Nuovomondo - Golden Door

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Emanuele Crialese

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Emanuele Crialese

FOTOGRAFIA

Agnés Godard (colore)

MONTAGGIO

Maryline Monthieux

MUSICA

Antonio Castrignanò

INTERPRETI

Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa, Filippo Pupillo, Federica de Cola, Isabella Ragonese

PRODUZIONE

Fabrizio Mosca, Alexandre Mallet-GUy, Emanuele Crialese per RaiCinema/Titti  Film/Memento  Films/Respiro

DURATA

120’

ORIGINE

Italia-Francia, 2006

REPERIBILITA'

Homevideo-Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Lamerica, Leuropa, Litalia

Problemi  dell’immigrazione e del multietnicismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e società

 

Momenti di un secolo italiano

Novecento/Cinema e storia

 

TRAMA

Inizio del Novecento, Sicilia. Il miraggio delle mirabolanti ricchezze dell’America attira Salvatore Mancuso, che con i suoi due figli e l’anziana madre decide di emigrare nel nuovo continente per sfuggire al destino di miseria che gli riserva la sua terra d’origine. Una volta giunto negli Stati Uniti, dopo una tormentata traversata oceanica, insieme ad una massa di altri immigrati Salvatore viene sottoposto ad una serie di controlli ed esami umilianti per poter ottenere libero accesso nel paese.

 

TRACCIA TEMATICA

Per i miserabili contadini siciliani l’America assume i lineamenti di un mondo mitico e favoloso che alimenta sogni di benessere e prosperità, in sintonia con un approccio magico-superstizioso alla realtà. L’antropologia dei protagonisti esprime una dimensione agreste statica e ultratradizionalista, lontana da una modernità ancora remota, ma che esercita un forte richiamo.

Il viaggio sul bastimento transoceanico colloca la storia di Salvatore e della sua famiglia su di uno sfondo da  tragedia collettiva di massa, segnata dal trauma del distacco (probabilmente definitivo) con la propria terra e con la propria gente.

Lucy (le cui motivazioni al viaggio rimangono misteriose) rappresenta con la sua alterità una specie di anticipo, al contempo fascinoso e perturbante, del nuovo mondo che attende questa massa di diseredati. La tempesta sembra simboleggiare un’atroce prova iniziatica a fini selettivi-punitivi inviata da una divinità ostile allo sradicamento dalle  proprie origini.     

Altra prova iniziatica attende gli immigrati all’arrivo a Ellis Island, dove l’impatto con la nuova realtà si manifesta sottoforma di un umiliante filtraggio psicofisico all’insegna di uno pseudo- scientismo grossolanamente razzista.

Il contrasto tra l’arcaico ambiente rurale lasciato alle spalle e la freddezza asettica delle architetture del centro di raccolta (prologo della modernità ben più invasiva che attende i protagonisti) è stridente e ansiogeno. 

Sorge spontaneo il collegamento tra il dramma dell’immigrazione italiana nelle Americhe di inizio Novecento con l’attuale fenomeno migratorio verso l’Europa. Adesso siamo noi il nuovo mondo per masse sterminate di dannati della terra.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Nuovomondo affronta il tema dell’immigrazione sfuggendo al richiamo (che in un  caso come questo apparirebbe quasi scontato) del realismo. Il regista opta, infatti, per un registro antinaturalista che attraversa modalità espressive differenti. L’onirismo visionario e fantastico traduce le modalità visive con cui l’ingenua immaginazione dei contadini siciliani configura iperbolicamente l’universo edenico verso cui tende; l’epicità grandiosa di una tragedia popolare scandisce le sequenze dell’attraversata oceanica; le atmosfere surreali e kafkiane predominano nell’ambientazione newyorkese di Ellis Island.

La rinuncia ad una piatta verosimiglianza (pensiamo alla facile sequela di banali e semplificanti stereotipi cui spesso ricorre la fiction televisiva quando si tratta di affrontare tematiche di rilevanza morale e sociale) non solo non impoverisce l’efficacia comunicativa del film, ma lo arricchisce di molteplici  risonanze poetiche e simboliche.

Crialese si rivela regista di spiccata creatività, che cerca di fornire le immagini di grande forza espressiva (pensiamo su tutte all’inquadratura dall’alto della nave che si stacca dalla banchina spaccando in due la folla ed enfatizzando con estrema sagacia visiva il momento della separazione di familiari e parenti) e di affascinare lo spettatore non solo per le cose che dice, ma anche (e soprattutto) per il modo (personalissimo e inventivo) con cui le dice.     

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

 Storia                                A) L’Italia all’inizio del Novecento

                                            B) L’immigrazione italiana in America e nel mondo

                                            C) la legislazione statunitense sull’immigrazione nel corso del Novecento

Geografia                            Ellis Island e la città di New York

Diritto                                  L’attuale legislazione italiana sull’immigrazione extracomunitaria