy Hamilton

SOGGETTO

Dal romanzo The Narrow Margin di Derek Wood

SCENEGGIATURA

Wilfred Grearorex, James Kenneway

FOTOGRAFIA

Freddie Young (colori)

MUSICA

Ron Goodwin

MONTAGGIO

Bert Bates

INTERPRETI

Michael Caine, Trevor Howard, Lawrence Olivier, Christopher Plummer, Ralph Richardson, Susannah York, Curd Jurgens, Robert Shaw

PRODUZIONE

Saltzmann

DURATA

104'

ORIGINE

Gran Bretagna, 1969

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Seconda Guerra Mondiale

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Estate 1940. La Germania ha travolto la Francia che è stata costretta alla resa e le truppe inglesi hanno dovuto reimbarcarsi in tutta fretta a Dunquerke. La Battaglia di Francia è finita, comincia la Battaglia d'Inghilterra. L'aviazione tedesca in netta superiorità di velivoli inizia una serie di massicce missioni aeree sulla Gran Bretagna per preparare l'invasione dell'isola. Gli inglesi, però, resistono con accanimento agli attacchi tedeschi e infliggono al nemico pesanti perdite, tanto da indurre Hitler a rinunciare al progetto d'invasione.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film presenta la Battaglia d'Inghilterra (titolo originale del film, mentre il titolo italiano fa riferimento al modo con cui i nazisti chiamarono il primo grande attacco della Luftwaffe, cioè Giorno dell'aquila) come una sfida impari, nella quale gli inglesi, che dopo la resa della Francia e prima dell'entrata in guerra degli USA e dell'URSS sono rimasti i soli a contrastare la Germania nazista, partono in condizione di netta inferiorità di uomini e mezzi contro un nemico potente ed agguerrito deciso a spezzare la resistenza britannica ricorrendo a massicci bombardamenti su Londra e le città inglesi.

In questo frangente così drammatico nel quale l'Inghilterra lotta per la propria sopravvivenza gli uomini della Raf esprimono tutto il loro coraggio ed eroismo, mentre la popolazione civile soffre con forza d'animo le conseguenze delle distruzioni provocate dalle tremende incursioni della Luftwaffe. La lotta degli inglesi contro la Germania è presentata, insomma, come una grande epopea nazionale, nella quale tutti cercano di dare il proprio contributo alla difesa del paese.

Quando, a fine estate 1940, i tedeschi, consapevoli di non aver piegato gli inglesi e fiaccati dalle ingenti perdite, rinunciano al progetto d'invasione dell'isola, il film ci mostra un bel cielo azzurro finalmente sgombro della presenza di aerei. La Battaglia d'Inghilterra è stata vinta dalla Gran Bretagna, per Hitler è la prima sconfitta dall'inizio della guerra.

 

VALUTAZIONE CRITICA

I lunghi giorni delle aquile trasforma l'evento storico della Battaglia d'Inghilterra in un grande spettacolo cinematografico incentrato su duelli aerei ricostruiti con realismo e attendibilità storica e soprattutto con grande dispiegamento di mezzi (il film costò ben 12 milioni di dollari dell'epoca e accumulò un deficit di 10 milioni, risolvendosi così in un grande disastro commerciale).

Se le sequenze belliche risultano ben fatte e quindi capaci di avvincere lo spettatore, il lato debole del film risulta sicuramente la sceneggiatura, sfilacciata e amorfa, incapace di creare personaggi credibili e storie dotate di un minimo di spessore narrativo: non appena si scende a terra dopo le suggestive evoluzioni aeree dei bravissimi stuntmen appositamente scritturati, dialoghi e traversie umane e sentimentali dei piloti della Raf appaiono improbabili e raffazzonate e sprofondano nel ridicolo e nella noia.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia             A) La Seconda Guerra Mondiale.

   B) La Battaglia d'Inghilterra.