Porzus

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Renzo Martinelli

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Renzo Martinelli

FOTOGRAFIA

Giuliano Giustini (colore)

MUSICA

Flavio Colusso

MONTAGGIO

Osvaldo Bargero

INTERPRETI

Gastone Moschin, Gabriele Ferzetti, Lorenzo Crespi, Lino Capolicchio, Gianni Cavina, Massimo Bonetti, Giulia Boschi

PRODUZIONE

Video Maura in collaborazione con Progetto Immagine e Martinelli Film Co.

DURATA

110'

ORIGINE

Italia, 1997

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Resistenza

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Venezia Giulia, 1945. Il 7 febbraio un centinaio di partigiani della brigata Garibaldi e dei Gap comunisti arriva a Porzus, cattura un gruppo di partigiani della brigata Osoppo, di ispirazione cattolica, lo accusa di collusione con il nemico e lo stermina. Tre scampano all'eccidio e fra di loro c'è Umberto Pautassi (Storno), che molti anni dopo si reca in Slovenia a trovare Carlo Tofano (Giacca), il famigerato capo della brigata Garibaldi che perpetrò la strage. Fra i due sopravvissuti avviene un drammatico confronto sull'onda della rievocazione dei tragici eventi di quel tempo ormai lontano.

 

TRACCIA TEMATICA

Porzus rievoca un episodio quasi del tutto sconosciuto della Resistenza (almeno a livello di Storia ufficiale e di opinione pubblica, ché sul versante giuridico all'inizio degli anni Cinquanta si svolse un processo contro gli esecutori della strage, che si concluse con la condanna, fra gli altri, di Mario Toffanin-Giacca, e Martinelli si è basato soprattutto sugli atti di questo dibattimento), denunciando le gravi responsabilità di quei gruppi partigiani comunisti che nel Friuli-Venezia Giulia si contrapposero con mezzi brutali alle omologhe formazioni cattoliche (come quella guidata da Storno), falsamente accusate di intesa con il nemico nazifascista (sul reale svolgimento dei fatti esistono, però, differenti versioni, alcune profondamente divergenti dalla ricostruzione proposta dal film).

Sullo sfondo l'esplosiva situazione geopolitica del territorio giuliano, su cui incombevano le mire annessionistiche dei partigiani jugoslavi di Tito, la cui ansia di vendetta nei confronti degli italiani (nel corso della Seconda Guerra Mondiale l'Italia fascista aveva attuato una sanguinosa occupazione militare in Slovenia e Croazia) culminerà nella tragedia delle Foibe.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 1997, il film di Martinelli ha suscitato accese polemiche, collocandosi nel pieno del dibattito sulla rivisitazione critica della Resistenza italiana in chiave anticomunista (anche se il regista si è dichiarato estraneo a questo intento) propugnata da storici e forze politiche di destra.

 

VALUTAZIONE CRITICA

I meriti di Porzus sono in gran parte rinvenibili su di un piano extrafilmico e consistono essenzialmente nell'aver riesumato un episodio dimenticato, o comunque poco conosciuto, della Resistenza italiana (spesso rievocata, nel Cinema e fuori, in una chiave retorica e celebrativa tale da rimuovere i contrasti e le contraddizioni che in essa si manifestarono anche in termini laceranti e violenti), facendo luce su una delle pagine più oscure e inquietanti di quella stagione.

Dal punto di vista strettamente cinematografico va detto che Porzus fatica a gestire e dominare con misura l'incandescente materia di cui tratta, perdendosi in ridondanze e prolissità ed eccedendo nei toni urlati e negli effetti sopra le righe (assolutamente kitsch la trovata da horror della metamorfosi dei volti di Storno e Giacca).

Nuoce, inoltre, al film, il tentativo di controbilanciare la dimensione più spiccatamente rievocativa in senso narrativo e drammatico con lo spazio (statico e quasi esclusivamente verbale) dedicato al confronto tra i due capi partigiani invecchiati, che sostengono le rispettive tesi e posizioni (più che a un film sembra di trovarsi di fronte ad un dibattito televisivo all'insegna della par condicio), come pure appaiono troppo calcolate alcune soluzioni di sceneggiatura (poco credibili dal punto di vista storico) ispirate alla Storia del senno del poi, come il discorso del comunista Spaccaossi che prima di essere fucilato accusa i suoi di tradire gli ideali per cui hanno combattuto.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La Seconda Guerra mondiale.

B) La Resistenza nel Friuli-Venezia Giulia.

C) L'occupazione di Trieste dei partigiani jugoslavi e le stragi delle Foibe.

D) L'occupazione italiana della Jugoslavia.

E) Il revisionismo storiografico.