Maria Stuarda, regina di Scozia

TITOLO ORIGINALE

Mary Queen of Scots

REGIA Charles Jarrott

SOGGETTO E SCENGGIATURA

John Hale

FOTOGRAFIA

Christopher Challis (colori)

MUSICA

John Barry

MONTAGGIO

Richard Marden

INTERPRETI

Vanessa Redgrave, Glenda Jackson, Ian Holm, Trevor Howard, Timothy Dalton

PRODUZIONE

Hal Wallis

DURATA

118’

ORIGINE

Gran Bretagna, 1971

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Cinquecento

Cinema e Storia

 

TRAMA

Inghilterra, XVI secolo. Maria Stuarda prende possesso del regno di Scozia provocando la contrarietà della regina d’Inghilterra Elisabetta, che della giovane sovrana teme le legittime pretese alla sua corona. La vita per Maria alla corte scozzese non è facile, dovendo ella fronteggiare l’ostilità dei potenti del regno che mal sopportano il suo cattolicesimo e che tramano contro di lei. Sempre più sola e indifesa, trova aiuto e sostegno nel nobile Bothwell, che diventa suo marito e che la protegge dagli intrighi dei suoi nemici. Di fronte ad una nuova congiura dei feudatari scozzesi a Maria non resta che abbandonare il fedele Bothwell ed accettare la protezione interessata di Elisabetta. Dopo un fallito tentativo di attentare alla vita della regina d’Inghilterra, Maria viene accusata di aver partecipato al complotto e condannata a morte.     

 

TRACCIA TEMATICA

Il film non aggiunge niente di nuovo a quanto la tradizione drammaturgica e cinematografica è andata costruendo sul personaggio di Maria Stuarda, dipinta sempre come una specie di eroina romantica che lotta per difendere il proprio regno e il proprio amore dalle insidie dell’infida corte scozzese e dagli intrighi della regina Elisabetta (il mito ottocentesco della donna ardente e appassionata che soccombe sul piano politico, ma trionfa su quello morale). Fedele allo stereotipo classico anche l’immagine di quest’ultima, ritratta come politica fredda e calcolatrice, anche se non priva, in questa versione, di qualche scrupolo di coscienza (cerca di evitare il patibolo a Maria, temendo che la morte della rivale possa nuocere alla sua fama di governante aliena da eccessi sanguinari).

Nel complesso Maria Stuarda, regina di Scozia non fa che allinearsi alle tante pellicole del genere (anche se va detto che la verosimiglianza storiografica del film è scarsa), dominate dall’idea che siano le grandi personalità, con le loro doti e i loro difetti, a determinare gli eventi della Storia. Una concezione individualistica che ben si adatta alla ricostruzione del passato in chiave romanzata e spettacolare.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Da sempre il Cinema storico britannico risulta più attento alla perfezione della ricostruzione ambientale (scenografie e costumi d’epoca) e alla professionalità degli attori che non all’attendibilità storica (assolutamente inventato, tanto per citare proprio questo film, l’incontro nel bosco tra le due regine). Maria Stuarda, regina di Scozia non sfugge alla regola, anzi ne offre un’esemplificazione piuttosto scontata e convenzionale, dove tutto risulta allineato ai canoni previsti, dalla caratterizzazione dei personaggi (simboli ora di forza e coraggio, ora di perfidia e depravazione) all’impostazione teatrale (la centralità dei dialoghi). Non c’è la voglia di mettere in crisi certezze o di rivisitare in una nuova chiave di lettura fatti e figure storiche su cui già tanto è stato detto (quasi sempre nello stesso modo).

Non si può, tuttavia, trascurare di citare, come punti di forza del film, l’utilizzazione del paesaggio britannico, chiamato a fare da sfondo nella sua solenne e severa vastità al tragico destino di Maria, e della bella prova recitativa della Redgrave e della Jackson.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                               a)  L’Inghilterra elisabettiana

                                          b)  Le figure di Maria Stuarda e di Elisabetta d’Inghilterra

Letterature straniere       La figura di Maria Stuarda nella letteratura