Il barone rosso

TITOLO ORIGINALE

Von Richtofen and Bronw

REGIA

Roger Corman

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Joyce Hopper Corrington, John William

FOTOGRAFIA

Michael Reed

MONTAGGIO

Alan Collins (colori)

INTERPRETI

John Phillip Law, Don Stroud, Barry Primus, Corin Redgrave, Karen Ericson

PRODUZIONE

Roger Corman United Artists  Gene Corman

DURATA

98’

ORIGINE

Stati Uniti, 1971

REPERIBILITA'

Homevideo-Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Prima Guerra Mondiale

Novecento-Cinema e Storia

 

TRAMA

Prima Guerra Mondiale, fronte occidentale, 1916. Manfred von Richtofen è l’asso dell’aviazione tedesca, ammirato dai suoi commilitoni e dagli stessi nemici. Dall’altra parte emerge l’astro canadese Roy Brown. Alla fine i due campioni si sfideranno in un duello mortale.

 

TRACCIA TEMATICA

Von Richtofen incarna una concezione aristocratico-cavalleresca della guerra che vede nel duello aereo una specie di trasfigurazione moderna delle sfide medioevali tra impavidi paladini. Coraggio e lealtà, diventano in quest’ottica requisiti imprescindibili del suo ruolo di mitico asso dell’aviazione d’origini aristocratiche, come per altro si conviene ad un corpo dell’esercito che fa dell’esclusivismo e della separatezza la sua caratteristica fondamentale.    

La Prima Guerra Mondiale, però, è stato un sanguinoso conflitto di massa che ha mandato al macello milioni di giovani accalcati in fetide e malsane trincee, esordio tragico di un secolo catastrofico come il Novecento che ha inaugurato le guerre tecnologiche, dove ben poco conta il rispetto per l’avversario e il senso dell’onore.

Il canadese Bronw esprime proprio questo cinico approccio alla pratica bellica, dimentico di ogni senso di umanità, proteso al massacro indiscriminato del nemico ( pensiamo alla carneficina dell’aviazione britannica ai danni del campo tedesco, infermeria compresa).

La morte finale di Richtofen abbattuto proprio da Bronw simboleggia esattamente questo trapasso tra un’alta idealità della figura del combattente e dei suoi doveri e il cinismo della modernità.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Il barone rosso è avvolto da un alone di malinconia che ben si addice alla celebrazione del tramonto definitivo di un’eticità guerriera d’altri tempi. Questa atmosfera crepuscolare è particolarmente indicata a sottolineare l’eroica solitudine del leggendario Richtofen, nobile cavaliere destinato alla morte. La regia sceglie giustamente di alternare le sequenze di combattimento aereo (decisamente l’aspetto più spettacolare e affascinante del film) con tonalità più smorzate e sommesse sullo sfondo di località appartate, lontano dal fragore delle armi, dove la dolcezza della campagna porta con sé una vaga allusione cimiteriale (e in questo senso anticipatrice).

Pur ispirandosi ad un personaggio e a fatti reali al regista preme non tanto l’esattezza della ricostruzione storica (piuttosto approssimativa) quanto la trasfigurazione simbolico-idealizzata della figura dell’asso dell’ aviazione tedesca.

  

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                                                   a) La Prima Guerra Mondiale

                                                             b) La figura del Barone rosso

                                                             c) La guerra aerea ai tempi della Prima Guerra Mondiale 

Scienze                                                  L’aviazione all’epoca della Prima Guerra Mondiale