Lizzani Carlo

Italia (1922)

Dopo aver lavorato come sceneggiatore per registi di grande nome, come Rossellini, De Santis e Lattuada, esordisce alla regia con Achtung! Banditi! (1951), film rievocativo di un episodio della resistenza. Ma è con Cronache di poveri amanti che, nel 1954, vince il Premio Speciale della Giuria del festival di Cannes. Come nel film d’esordio Lizzani ripropone il tema della lotta contro l’oppressione, qui spostato agli anni della presa del potere da parte del fascismo. Nel 1963, con Il processo di Verona, ricostruisce dall’interno (i protagonisti sono tutti gerarchi del regime) una pagina drammatica del fascismo al tramonto e della recente storia nazionale. Regista formatosi nel clima del neorealismo e dell’impegno civile, mostra tuttavia una notevole versatilità, non rimanendo ancorato al solo ambito storico-politico e misurandosi con generi assai diversi fra loro, come il comico (Lo svitato, 1955, con un Dario Fo agli esordi), la commedia di costume (La vita agra, 1964), il western all’italiana (Requiescant, 1967), il film d’azione (Banditi a Milano, 1968), il giallo (La casa del tappeto giallo, 1983). Non sempre gli esiti sono convincenti, ma Lizzani riesce a mantenersi al disopra di una soglia minima di dignitosa professionalità. Di rilievo anche la sua attività di storico del Cinema (sua un’ interessante storia del Cinema italiano) e di direttore della Mostra Cinematografica di Venezia per quattro anni consecutivi.

 

Achtung! Banditi! 1951

Cronache di poveri amanti 1954

Lo svitato 1955

Esterina 1959

Il gobbo 1960

Il carabiniere a cavallo 1961

L’oro di Roma 1961

Il processo di Verona 1963  

La vita agra 1964

Requiescant 1967

Banditi a Milano 1968

Barbagia 1969

Roma bene 1971

Torino nera 1972

Mussolini ultimo atto 1974  

Kleinhoff Hotel 1977

La casa del tappeto giallo 1983

Mamma Ebe 1985

Caro Gorbaciov 1988

Cattiva 1990

Celluloide 1995