Il principe guerriero

TITOLO ORIGINALE

The War Lord

REGIA

Franklin J. Schaffner

SOGGETTO

Dal lavoro teatrale The Lovers di Leslie Stevens

SCENEGGIATURA

John Collier, Millard Kaufman

FOTOGRAFIA

Russel Metty (colori)

MUSICA

Jerome Moross

MONTAGGIO

Folmar Blangsted

INTERPRETI

Charlton Heston, Rosemary Forsyth, Richard Boone

PRODUZIONE

Court Production per la Universal

DURATA

120’

ORIGINE

USA, 1965

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Medioevo

Cinema e Storia

 

TRAMA

Francia del nord, XI secolo. Un principe normanno è inviato dal duca di cui è vassallo nelle terre paludose sulla costa della Normandia per difenderle dalla continue incursioni dei pirati frisoni. I celti che abitano il territorio di cui il principe è stato investito sono una popolazione arretrata, ancora dedita a riti magici e pratiche paganeggianti. Il principe difende i contadini del suo feudo da un attacco dei frisoni, ai quali sottrae il piccolo figlio del re, ma essendosi poi innamorato di una giovane ragazza del villaggio la sottrae al legittimo sposo portandola al castello. I suoi sudditi, offesi da questo gesto, chiedono l’aiuto dei frisoni, che assediano la fortezza del principe pretendendo la consegna del piccolo figlio del loro re. Tra normanni e frisoni inizia un duro scontro militare.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film si muove contemporaneamente in due direzioni: da una parte offre un quadro della società medioevale come si presentava in quel suo microcosmo fondamentale che era il feudo (in questo caso si tratta di una realtà economica e civile particolarmente arretrata, ancora ferma ad un primordiale livello di sviluppo), dall’altra ci racconta una storia d’amore dai connotati romantici (e quindi chiaramente anacronistici per l’epoca), caratterizzata cioè dalla contrapposizione tra forza del sentimento e convenzioni sociali che ad esso si oppongono.

La ricostruzione storica, pur con qualche approssimazione, rispecchia in modo piuttosto fedele la realtà dei rapporti di potere e di sudditanza fra ordini sociali e le condizioni economiche e culturali esistenti nel Medioevo, con il signore che svolge il duplice ruolo di capo onnipotente e prepotente (che esige il jus primae noctis) e nel contempo di difensore degli abitanti del villaggio dai saccheggiatori frisoni, il frate che rappresenta la temperanza e la morale di cui la Chiesa si faceva portatrice nei confronti degli eccessi e dei residui di barbarie insiti nel sistema feudale, il fratello cadetto escluso dal potere che vive con frustrazione la sua inferiorità (questa categoria alimentò in quel periodo ogni genere di avventurismo e banditismo), la tecnica di battaglia dell’assedio al castello con i rudimentali ma efficaci espedienti cui ricorrono assediati e assedianti, il popolo ancora ripiegato su costumanze e credenze di natura pagana infarcite di superstizione.

 

VALUTAZIONE CRITICA

La parte migliore del film è certamente quella dedicata a sottolineare alcune caratteristiche sociali e antropologiche fondamentali del mondo che evoca, sfuggendo alla tentazione del gigantismo tipica del Cinema storico americano per proporci un Medioevo non di maniera, ma credibilmente povero e sofferente, adattato alle ridotte dimensioni di un feudo miserabile con un torrione sobrio e dimesso che domina un territorio spoglio e paludoso. Lo stesso principe guerriero (pur emergendo come un personaggio positivo, per il suo valore guerresco e il forte senso di fedeltà e lealtà verso il suo superiore) non è un eroe tutto d’un pezzo, ma un uomo che vive le contraddizioni del suo ruolo e il travaglio psicologico provocato dal suo amore per una contadina.

Decisamente avvincente la parte dedicata all’assedio dei frisoni, nel descrivere il quale il film raggiungere palpitanti livelli di tensione e una resa spettacolare di apprezzabile rilievo (e questo senza far ricorso a grandi dispiegamenti di uomini e mezzi o ad effetti speciali). Interessante anche la ricerca di immergere alcuni momenti della narrazione in un’atmosfera sospesa e irreale intrisa di mistero e magia (pensiamo all’improvviso volo d’uccelli che conclude il secondo incontro fra il principe e la fanciulla).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                    A ) Il sistema feudale.

B) I Normanni e i Frisoni.

C) Il ruolo della Chiesa nel sistema feudale.