Mussolini ultimo atto

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Carlo Lizzani

SOGGETTO

Fabio Pittorru

SCENEGGIATURA

Carlo Lizzani, Fabio Pittorru

FOTOGRAFIA

Roberto Gerardi (colore)

MUSICA

Ennio Morricone

MONTAGGIO

Franco Fraticelli

INTERPRETI

Rod Steiger, Lisa Gastoni, Franco Nero, Henry Fonda

PRODUZIONE

Enzo Peri per l'Aquila Cinematografica

DURATA

125'

ORIGINE

Italia, 1974

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Fascismo

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Milano, aprile 1945. La guerra in Italia sta ormai per finire ed è imminente la resa dei tedeschi sul nostro territorio. Mussolini si trova a Milano insieme all'amante Petacci e ai suoi fedelissimi. Dopo aver rifiutato le trattative di resa proposte dal vescovo di Milano, cardinale Schuster, decide di partire verso la Svizzera nascosto in una colonna tedesca. Un tragico epilogo attende lui e la sua donna..

 

TRACCIA TEMATICA

L'attenzione del film si concentra sulle ultime ore di Mussolini, nel cui affannoso stato d'animo cerca di penetrare: egli è ormai un uomo sfiduciato e sempre più sprofondato in una mortificante depressione che incrina la volontà e alimenta la rassegnazione. Quello che pochi anni prima era un Duce osannato ed esaltato, si trova costretto a fare un bilancio impietoso della propria vita: è soprattutto in questa affiorante memoria di passate illusioni di trionfo e potenza, che riecheggiano lugubremente sulle macerie di un'Italia che il fascismo ha portato alla rovina, che Lizzani ci consegna Mussolini. Il contrasto tra l’irriducibile fanatismo disposto alla bella morte del residuo manipolo di fedelissimi che circonda il Capo e l' afflosciarsi dell'uomo in una mediocre e sfiduciata ricerca di salvezza personale fa da sfondo a questo psicodramma. Le malefatte del regime e i suoi crimini non sono l'oggetto del film, sono dati per scontati e presupposti: al regista interessa l'estrema agonia di quel regime attraverso il disfacimento del suo fondatore. Al suo fianco Claretta Petacci è una donna invasata e visionaria, che straparla di improbabili soluzioni salvifiche dell'ultima ora, ma che rimane vicina al suo uomo sino alla fine, condividendone la sorte.

Sullo sfondo il contrasto tra alleati e partigiani per impossessarsi della persona di Mussolini: per il CLN la fucilazione dell'ex-dittatore assume un decisivo valore simbolico, rappresentando il necessario esito e suggello della lotta di Liberazione.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Il meglio di sé il film lo offre nella delineazione del dramma morale del protagonista, inserito in una cupa atmosfera di disfacimento e di morte incombente. Il trafelato dibattersi dei suoi accoliti è presentato in una luce quasi tragicomica e nella concitazione della Petacci c'è il patetico dell'affannarsi inutile e carico di tragici presentimenti. La Milano e il lago dell'aprile del 1945 vengono ingrigiti e illividiti (sintonizzati più sull'autunno che sulla primavera), in funzione di intonare anche il paesaggio esterno alla desolazione interiore di Mussolini e al penoso sgonfiarsi del suo cipiglio guerriero.

Più scontata, invece, e priva di momenti veramente significativi, la parte specificatamente storica del film, che ricostruisce con diligenza e mestiere quanto già fissato dalla storiografia, facendo ricorso a grandi star straniere, come Steiger e Fonda, in vista dell’immissione nel mercato internazionale. Anche la ricostruzione proposta dalla pellicola della fucilazione di Mussolini e della Petacci non aggiunge niente di nuovo, accettando la versione ufficiale su uno degli episodi più indagati e controversi della biografia di capo del fascismo.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                    A) Benito Mussolini e il fascismo.

B) La Seconda Guerra Mondiale.

C) La Resistenza italiana e il 25 aprile 1945.